Sono più di 500 i presepi in esposizione all’Istituto dei Missionari Saveriani di Vicenza fino al 7 gennaio. Una mostra, giunta alla sua 17a edizione, che porta in città presepi da tutto il mondo. Perù, Camerun, Uruguay, Togo, Giappone e Costa d’Avorio sono solo alcuni dei Paesi da cui provengono. Statuine in legno o in terracotta che raccontano come la Natività è entrata nella vita dei popoli dei cinque continenti e che sono diventate un simbolo di mondialità. «Si tratta di piccole opere artistiche realizzate da gruppi etnici, da tribù o da genti delle periferie del mondo – dice padre Luciano Bicego, responsabile della mostra resa possibile con il prezioso supporto del Gruppo Amici dei Missionari Saveriani che ne ha curato l’allestimento -. Sono giunte in Italia grazie all’impegno dei nostri missionari e dei laici che operano proprio in quei luoghi spesso dimenticati».
Un “viaggio” attorno al mondo attraverso i presepi, quindi, per scoprire come viene vissuta l’esperienza del Natale entrando in sintonia con il cuore missionario di Cristo. Anche per l’edizione 2017 della mostra, poi, si pone l’accento su una tematica di particolare attualità: quest’anno è stata scelta quella della casa intesa come un diritto di tutti. All’ingresso dell’Istituto di viale Trento, infatti, è stata realizzata una riproduzione di un condominio “abitato” da statue a grandezza naturale che raffigurano persone di provenienze, culture e religioni differenti. «È un tema che ci sta particolarmente a cuore che non riguarda solo le zone più emarginate del mondo e che abbiamo voluto mettere in risalto soprattutto in questo periodo natalizio – prosegue Bicego -. Con questa esposizione, da sempre, cerchiamo di ricordare l’importanza del valore dell’accoglienza del prossimo con le sue diversità». Il ricavato della mostra, ottenuto dalla vendita dei presepi, infine, sarà devoluto alla missione dei padri saveriani nelle Filippine.