Non Dalla Guerra ha fatto tappa al Parlamento Europeo di Strasburgo. Dieci giovani dell’associazione Vicentina, che si occupa di educazione alla pace nel territorio e che opera in Giordania tra i rifugiati siriani e iracheni, hanno partecipato all’European Youth Event. Due giorni, a inizio giugno, in cui l’Emiciclo è stato “occupato” da circa 9mila ragazzi provenienti da tutta Europa che si sono confrontati su alcuni importanti argomenti d’attualità tra conferenze e workshop e presentando le proprie idee e i propri progetti a politici, esperti e funzionari europei. Per l’occasione Non Dalla Guerra, da sempre impegnata nella sensibilizzazione al tema delle migrazioni, ha deciso di portare a Strasburgo “Partire è un po’ morire”, l’innovativa performance in modalità Silent Play realizzata assieme al centro di produzione teatrale La Piccionaia. Performance alla quale hanno partecipato più di una settantina di giovani europei, che grazie a un paio di cuffie e a una voce guida sono diventati parte attiva della narrazione del dramma dei rifugiati. Con “Partire è un po’ morire”, gli spettatori si sono ritrovati improvvisamente a essere i protagonisti della scena per un’esperienza che mette in gioco le emozioni e le sensazioni che si provano quando si è costretti a fuggire dalla propria terra d’origine o quando ci si trova di fronte a qualcuno di diverso da noi, qualcuno che consideriamo straniero. «In un periodo in cui la quantità di immagini e notizie riguardanti chi vive la tragicità della migrazione ci ha quasi assuefatto e reso indifferenti, abbiamo scelto di portare al Parlamento questa performance con l’intento di offrire un punto di vista differente capace di far riflettere partendo da una sorta di immedesimazione – dicono da Non Dalla Guerra -. Tutti i giovani che hanno partecipato al Silent Play, a Strasburgo, sono rimasti piacevolmente sorpresi da questa modalità e con alcuni di loro siamo in contatto per delle possibili collaborazioni future sul tema. Prendere parte all’European Youth Event è stata un’incredibile opportunità di scambio reciproco di esperienze e idee con altri ragazzi che, come noi, hanno deciso di impegnarsi attivamente per la causa in cui credono».