Anche nel 2025 le offerte raccolte durante le cresime saranno destinate a sostenere un progetto di solidarietà internazionale. Dopo le attività scolastiche nei campi profughi in Giordania con l’associazione “Non dalla guerra” nel 2023 e il Centro Effetà di Betlemme nel 2024, per il 2025 il vescovo Giuliano ha deciso di sostenere i progetti educativi della scuola per l’infanzia ‘Sant’Agostino nella parrocchia di Mafambisse, Diocesi di Beira, in Mozambico.
Nel 2019, dopo le devastazioni provocate a Beira dal ciclone Idai, il Governo del Mozambico ha trasferito circa 3.500 persone in un villaggio sorto dal nulla ad 11 chilometri da Mafambisse, dove la Pia Società di San Gaetano di Vicenza ha assunto la cura pastorale della parrocchia del Buon Pastore. Con i profughi sono arrivate, fortunatamente, numerose Ong portando viveri, vestiti e strumenti di lavoro e avviando progetti: coltivazione di orti, corsi di taglio e cucito, attività con i bambini.
La parrocchia di Mafambisse non è rimasta a guardare. «Ci siamo dati da fare realizzando un edificio per ospitare le classi di scuola e una cappella dove abbiamo iniziato a riunire i nuovi arrivati cattolici per offrire qualche catechesi e celebrazione della Parola». Così don Piergiorgio Paoletto, missionario della Pia Società di San Gaetano da 15 anni in Mozambico di cui 10 trascorsi a Mafambisse. «Questo nuovo “villaggio” dista 4 chilometri dal centro abitato più vicino, distanza che le persone devono fare a piedi perché non hanno soldi per pagarsi un passaggio – prosegue don Paoletto -. Anche per questo, grazie ai finanziamenti Onu, è stato possibile realizzare alcuni servizi, tra i quali una piccola scuola per i bambini dalla prima alla quarta elementare».
In collaborazione con la Cafod, organizzazionedella Chiesa cattolica di Inghilterra e Galles che si occupa di carità e sviluppo internazionale, la parrocchia di Mafambisse ha realizzato la scuoladell’infanzia ‘Sant’Agostino’ in grado di ospitare uncentinaio di bambini dai 4 ai 5 anni, progettosostenuto anche dalla colletta “Un pane per amor di Dio” del nostro Ufficio missionario diocesano. La scuola è seguita da 7 persone: una suora coordinatrice, due persone per il servizio cucina, una persona per la vigilanza e tre insegnanti.
«I benefici della scuola sono evidenti – racconta don Piergiorgio – prima di tutto perché offre un’alimentazione sana e abbondante a cento bambini che a casa non troverebbero da mangiare. Inoltre, è importantissimo il lavoro educativo che aiuta i bambini a socializzare in un contesto che soffre di grande disgregazione famigliare, povertà e violenza di ogni genere. Le famiglie sono spesso composte solo da donne rimaste senza marito, di nonni che devono prendersi cura dei nipoti, oltre al fatto che le persone ap-partengono a gruppi tribalidiversi con lingue differenti».
Anche per questo i missionari di Mafambisse organizzano per i genitori «incontri formativi dove professori, medici, avvocati, educatori trattano tematiche riguardanti la formazione e la crescita dei figli – continua don Piergiorgio -. Sono incontri molto apprezzati e ben frequentati».Dopo tre anni, la Cafod ha comunicato che i finanziamenti a sostegno del progetto verranno meno. «Dobbiamo stendere la mano ad altri benefattori che ci aiutino a continuare questa importante opera educativa e sociale – conclude don Piergiorgio -. Confidiamo nella provvidenza e nei suoi collaboratori, uomini e donne di buona volontà».
Andrea Frison
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Condivido la scelta del Vescovo Giuliano. Quanto ho fatto io presso la Caritas di Via Pasi, coi miei modesti mezzi, presso la Caritas di Contrà Torretti e di via Pasi e presso la Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore a Vicenza dando ripetizioni ai bimbi di colore sotto la guida di un ottimo ministro della Chiesa, Io Ferdinando Pistore. Io non ho figli di colore, ma ne ho adottati molti e Sant’ Agostino di cui io ho letto le Confessioni e il De Civitate dei era originario di Tagaste in Numidia,
In fede
Emanuela
Ancora buon Avvento..
Vi dedico una bella canzone napoletana:Tamurriata nera.
Quanto all’ignobile, sentenzioso giudizio sulla meretrice di Babilania ricordo a tutti che pur malata di mente resto una signora e uno storico dell’arte e coi grandi della terra non mi sono mai prostituita sono infatti figlia di un onesto operaio e di una maestra. Al Vescovo Giuliano ricordo che più d’uno tentando di cacciare gli altrui demoni vi cadde preda.
Buona Avvento
In fede
Emanuela
Buongiorno cari. In questa nebbiosa giornata padana in cui i più poveri patiscono il freddo sentendo approssimarsi il Natale e pensando ad Agostino, vi dedico questo breve brano tratto dal De musica sull’importanza del ritmo.
Ciò che inibisce e trattiene dai passi ineguali nel camminare, da intervalli ineguali di colpi nel battere, da movimenti ineguali delle mascelle nel mangiare o nel bere, da tratti ineguali delle unghie nel grattare, e per non elencare molte altre operazioni, ciò insomma che ci inibisce e trattiene da movimenti ineguali e ci impone tacitamente una determinata concordanza nell’attendere e compiere un’azione con le membra, è appunto una non so quale facoltà di giudizio.. Ed essa ci inculca che Dio è creatore dell’essere vivente e che egli quindi si deve ritenere autore di ogni armonizzata concordanza.
Buon Avvento
in fede
Emanuela
Admonitio generalis, 789
I sacerdoti coinvolgano sia i ragazzi di condizione servile sia i figli di uomini liberi: vogliamo che si aprano scuole per insegnare ai ragazzi a leggere. In ogni monastero e diocesi insegnate i Salmi, le note, il canto, il computo e la grammatica e correggete con cura i libri religiosi, poiché spesso, quando si desidera pregare bene Dio, ci si riesce meno a causa dell’imperfezione e degli errori dei libri. Non lasciate che i vostri allievi ne alterino il senso leggendoli o scrivendo.
In fede Emanuela