• Chi siamo
  • Dove acquistare
  • Edizione digitale
  • Contatti
giovedì 13 Novembre 2025
No Result
View All Result
Edizione Digitale
La Voce dei Berici
Il periodico di informazione della Diocesi di Vicenza
  • Editoriali
  • Chiesa
    • Parrocchie
    • Diocesi
    • Missioni
    • Vaticano
  • Attualità
    • Territorio
    • Italia
    • Mondo
  • Liberamente
    • Cultura
    • Spettacoli
    • Sport
  • Abbonamenti

Nessun prodotto nel carrello.

La Voce dei Berici
  • Editoriali
  • Chiesa
    • Parrocchie
    • Diocesi
    • Missioni
    • Vaticano
  • Attualità
    • Territorio
    • Italia
    • Mondo
  • Liberamente
    • Cultura
    • Spettacoli
    • Sport
  • Abbonamenti
No Result
View All Result
La Voce dei Berici
No Result
View All Result
Home Attualità Territorio

Migranti. Liberi di sognare un futuro migliore, ovunque lo si desideri.

20 Settembre 2023
in Territorio
0
Migranti, cresce l’accoglienza diffusa

«Balzano ai nostri occhi le tante persone che sono giunte in mezzo a noi negli ultimi mesi per bussare alle porte delle parrocchie, dei comuni e delle nostre case: i migranti. Possiamo dire che sono realmente degli sconosciuti. Hanno compiuto un lungo cammino e la ricerca di una vita migliore, di libertà, di futuro li ha portati accanto a noi. Laddove hanno trovato una porta aperta sono entrati. Un giorno Gesù ha raccontato una parabola sul giudizio finale nella quale vi erano anche i migranti: “ero straniero e mi avete accolto” (Mt 25,35). Chi ospita uno straniero accoglie Gesù». Con queste parole il vescovo Giuliano, nella sua “Lettera per il cammino sinodale nella diocesi di Vicenza” presentata venerdì 15 settembre a Monte Berico in occasione del pellegrinaggio per l’inizio del nuovo Anno pastorale (vedi pagina 13), indica la necessità di “vedere” i migranti, di riconoscerli come persone e come fratelli (e non solo come un numero e un problema), di sapersi mettere in ascolto delle loro storie e delle loro speranze. E allora, in occasione della 109a^ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebra in quest’ultima domenica di settembre, vi raccontiamo le storie, raccolte occhi negli occhi, di due persone che in questi ultimi mesi hanno bussato alle porte delle nostre parrocchie in cerca di aiuto, ma soprattutto di un sorriso che ridonasse loro il calore di una famiglia perduta o troppo lontana. I loro nomi sono di fantasia, perché la loro condizione è fragile e merita ogni prudenza e delicatezza.

Marko ha 21 anni. Sul braccio porta tatuate la croce e la Vergine Maria. Sul capo i segni di alcune percosse stanno lentamente sparendo. Nonostante tutto sorride, con le labbra, ma più ancora con gli occhi. Alcune settimane fa ha bussato alla porta della parrocchia del paese in cui si trova il centro di accoglienza che lo ospita. Sta cercando di migliorare la sua conoscenza dell’italiano e recentemente ha iniziato a lavorare. È arrivato in Italia dalla Libia, su un peschereccio, uno dei famosi barconi, di cui ci mostra una foto e un video, girato con il suo telefono durante la terrificante traversata. «Sono stato in Libia per circa due mesi – racconta alternando l’italiano all’inglese – prima di poter partire. Eravamo forse più di 400 persone in un appartamento di 5 stanze. Eravamo così stretti che dovevamo dormire seduti, schiacciati sul pavimento uno accanto all’altro, non c’era posto per stendersi. Poi finalmente una notte, verso le due del mattino, ci hanno chiamati. Ci hanno fatto correre per 7 km, se uno si fermava per la stanchezza veniva subito bastonato. Siamo arrivati alla barca. Ci hanno dato qualche galletta e una bottiglia d’acqua ogni dieci persone. La traversata è durata quattro giorni e quattro notti». Nel video di Marko si vede questa barchetta stracarica di persone che urlano, sballottate dalla tempesta, tra onde alte diversi metri. Una barca che comunque è riuscita a portare in Sicilia il suo carico di vite umane, di sofferenze e di speranze per un futuro migliore. La storia di Marko inizia in Egitto, in un piccolo paese delle zone più interne e per molti versi arretrate. Dove lo Stato, con le sue fragili istituzioni, spesso è sostituito da altri poteri e dove i diritti umani spesso non sono rispettati. «Io sono cristiano copto – racconta ancora Marko nello spiegarci i motivi della sua fuga. La nostra comunità voleva costruire una chiesa nel nostro villaggio, ma questo ha infastidito molto un gruppo integralista islamico. Un giorno alcune di queste persone hanno iniziato a importunare mia sorella. Io sono intervenuto. C’è stata una rissa e sono finito all’ospedale. Mentre mi stavano dimettendo mi hanno avvertito che volevano farmi fuori. Allora sono scappato, con il treno fino a Il Cairo dove ho dei parenti. Abbiamo capito che la situazione per me era pericolosa e quindi ci siamo messi nelle mani di una organizzazione che mi ha fatto arrivare in Libia. Il resto lo sapete». Trafficanti di essere umani, cui Marko ha versato oltre tremila dollari. Per non vivere più nella paura.

Anastasia ha 62 anni e viene dall’Ucraina. È arrivata qui molto prima dell’invasione russa. Nonostante sia in Italia già da alcuni anni non è ancora riuscita a regolarizzare la sua posizione. Pare impossibile, ma ancora ci sono famiglie italiane che preferiscono far lavorare “in nero” donne come lei, nelle pulizie della casa o nell’assistenza notturna di qualche anziano. Senza diritti e senza stabilità. Anastasia vive da una sua connazionale che le sub-affitta una stanza. Gira sempre con delle grandi borse, in una specie di questua per sé e per i propri nipoti cui spedisce ogni settimana, con appositi corrieri che fanno la spola, vestiti, medicine e generi alimentari. Anastasia non si è mai sposata, conosce un sacco di preti, è molto religiosa. «Ogni giorno vado nella chiesa del paese in cui vivo – racconta – partecipo alla Santa Messa, poi quando è finita vado a leggere il Vangelo di nuovo, per conto mio, per capire meglio. A volte c’è un prete anziano che mi parla e mi spiega pazientemente la parola di Gesù. Per me questo è bellissimo, perché mi sembra di essere di nuovo insieme a mio nonno». Si, avete capito bene. Anastasia è greco cattolica e suo nonno era un sacerdote, sposato e con figli, come è normale per loro. «Il nonno aveva una bella parrocchia in campagna e andava anche a insegnare in Seminario. Poi – si commuove – dopo la seconda guerra mondiale, con il regime comunista di Stalin, lo misero in prigione per quasi quindici anni. Perse tutti capelli e i denti, ma almeno tornò a casa vivo e tutta la famiglia poté riabbracciarlo, fu solo allora che io lo conobbi».

Storie così potremmo raccontarvene tante. Storie di uomini e donne che si mettono in viaggio, storie che si intrecciano con la grande storia e che chiedono di essere ascoltate, prima di ogni altra considerazione.

Alessio Graziani

CondividiInviaTweet
Sostienici Sostienici Sostienici
Prossimo articolo
Teresa e Francesco

Teresa e Francesco

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

No Result
View All Result

Voce

  • Abbonamenti
  • Dove acquistare
  • Edizione digitale
  • radio_tower [#1019]Created with Sketch. Radio Oreb
  • Contatti

I più letti di questo mese

  • «Se non cambiamo, il cristianesimo diventerà un museo»

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0
  • «Boicottare i prodotti israeliani: ecco l’elenco». L’azione di un gruppo di vicentini

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0
  • 2 Novembre. Le nuove proposizioni per la Pastorale del Lutto

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0

Iscriviti alla Newsletter

Ogni settimana ti segnaleremo notizie, storie e interviste da leggere sul nostro sito.

Privacy Policy | Cookies Policy

CONTRIBUTI E SOVVENZIONI DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2023 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 281.589,38 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2022 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 269.290,52 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2021 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 269.290,52 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.

Nuova Voce Srl – PIVA 04123490247 – Borgo Santa Lucia, 51, 36100 Vicenza | Tel: 0444 301711

Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • Editoriali
  • Chiesa
  • Attualità
  • Liberamente
  • Abbonamenti
  • Edizione digitale
  • Chi siamo
  • Dove acquistare
  • Contatti

Nuova Voce Srl P.IVA 04123490247  - Borgo Santa Lucia, 51, 36100 Vicenza. Tel: 0444-301711