Rebecca ha mani bellissime e talento per il piano, ma una brutta macchia rossa che le copre metà del viso. Presto scopriremo se i meccanismi perversi della sua famiglia, raccontati con penna limpida e colta da Mariapia Veladiano, sono simili a quelli scelti dal regista Marco Tullio Giordana e degli sceneggiatori Marco Bellocchio e Gloria Malatesta. Il 22 agosto esce al cinema il film “La vita accanto” e il 18 agosto, alle 21, sarà presentato in prima nazionale nell’arena estiva dei chiostri di Santa Corona, a Vicenza, con la presenza del regista e del cast, evento organizzato dal cinema Odeon. Le prevendite sono già disponibili sul sito odeonline.it.
Tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice vicentina, edito Einaudi, vincitore del Premio Calvino nel 2010 e finalista al Premio Strega, il film è ambientato a Vicenza tra gli anni Ottanta e Duemila. Racconta di una ricca e influente famiglia vicentina composta da Maria (Valentina Bellè), dal marito Osvaldo (Paolo Pierobon) e dalla gemella di quest’ultimo, Erminia (Sonia Bergamasco), famosa pianista. Dopo anni di tentativi, Maria mette finalmente al mondo Rebecca, attesa con grandi aspettative, ma non è “perfetta”. È diversa da come la madre se la immaginava: presenta una vistosa macchia purpurea sulla parte sinistra del bel viso.
La storia nasce e si sviluppa attorno a questa imperfezione. Imperfezione che diventa per Maria un’ossessione tale da rifiutare la figlia. Tuttavia Rebecca fin da piccola rivela straordinarie doti musicali. Saranno queste a liberarla dalle fissazioni familiari e dai segreti che la sua famiglia nasconde. “La macchia non c’entra niente, è il talento che non sopportano”, dice zia Erminia.
Nel libro Rebecca da piccola si vede bruttissima; davanti allo specchio, si descrive così: “I capelli sono neri ed ispidi come certe bambole di una volta, la bocca sottile che pende a sinistra in un ghigno triste ogni volta che tento un sorriso”. «Nel film la scelta della macchia è visivamente e concettualmente interessante perché è la macchia della colpa», suggerisce la stessa Mariapia Veladiano.
«L’angioma che sfigura Rebecca le rende difficile il rapporto con gli altri, soprattutto con la madre che non l’ha mai accettata e, per vergogna, l’ha sempre tenuta segregata in casa. Il tema centrale è quindi il corpo, la cui accettazione è alla base di ogni identità, e come le sue eventuali imperfezioni (quanto reali? quanto immaginarie? quanto indotte dallo sguardo altrui?) possano portare alla violazione per modificarlo e accettarlo secondo i canoni di un’illusione», anticipa il regista.
Nel trailer Vicenza è protagonista. Spiccano i portici della Basilica Palladiana, Piazza dei Signori, contrà Porti, il Teatro Olimpico, nel film di Giordana c’è tutta la bellezza della nostra città.
Il Libro “La Vita Accanto” racconta la crudeltà della natura, la fragilità che può diventare odio, la potenza della passione e del talento, vedremo se il film avrà la stessa potenza e incanto. La scrittrice Veladiano giura di sì: «Il film è bellissimo e sorprendente come la maggior parte delle opere di Giordana. Penso a “La meglio Gioventù”, “Cento Passi”, film etici. “La vita accanto” è intimo, dal mio romanzo Giordana ha preso l’aspetto dello sprofondare in una dimensione piena di mistero. Ha una sua originalità ed è bene così: un film preso da un libro è un’opera a sé, è arte che dialoga con l’arte».
Veladiano non ha partecipato alla stesura della sceneggiatura. «Il linguaggio visivo ha regole ben precise, c’è bisogno di conoscenza e grande disciplina, non è il mio campo», spiega.
«Nel film – racconta la scrittrice – troviamo il tema dell’accettazione, del giudizio, del pregiudizio e dello sguardo del mondo, interpretato molto bene visivamente. C’è anche il tema del talento che ha bisogno dello sguardo benevolo dell’altro per potersi manifestare. Gli attori sono strepitosi. Avevano bisogno di competenze musicali, le tre attrici che interpretano Rebecca da piccola, adolescente (Beatrice Barison) ed adulta sono bravissime. Ho apprezzato in particolar modo Maria, interpretata da Valentina Bellè».
“La vita accanto” è una produzione Kavac Film, Ibc Movie, One Art con Rai Cinema, distribuito da 01 Distribution. Il 12 agosto sarà presentato fuori concorso al Festival del cinema di Locarno dove Giordana riceverà un Pardo Speciale in omaggio alla sua carriera. Il regista proprio a Locarno vinse il Pardo d’Oro con la sua opera prima “Maledetti vi amerò”.
Buona visione!
Marta Randon