Nicola Meneghetti ha 31 anni, mentre Lady ne ha cinque. Nicola è di Grumolo delle Abbadesse, Lady, invece, è un pastore tedesco grigione. Entrambi fanno parte dell’unità cinofila da soccorso “Balto” della Protezione Civile di Bolzano Vicentino. E, insieme, nell’estate del 2016 hanno prestato servizio nelle zone del Centro Italia colpite dal sisma. «Siamo partiti il 25 di agosto per Amatrice, il giorno seguente a quelle terribili scosse che tutti ricordano – racconta Nicola – con altre due unità cinofile di Valdagno. È stata un’esperienza molto intensa e, per certi versi, anche difficile emotivamente». Il compito dei cani come Lady, accompagnati da conduttori come Nicola, è quello di cercare e trovare persone intrappolate sotto le macerie. Il loro “lavoro” è fondamentale soprattutto nelle prime ore delle operazioni di salvataggio, perché in seguito il fiuto dei cani diventa meno affidabile e soprattutto perché con la decomposizione gli odori che vengono sprigionati cambiano. «Siamo rimasti tre giorni ad Amatrice e abbiamo cercato di fare il possibile per aiutare tantissime persone in difficoltà rimaste senza casa con figli, genitori, parenti e amici dispersi sotto cumuli di macerie – prosegue il giovane -. Lady, poi, si è fatta anche ben volere dai tanti bambini che abbiamo incontrato. Ha giocato con loro, diventando una sorta di piccola distrazione dalla paura e regalando qualche attimo di spensieratezza in un momento cosìdrammatico».
Nicola, e la sua amica a quattro zampe, sono una delle dieci unità cinofile del Gruppo Balto da poco più di quattro anni. Ogni settimana, sempre insieme, si allenano nel campo di addestramento per la ricerca di persone su macerie e in superficie allestito in via Zuccola. «Qui vengono simulate le operazioni di soccorso – spiega Nicola, che nella vita lavora come impiegato nell’azienda di famiglia -. Sono stati ricreati alcuni punti critici, dove possiamo affinare le tecniche di intervento, con nascondigli, macerie e anfratti lungo l’argine del Tesina. Per Lady, e anche per gli altri cani, è come un gioco, al quale segue una ricompensa». Un gioco, però, capace di mettere in salvo la vita.
Per addestrare al meglio un cane servono circa due anni, durante i quali si insegna prima l’obbedienza e poi l’attività di ricerca vera e propria. E alla base c’è sempre il rapporto indissolubile con il conduttore. «Io e Lady siamo amici, viviamo quasi in simbiosi. È fondamentale che ci sia fiducia reciproca, soprattutto durante gli interventi di soccorso. Bisogna saper operare in completa sintonia ed essere in grado di recepire prontamente l’una i segnali dell’altro e viceversa – continua Nicola -. Quando indosso la divisa della Protezione Civile, Lady è contentissima e anche io lo sono. Far parte del Gruppo Balto è una grande responsabilità per entrambi». «Ad Amatrice abbiamo assistito a un codice nero, ovvero il ritrovamento di una persona non più in vita. È stata veramente dura – confida il giovane soccorritore -. In molti, però, sono stati salvati proprio dalle unità cinofile della Protezione Civile, da cani e conduttori che per ore hanno lavorato ininterrottamente tra i resti degli edifici distrutti dal terremoto». Quella in Centro Italia non è l’unica operazione a cui hanno collaborato Nicola e Lady. Ogni anno il gruppo di Bolzano Vicentino, nato nel 2009 e guidato dall’istruttore Piergiorgio Scarsato, è impegnato mediamente in tre interventi di ricerca di persone scomparse.