In vista della seconda edizione del Festival di Pastorale Giovanile, tenutosi sabato 7 giugno 2025 presso il Centro Diocesano Onisto, la Diocesi di Vicenza ha invitato le unità pastorali diocesane ha presentare dei progetti innovativi rivolti ai giovani dai 14 ai 30 anni. Tra questi sono tati scelti dei vincitori che, durante il Festival, sono stati premiati con dei contributi finalizzati alla loro realizzazione. Ogni progetto poteva ricevere un contributo massimo di 2.000€, e complessivamente sono stati finanziati progetti per un totale di 5.000€.
Tra i vincitori troviamo i giovanissimi di seconda e terza superiore dell’Up Valli Beriche che, al termine di un campeggio estivo, hanno avuto l’idea di trasformare l’ex canonica di Pianezze del Lago in un luogo di ritrovo, di aggregazione, uno spazio per vivere esperienze e da abitare. L’idea è stata colta al volo dagli animatori e dai parroci dell’Up, è stata messa nero su bianco, ed è diventata un progetto che ha partecipato al contest promosso dal Servizio diocesano di pastorale giovanile, ricevendo un finanziamento di circa duemila euro. «L’idea è nata la scorsa estate, alla fine del campeggio – racconta Nicolò Luisetto, seminarista in esperienza pastorale nell’Up Valli Beriche -. I ragazzi erano disponibili a partecipare ad un percorso di formazione, ma sentivano l’esigenza di un posto in cui trovarsi, di spazi che sentissero come una “casa». «Sembra banale, ma la prima esigenza che sentivano era di un posto caldo, dove poter andare in inverno – aggiunge il parroco, don Carlo Sandonà -. Anche perché il centro parrocchiale di Torri di Arcugnano rischia di essere per loro “spersonalizzato”, con tante aule utilizzate da tanti gruppi. Gli scout hanno una loro sede che possono personalizzare. Questa cosa ai giovanissimi manca». La canonica di pienezze era quella che si prestava meglio al progetto. Già ristrutturata, adiacente alla chiesa, può avere in appoggio la cucina di un vicino edificio parrocchiale, ha a disposizione un paio di campetti e bagni, anche questi rifatti di recente. «Qui si svolge il centro estivo e spesso vengono accolti gruppi scout, che approfittano dei molti sentieri che si possono percorrere in questa zona» aggiunge don Luigi Villanova, collaboratore pastorale dell’Up. «Con il contributo della pastorale giovanile cominceremo a realizzare il progetto – spiega Nicolò Luisetto -. Tra le cose che intendiamo acquistare ci sono delle brande da avere a disposizione per dormire, se ce ne fosse la necessità. Con i ragazzi abbiamo messo già anche un progetto formativo che prevede un incontro al mese e alcuni weekend di convivenza. Sono le loro esigenze e i loro desideri che abbiamo messo in primo piano. E che non escludono l’apertura ad un percorso di fede». «Ora si tratta di sensibilizzare tutta l’unità pastorale – conclude don Carlo – il tema dei giovani è molto sentito, ma manca un po’ di concretezza. Ecco che questo progetto può aiutarci ad impegnarci tutti per le nuove generazioni».
Un altro progetto premiato e finanziato con 700 euro durante il Festival di Pastorale Giovanile “Manifestare Speranza” vorrebbe diventare un oratorio diffuso, ma al momento ha come elemento di punta, più sviluppato e avviato, l’arcipelAGO. L’idea è partita nell’estate del 2023 da un gruppo di ragazzi dell’UP sant’Antonio-san Giorgio e sant’Agostino di Vicenza che stavano partecipando ad una convivenza tra giovani: durante una camminata hanno espresso il desiderio di avere un luogo dove ritrovarsi. «Il luogo c’era. È stato semplice individuarlo, ma andava sistemato con piccole manutenzioni», spiega Federica Fioraso, che insieme a sette ragazzi tra i 20 ed i 27 anni segue il progetto arcipelAGO. «La proposta che è partita è l’aula studio, ma si vorrebbe creare un luogo multifunzione – un arcipelago insomma – che diventi un punto di riferimento per i giovani che desiderano trovarsi e realizzare qualche attività, come concerti, cinema…», continua Fioraso. Sono seguiti un tempo di riflessione, i passaggi con il Consiglio per gli affari economici, l’avvio dei lavori di sistemazione e l’inaugurazione, pochi mesi fa.
ArcipelAGO è l’idea di una pluralità di attività che costituisce un’unità identitaria. AGO sta infatti per Agostino, la parrocchia scelta come luogo di realizzazione «Il senso del progetto è che ogni cosa parte dai ragazzi che hanno una visione di futuro. Noi adulti ci siamo, ma per sostenerli e indirizzarli quando serve, in modi di versi» racconta ancora Federica Fioraso. La rete comunitaria si è fatta presente con varie donazioni, in denaro o di beni. È una realtà parrocchiale, ma concretamente inserita nell’UP, dove si trovano altre sperimentazioni appena partite: a san Giorgio l’oratorio è curato dagli scout, mentre a sant’Antonio un gruppo di famiglie – sì, genitori con figli – sono entrati nel nuovo direttivo della NOI Associazione e si prendono cura dell’oratorio, mentre a sant’Agostino c’è arcipelAGO. Insieme costituiscono l’oratorio diffuso, volto a custodire luoghi preziosi per ritrovarsi, stare insieme e crescere, come singoli e come comunità. ArcipelAGO è per tutti i ragazzi dalle superiori in avanti. Per gli orari di apertura basta seguire il profilo Instagram, arcipelago.aulastudio.
Andrea Frison, Naike Borgo
© RIPRODUZIONE RISERVATA