Da diversi anni l’Italia gode del triste primato di “paese più vecchio d’Europa”, seconda (ma il dato recentemente non pare più così certo) a livello mondiale soltanto al Giappone. Causa la drammatica denatalità da un lato e, d’altro, l’allungamento delle prospettive di vita grazie al benessere diffuso e ad un sistema sanitario che evidentemente, pur con le sue difficoltà, funziona, l’Italia non è certo, come si suol dire, un “Paese per giovani”. Questo si riflette anche nelle istituzioni, dove molte volte le sedie più importanti continuano ad essere occupate dagli anziani (e del resto si veda la non proprio esemplare corsa alla Casa Bianca, più in sedia a rotelle che ad ostacoli, tra Biden e Trump). Salutiamo dunque come un segno di speranza che in in tre comuni del territorio della nostra diocesi (non corrispondente esattamente a quello della provincia) siano diventati sindaci tre giovani under 30 (con buona pace del Comune di Mussolente, provincia di Vicenza, ma diocesi di Treviso, che aveva rivendicato per sè il primato, ma la cui nuova sindaca ha 29 anni, uno in più degli eletti a Montorso, Breganze e Zimella). A tutti i giovani amministratori vanno comunque i nostri auguri e le nostre felicitazioni. (a.g.)
Emma Baron, Montorso «Vorrei dare ai giovani una prospettiva di futuro»
«Vorrei portare la vitalità dei miei 28 anni. Al primo posto della mia agenda ci sono le nuove generazioni, lo sport, i centri d’aggregazione e la cultura, soprattutto la valorizzazione del nostro gioiello, Villa Da Porto». Volonterosa, appassionata di volley, Emma Baron è la nuova giovane sindaca di Montorso Vicentino. È una dei tre primi cittadini del territorio diocesano che hanno meno di 30 anni.
Dopo cinque anni in consiglio comunale, è stata eletta in continuità con il sindaco uscente Diego Zaffari. Candidata con la lista civica “Uniti per Montorso”, unica in corsa, ha ricevtuo 1.199 preferenze su 1.401 votanti.
Baron è diplomata al liceo linguistico, ha studiato progettazione e gestione del turismo culturale all’Università di Padova e in seguito Scienze Storiche. È funzionario nel Comune di Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona. «Lavorare in un Comune è un piccolo vantaggio perché conosco i meccanismi della macchina» confessa.
«Vorrei dare alle nuove generazioni una propettiva di futuro mettendo in campo una serie di attività ed iniziative che abbiamo un orizzonte lontano» spiega Baron .
È molto legata a Villa Da Porto: «È il luogo dove è stata scritta la prima bozza del capolavoro “Giulietta e Romeo” – racconta -. Con la precedente amministrazione abbiamo lavorato bene in collaborazione con la Pro Loco: abbiamo sistemato l’interno della Villa, la pavimetazione. Ora dobbiamo terminare il lavoro. Punteremo sulla valorizzazione della Villa dal punto di vista turistico».
Un altro punto fermo dell’amministrazione Peron è il rapporto con le associazioni: «Pro loco, certo, ma non solo, vogliamo rafforzare la collaborazione anche con la polisportiva La Contea che organizza calcio, pallavolo, basket in paese. È un centro di aggregazione importante, da tenere vivo». Un pensiero va anche alle famiglie: «Vogliamo lavorare con le grosse aziende del territorio per una possibile connessione con la scuola dell’Infanzia del territorio. La sfida è che i lavoratori possano avere delle agevolazioni. Per il momento è un’idea, ci stiamo lavorando».
Hobby?«Oltre alla pallavolo che ho praticato fino a pochi anni fa, adoro viaggiare.Ho visitato molte città d’arte. Uno degli ultimi viaggi mi ha portata in Algarve, nel sud del Portogallo. Una meraviglia». (m.r.)
Alessandro Crivellaro, Breganze: «Competenza e impegno non ci mancano»
Per cinque anni Breganze sarà amministrata da un sindaco giovane ed entusiasta. Alessandro Crivellaro eletto con la lista civica “BreganzeSi” conquistando, a 28 anni, la fiducia del 44% dei votanti.
La sua candidatura è scaturita da un percorso di preparazione che è durato un intero anno. «Ritengo che un sindaco giovane possa offrire un punto di vista diverso nell’affrontare le esigenze amministrative del paese – sottolinea il neo primo cittadino -. Mi auguro di saper trasmettere un entusiasmo contagioso e una visione di futuro per coinvolgere i giovani nell’impegno a favore della comunità in cui vivono».
Alessandro Crivellaro (classe 1995) ingegnere meccatronico, ha alle spalle una ricca esperienza associativa vissuta in parrocchia e soprattutto nel mondo scout. La decisione di candidarsi è scaturita dal percorso condiviso con un folto gruppo che comprendeva persone impegnate nelle varie realtà del paese. «Siamo consapevoli che non sarà facile – prosegue Crivellaro -, ma competenza e impegno non mancano. Intanto pensiamo portare a compimento alcuni progetti già avviati dalla precedente amministrazione e cantierabili in tempi brevi».
Nel programma di lavoro rivestiranno una particolare attenzione all’ambiente e allo sviluppo di una mobilità dolce. Il territorio comunale è stato “tagliato” dal percorso della superstrada a Pedemontana e quindi si dovrà provvedere a migliorare ulteriormente il collegamento con le frazioni di Maragnole e Mirabella. Il nuovo sindaco vanta anche una grande passione per lo sport. Ha praticato l’hockey e il basket, intraprendendo poi la carriera di arbitro di pallacanestro. Questo percorso lo ha portato a calcare tutti i parquet del Triveneto e, attualmente, a contribuire alla formazione dei giovani fischietti della provincia di Vicenza. «L’attenzione verso le numerose società sportive breganzesi – evidenzia il neo sindaco – permetterà anche di offrire un valido sostegno alle famiglie favorendo la pratica sportiva di ragazzi e adolescenti».
Nel programma di BreganzeSi è richiamata una forte attenzione al sociale e agli anziani. «Ci impegneremo a favorire la mobilità per coloro che hanno difficoltà a raggiungere il centro del paese – conclude -. Nei prossimi 5 anni cercheremo di realizzare lo slogan che ci ha accompagnati nella campagna elettorale: fare paese! Per una Breganze unita, vivace e partecipe». (p.m.)
Gionata Manega, Zimella (VR): «Con la comunità un dialogo costante»
Il neoeletto sindaco di Zimella (diocesi di Vicenza), Gionata Manega, 28 anni appena compiuti (classe 1996), risulta essere il più giovane della provincia di Verona. Lista civica, la sua, con il simbolo della Lega, che ha ottenuto il 49,7 % delle preferenze (le liste erano in totale quattro). Di professione consulente assicurativo, dichiara di aver sempre avuto passione per la politica. «Ho iniziato a sedici anni, prima in qualità di sostenitore, poi in qualità di militante tra le file della Lega fino a diventarne segretario in ambito comunale.
Nella precedente Amministrazione, per il periodo 2019-2024, era assessore allo sport e alle attività produttive. Poi per visioni diverse e per motivi personali si è separato dalla Giunta e ha proposto una lista a parte. Ama lo sport in generale, per un decennio ha praticato arti marziali, è cintura nera di karate. Fa parte di una società calcistica del paese in cui vive e in cui formerà una famiglia, Santo Stefano di Zimella. Si appassiona di Storia, è iscritto alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Verona. Una volta diventato maggiorenne, si è reso disponibile come donatore di sangue e il suo nominativo figura negli elenchi Avis.
«Essere diventato sindaco è un onore immenso per uno come me. Mi sono esposto in questa campagna elettorale – confessa – senza mai parlare male degli altri. Avevo solo chiesto fiducia per poter migliorare il territorio. Promesse nessuna, solo la volontà di metterci la faccia in tutto quello che svolgo, con impegno e umiltà».
Manega desidera l’inclusione, la rimozione di barriere architettoniche, tutti quei servizi rivolti alle persone fragili. E quale il valore aggiunto del suo mandato? «Il dialogo costante con la comunità che conta circa 4.900 abitanti, l’interesse ai problemi dei cittadini come testimonia lo slogan “Con voi, per voi” adottato in campagna elettorale. Bisogna rapportarsi di più con le persone». E veniamo ai progetti che egli intende affrontare con una certa priorità: «Intanto il completamento del marciapiede di via Roma a Santo Stefano, l’allargamento dell’incrocio di via Piazza a Bonaldo, la rotatoria sulla Sp 7 a Zimella, la sistemazione dei marciapiedi di Volpino». (m.b.f.)