«Quello dell’arte contemporanea è il linguaggio del nostro tempo. I ragazzi e i giovani lo capiscono perché è il loro linguaggio». A dirlo è il direttore del Museo Diocesano mons. Francesco Gasparini e a dargli ragione sono alcune iniziative promosse dallo stesso Museo a margine della mostra “Re-Genesis: un punto di blu”, in queste settimane allestita nella “casa dell’arte” della Diocesi Vicentina e dedicata al terzo giorno della creazione, in collaborazione con il Movimento Arte Etica” (visitabile fino al 2 giugno).
Le due iniziative hanno coinvolto altrettante scuole della città di Vicenza: la scuola media Maffei e il Liceo scientifico Quadri. Con quest’ultimo il Museo ha aperto le porte per permettere ad alcuni studenti di svolgere alcune ore dei cosiddetti Pcto, Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, l’ex alternanza scuola-lavoro. Gli studenti hanno svolto alcune ore di formazione sui contenuti e le opere esposte nella mostra Re-Genesis e frequentato dei laboratori artistici-didattici con gli artisti presenti in mostra che sono sfociati nell’iniziativa “Guide al Museo”: sono gli stessi studenti a mettersi a disposizione dei visitatori per condurli nel percorso multisensoriale offerto dalla mostra. Il prossimo appuntamento con queste guide d’eccezione è in programma nel pomeriggio di sabato 25 marzo, con ingresso ad un’euro.
«L’aspetto interessante di questo progetto è che la collaborazione riguarda il Museo e un liceo scientifico – spiega Manuela Mantiero del Museo Diocesano -. Molte opere presenti in mostra fanno capire come arte e scienza abbiano dei punti di contatto sempre più stringenti». Su tutte, l’installazione di Alessandro Zannier ENT4 – VicenzaBeijing che dialoga a distanza con il continente Asiatico e scambierà dati relativi all’impatto ambientale dell’uomo con l’installazione gemella ENT4 – BeijingVicenza della capitale cinese, ospitata in una mostra d’avanguardia sull’arte digitale nel prestigioso Cafa Museum di Pechino. Soddisfatti gli studenti del liceo Quadri coinvolti nel progetto: «Avere la possibilità di fare da guida agli utenti del museo mi ha permesso di gestire situazioni nuove e sono sicura mi aiuterà anche nella prospettiva lavorativa», racconta Giulia di quinta,mentre una sua omonima di quarta afferma: «Frequentando un liceo scientifico a scuola non abbiamo molti spazi dedicati all’arte; è una bellissima opportunità poter essere a contatto con il mondo dell’arte e capire come funziona un museo».
Il secondo progetto, che ha coinvolto l’indirizzo digitale della scuola media Maffei, è partito su iniziativa dello stesso Museo: «La Maffei è una scuola con la quale abbiamo un dialogo continuo da molto tempo – spiega Manuela Mantiero -. Così quest’anno abbiamo voluto sperimentare un coinvolgimento diretto dei ragazzi di terza B perché potessero portare la loro creatività e sentire l’opera nella loro pelle». Concretamente, spiega la professoressa di religione Maria Rosaria Marchese (che ha lavorato in sinergia con il professore di italiano Garotti e la professoressa di arte Turra), «gli alunni di terza hanno visitato la mostra, vissuto un’esperienza multisensoriale e tradotto quanto hanno sperimentato in un’opera d’arte», cioè dipinti, fotografie e installazioni sul tema del firmamento, argomento ricorrente nella mostra Re-Genesis con l’aiuto degli ragazzini più giovani, di seconda e terza B, seguiti dai docenti Mascella d’arte, e Passaggi di lettere.
«Portare l’arte contemporanea in Museo è stata una sfida e vedere i risultati di queste iniziative ci dice che la strada è quella giusta – afferma il direttore del Museo don Francesco Gasparini -. I ragazzi riescono a recepire i messaggi, a farli propri e a rielaborarli. Abbiamo un grande patrimonio di arte classica, ma anche il nostro tempo ci parla: bisogna capire il suo linguaggio e legarlo all’ambito sociale, alla conservazione della natura e alle problematiche della nostra società».