Anche la Diocesi di Vicenza si prepara a mettersi in cammino per quel “pellegrinaggio di speranza” che sarà il Giubileo del 2025, indetto ufficialmente da Papa Francesco la scorsa settimana con la Bolla “Spes non confundit”.
«Il pellegrinaggio diocesano a Roma sarà dal 26 al 28 settembre 2025. Appena avremo informazioni precise sulle modalità per partecipare le comunicheremo alla Diocesi». A spiegarlo è Sabrina Pilan, 50 anni, referente diocesana per il Giubileo. «Ma durante tutto il prossimo anno saranno diverse le occasioni per i fedeli vicentini di scendere a Roma – aggiunge Pilan -, visto che ogni “realtà”, dai giovani ai catechisti, avrà il propio Giubileo».
Tanti “giubilei”
I primi rappresentanti della Diocesi a scendere a Roma saranno i volontari di Radio Oreb che dal 24 al 26 gennaio, a coronamento delle iniziative per i cinquant’anni della radio (vedi box), parteciperanno al Giubileo del Mondo della Comunicazione con visita a Radio Vaticana e Radio In Blu.
La Diocesi sarà poi impegnata ad organizzare la partecipazione al Giubileo dei giovani, dal 28 luglio al 3 agosto, e a quello dei catechisti che coinciderà con il Giubileo diocesano del 26-28 settembre. Altre però potranno essere le proposte che si aggiungeranno nelle prossime settimane, come il Giubileo dei bambini (24-25 maggio) e degli adolescenti (25-27 aprile), o il Giubileo dei diaconi (21-23 febbraio). Il calendario generale del Giubileo è infatti ricco di appuntamenti che abbracciano una grande varietà di persone e realtà, come il Giubileo degli artisti, quello degli ammalati, dei lavoratori, dei governanti, della vita consacrata, dei detenuti e tanti altri (il programma completo lo si può trovare sul sito www.iubilaeum2025.va).
Missionari di speranza
Punto di congiunzione tra la Diocesi di Vicenza e Roma per il Giubileo sarà, appunto, Sabrina Pilan, residente a Lerino di Torri di Quartesolo, impiegata in un’azienda di moda e fresca di completamento del percorso di studi all’Issr “Onisto” nell’indirizzo pastorale-ministeriale. «Credo che il Giubileo del 2025 sia un evento nello stile di papa Francesco, che ha improntato il suo pontificato sull’annuncio della gioia e della speranza – riflette Pilan -. Leggendo la Bolla di indizione si capisce quanto il Papa ritenga che la speranza sia il tema cardine del futuro. È un tema che tocca tutti gli esseri umani e che chiede a noi cristiani di fare uno sforzo in più: farci pellegrini di speranza per diventare missionari di speranza. Senza speranza non c’è vita, non si va avanti, non si affronta la giornata. Come credenti siamo invitati dal Papa a ri-orientare il nostro sguardo sull’unica speranza che è Cristo per potere, così, ripartire».
Andrea Frison