Arriva dalla Diocesi di Vicenza un’interessante proposta di lavoro per i giovani dai 25 ai 35 anni. Una proposta promossa dalla Pastorale Giovanile, dalla Caritas Vicentina e da Noi Associazione e rivolta a dieci ragazzi disposti a impegnarsi per tre anni come animatori di comunità in dieci oratori del territorio diocesano. È prevista per il 31 gennaio, giorno di San Giovanni Bosco, alle 20.30 al Centro Vocazionale Ora Decima la presentazione del progetto che inizierà ufficialmente il prossimo settembre. Ai giovani selezionati sarà offerto un rapporto lavorativo con l’associazione Diakonia Onlus (partner di Caritas) per un incarico di 15 ore settimanali a cadenza annuale. L’obiettivo di ciascuno di questi ragazzi sarà quello di accompagnare la comunità locale in cui saranno inseriti verso il riconoscimento e la valorizzazione della dimensione dell’oratorio come realtà educativa e culturale per il territorio. «Si tratta di una proposta fortementevoluta dal vescovo Pizziol sia per rendere l’oratorio un luogo vivo sia per dare una risposta concreta al problema della disoccupazione giovanile – spiega Matteo Refosco, della Pastorale Giovanile -. I giovani che stiamo cercando non andranno a sostituire nessuna figura già esistente, ma avranno il compito di affiancare ogni comunità nell’esprimere i propri bisogni, nel facilitare processi e relazioni e nel ridefinire azioni e obiettivi».
Il tutto con la supervisione di un gruppo di lavoro professionale che seguirà i ragazzi passo passo per tutta la durata dell’incarico.Gruppo di lavoro che si occuperà anche della selezione dei dieci nuovi animatori di comunità , dopo una prima fase di formazione. Quattro gli appuntamenti in programma, da marzo ad aprile, pensati proprio per offrire alcuni strumenti in più per affrontare al meglio il progetto e per capire quali sono i candidati più adatti. «Saranno quattro incontri in cui verranno approfondite tematiche molto diverse tra loro e soprattutto saranno un’ottima occasione per una conoscenza reciproca – prosegue Refosco -. Questa iniziativa si inserisce perfettamentenel nuovo cammino che la Chiesa Vicentina stapercorrendo nel dare una maggiore responsabilità al mondo laicale, e in questo caso soprattutto al mondo dei giovani».
I requisiti
Oltre all’età , tra i requisiti richiesti, la residenza nella Diocesi di Vicenza, un diploma di laurea ed esperienze nella gestione di gruppi informaliin campo socio-ecucativo. Per quanto riguarda, invece, i dieci oratori in cui gli altrettanti animatori di comunità opereranno, si sta ancora lavorando. «In questi giorni stiamo individuando quali potrebbero essere le realtà migliori dove questo progetto può dare i frutti sperati, confrontandoci anche con i vari parroci – spiega don Matteo Zorzanello, presidente di Noi Associazione Vicenza -. I giovani dovranno lavorare in équipe con gli altri animatori di comunità e per questo abbiamo pensato di circoscrivere la proposta in zone geograficamente vicine fra loro per facilitare questo modus operandi». Una proposta che gli organizzatori sperano di poter diffondere nei prossimi anni in tutto il territorio diocesano, ma che di fatto comincia nell’anno del Sinodo dei Vescovi sui giovani. La proposta è voluta dal vescovo Pizziol. «Il 2018 sarà sicuramente importante sia per la Chiesa che per il mondo giovanile – continua don Matteo Zorzanello -. L’iniziativa della Diocesi è un ulteriore segnale di quanto oggi sia fondamentale mettere al centro i giovani e dare ascolto alla loro voce rendendoli protagonisti della nostra comunità ». Giovani protagonisti, insomma, così come le varie realtà in cui saranno inseriti. «Da una parte bisognerà riconoscere i bisogni vivi nelle persone di un territorio e dall’altro individuare le risorse già presenti in quella comunità per farvi fronte – dice don Enrico Pajarin, direttore della Caritas diocesana -. Nelle comunità si andranno così a creare reti fra soggetti educativi che condivideranno progetti e tenteranno di dare risposte in particolare sulla povertà educativa, potenziando le relazioni sociali tra gruppi, associazioni e i vari attori impegnati nelle politiche giovanili».