Tanti fili di speranza intrecciati nel segno della “Madre moretta”, a collegare idealmente Schio con il continente africano. Nell’anno del Giubileo, in vista della festa di Santa Giuseppina Bakhita sabato 8 febbraio, la comunità delle Canossiane di Schio assieme all’associazione Bakhita Schio-Sudan celebra la patrona e ricorda il suo esempio positivo, con appuntamenti fissati lungo tutto il mese: è il ciclo “ Bakhita, speranza di vita buona per tutti”.
«La stessa Santa è stata testimone e portatrice di speranza, una speranza di giorni migliori e di una vita vissuta positivamente – osserva madre Maria Carla Frison, canossiana di Schio – è questa la forza che le ha dato il coraggio di lasciare la sua padrona». Nei giorni precedenti la festività – da mercoledì 5 a venerdì 7 febbraio – nella chiesa di via Fusinato e nell’Istituto Figlie della carità Canossiane si è svolto un “triduo” di preghiera e testimonianze, con le parole degli stessi devoti. «Abbiamo raccolto alcune testimonianze e pensato di condividerle alle 18:30 in occasione dei Vespri» spiega la religiosa.
Sabato 8 il santuario ospita due Messe (alle 6:55 e alle 10:30) mentre una terza celebrazione solenne si svolgerà alle 18:30 in Duomo alla presenza delle autorità: la Messa ricorderà anche monsignor Antonio Doppio e mons. Giacomo Bravo, morti proprio l’8 febbraio 2003 in un incidente d’auto in Sud Sudan. A tutte le famiglie che parteciperanno, le canossiane doneranno un opuscolo che raccoglie 5 catechesi scritte da don Doppio. «Le aveva portate in Sudan per uno scambio di doni con la terra di Bakhita – spiega madre Maria Carla – nei testi, don Antonio propone una lettura teologica del messaggio della Santa. Ci riempie il cuore poterle donare ai fedeli: la stessa famiglia di don Antonio ha apprezzato e sostenuto il progetto».
La terra natale di Bakhita è inoltre al centro di una Cena Solidale, in programma all’Oasi Rossi il 15 febbraio: tutti i fondi verranno devoluti all’associazione scledense Bakhita Schio-Sudan. Il gruppo di volontari è operativo ormai da quasi vent’anni: «Inizialmente eravamo nati nel 2007 come comitato, per volere dell’amministrazione comunale e della famiglia Doppio» spiega Gianfrancesco Sartori. Tanti i progetti sviluppati dal gruppo negli anni: soprattutto nel segno della formazione scolastica dei ragazzi e nella formazione professionale. «Abbiamo sviluppato due progetti portando lì degli agronomi specializzati da Padova – riprende il volontario – purtroppo abbiamo dovuto interrompere per lo scoppiare della guerra civile nell’area nord. Attualmente in quel territorio non si può fare nulla, la situazione è molto pericolosa e ci sono migliaia di morti fra la popolazione».
Di recente i volontari hanno operato più nel Sud Sudan, dove con il Cuamm Medici per l’Africa hanno sostenuto 5 borse di studio per ostetriche nel loro ospedale. Un altro progetto recente è stato sviluppato con il vescovo comboniano Christian Carlassare, della diocesi di Rumbek, «per riportare in vita una radio locale». L’emittente “Good News Radio”, danneggiata nel 2023 da una forte tempesta, è stata riattivata con le necessarie manutenzioni tecniche alle apparecchiature. E soprattutto, grazie ai volontari scledensi è stato formato uno staff di 9 operatori locali che, assunti dall’emittente, ogni giorno diffondono le trasmissioni: «La radio diocesana, per la comunità locale, è importantissima perché tiene collegate e informate le persone in un territorio enorme». Un’altra collaborazione che sta dando grande soddisfazione e risultati è quella che l’associazione tiene con padre StefaanLecleir della parrocchia di Ngandimo, un’area decisamente lontana dai centri più grandi collocata nel Sud Sudan ai confini col Congo: lì nel 2024 grazie agli sforzi congiunti è nata e si è consolidata la scuola ‘Saint Josephine Bakhita’, una struttura fatta di molte casette a uso aula, con i servizi igienici, dove possono seguire le lezioni circa 800 bambini: «Ed è – conclude il volontario – un progetto perfettamente in linea con la nostra missione».
Ma gli eventi per Bakhita, a Schio, non termineranno con la cena solidale. Giovedì 20 febbraio al Faber Box alle 20:00 il teologo Ermes Maria Ronchi parlerà sul tema ‘La materia di cui sono fatti i sogni è la speranza’.
Domenica 23 febbraio alle 17:30 nella chiesa del Sacro Cuore, in via Maraschin, si terrà un ‘Concerto per Bakhita’ con tre cori (GES, Voci della ferrata, Crosa Rossa). E infine venerdì 28 febbraio a palazzo Toaldi Capra, alle 20:30, Lucio Simonato presenterà il suo libro ‘Mentre vado – diario di incontri’ dialogando con fratel Lino Breda.
Andrea Alba
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