“Porta il nonno a teatro”. Si rivolge così, in maniera chiara e diretta, il Teatro Astra di Vicenza, al suo pubblico più esigente e… piccolo. Nell’ottica di un teatro “family and children friendly”, è in corso da almeno una quindicina d’anni (ma ha preso sempre più piede negli ultimi anni grazie al progetto “A misura di bambino” seguito e curato da Silvia Sette de La Piccionaia) la promozione che permette a un nonno e due nipoti di partecipare agli spettacoli al costo di 10 euro. «È il nonno che fisicamente porta i nipoti nello spazio culturale, ma è bello che il teatro metta al centro i piccoli» afferma nonna Franca, 75enne di Vicenza. E lo fa attraverso una serie di attenzioni: con l’idea di rendere il teatro di Contrà Barche sempre più all’altezza di famiglie, prima e dopo lo spettacolo, nel foyer è allestita un’area dove disegnare e giocare, sulla pavimentazione esterna percorsi colorati permettono di ingannare il tempo di attesa, all’interno alzatine da posizionare sulle poltrone rendono anche i più piccoli autonomi, liberi, e veri e propri spettatori protagonisti.
La rassegna domenicale Famiglie a Teatro propone, da novembre ad aprile, spettacoli ispirati a fiabe della tradizione, personaggi e vicende dell’immaginario collettivo, storie e narrazioni contemporanee, sotto il segno del teatro d’autore e dei più diversi linguaggi espressivi: teatro d’attore, teatro di figura e d’ombre, teatro musicale, videoproiezioni, danza.
Per la proposta culturale dell’anno in corso (’22-’23) – senza contare gli ultimi spettacoli che andranno in scena tra fine marzo e aprile – hanno varcato le porte dell’Astra 107 nipoti accompagnati da 73 nonni. Di questi, 52 nipotini e 37 nonni hanno usufruito della tariffa “Porta il nonno a teatro”. (la programmazione è disponibile su www. piccionaia. org) Li vedi arrivare, nonno e nonna, tenendo per mano il piccolo, si preoccupano non sia accaldato o non abbia freddo, lo accompagnano alla toilette e acquistano – con la promessa di mantenere il segreto – un muffin o un panino al bar del teatro.
«La cosa sorprendente è vedere la platea sempre piena, significa che c’è curiosità e che, a monte, c’è una proposta di valore, ben studiata – incalza Franca, abbonata anche alla rassegna serale “terrestri 2022.23” -. Sono appassionata di teatro, ho sempre portato anche mio figlio, perché desideravo gli arrivasse presto la magia. Quando ho proposto di portare le nipoti di 3 e 4 anni al Teatro Astra di Vicenza non è stato inconsueto. In famiglia si respira cultura».
Franca ha accompagnato la 4enne Emma per la prima volta, a teatro, lo scorso anno: «Ero più emozionata di lei e, al buio della sala, l’ho osservata per tutto il tempo, chiedendomi quanto avrebbe retto, cercando di scorgere le sue reazioni… è impressionante vedere come i bambini siano capaci di abbattere la famosa quarta parete più di noi adulti». Da quest’anno si è aggiunta anche la sorella 3enne, che è solita esprimere a voce alta, sul momento, le emozioni che lo spettacolo le suscita.
«Sia davanti ai colori (alle mostre) che di fronte uno spettacolo teatrale i bambini vedono più di noi – evidenzia la nonna vicentina Maurizia Fincati, 75 anni, spettatrice assidua del Teatro Astra, da quest’anno abbonata con la nipotina Adele, di 4 anni, agli spettacoli Coccinella (consigliati per i più piccoli) -. Ho un rapporto particolare con il teatro. Mia mamma era solita portarmi al Teatro Olimpico di Vicenza e a Verona a vedere le opere. A mia volta, ho iniziato a portare mia figlia in questi spazi di cultura dal compimento dei 4 anni, e oggi mi rifaccio anche con mia nipote».
Una lettura al foglio di sala prima che si spengano le luci, le domande agli attori al termine dell’evento, una chiacchierata post spettacolo, e così si rinsalda il rapporto nonna e nipote, e si spalanca l’immaginazione.
«Nonna, io con te sto bene – Maurizia confida le parole di sua nipote -. Sicuramente ci abboneremo anche il prossimo anno».