Al via il concorso gratuito aperto alle categorie produttive e professionali “Championship”, ideato dall’associazione “Radici Future 2030”. «L’obiettivo è raccogliere soluzioni innovative» spiega l’ideatore Andrea Visentin. Ad autunno in programma un ciclo di conferenze e incontri.
Quando si parla di sostenibilità, non si può prescindere dalla conoscenza tecnologica e dalle ricadute economiche. Questi sono i presupposti per poterla applicare concretamente, perlomeno per l’associazione “Radici Future 2030”. E da almeno quattro anni a questa parte questa associazione, frutto della visione dell’imprenditore Andrea Visentin, porta avanti iniziative sul tema per collegare le aziende con il mondo della scuola e della formazione in generale. Su tutti, spiccano gli appuntamenti a dibattito aperto organizzati a novembre di ogni edizione, che per il 2024 saranno suddivisi tra Bassano del Grappa e Palazzo Chiericati; prossimamente “Radici Future” fornirà maggiori indicazioni a riguardo, a partire dalle date esatte.
«Mi piace parlare di sostenibilità intelligente, perché deve passare per la tecnologia di frontiera (quella tecnologia, cioè, capace di generare innovazioni ad alto impatto e innescare processi trasformativi profondi nel modo in cui produciamo ndr) – spiega il presidente Visentin -. Per questo ho cercato fin da subito di collegare il mondo produttivo agli istituti di formazione superiore. E da quest’anno collaboriamo attivamente anche con l’Università di Padova, in particolare con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. Il tutto in direzione di un futuro migliore come auspicato dall’Agenda per la sostenibilità 2030».
Andrea Visentin, presidente di “Radici Future 2030”
E se da una parte si aggiungono nuovi soggetti come l’ateneo patavino, Visentin assicura la prosecuzione delle principali iniziative degli anni passati. Una è la cosiddetta “Championship”, concorso gratuito e aperto a tutte le categorie produttive e professionali: per aderire occorre inoltrare la propria candidatura entro il 6 luglio 2024, attraverso il sito www.radicifuture2030.org. Anche quest’anno i migliori progetti verranno selezionati da un Comitato Tecnico Scientifico, composto dalla ricercatrice Elena Claire Ricci del Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Verona, dal presidente di AsVeSS -Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile- Giorgio Santini, oltre che con la partecipazione dell’assessore regionale all’Istruzione e Formazione Elena Donazzan. L’intento di base è raccogliere soluzioni innovative, da parte delle imprese, in grado di combinare la tecnologia avanzata con la sostenibilità. L’idea di fondo è premiare le aziende che, in materia di sviluppo sostenibile, riescono a scavare in profondità, proponendo progetti creativi, dettati da un atteggiamento critico e declinando gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 alla propria impresa in modo lungimirante.
Le altre iniziative sono, come annunciato, gli incontri culturali di metà novembre. «Non si tratta di semplici conferenze, ma di serate sviluppate in forma di dialogo aperto con un intervistatore e con il pubblico – continua Visentin -. Gli anni scorsi siamo riusciti a portare relatori del calibro di Carlo Cottarelli e Stefano Mancuso. Anche perché come associazione lavoriamo tutto l’anno per garantire quest’offerta, mettendo in continua connessione soggetti diversi». Il mondo imprenditoriale, del resto, Visentin lo conosce bene, essendo alla guida della Mevis di Rosà (produttrice di componentistica metallica) e avendo ricoperto il ruolo di presidente della delegazione bassanese di Confindustria. La stessa “Radici Future” è cresciuta negli anni come volume di attività e organico, diventando ente del terzo settore sotto le ali delle sezioni locali di Confindustria.
Roberto Turetta