In moto, sulla schiena dell’elefante. No, non è il titolo di un’opera surrealista di Salvador Dalì (che casomai avrebbe preferito il rinoceronte), ma una delle esperienze che il vescovo Giuliano vivrà nel suo viaggio in Thailandia, in visita alla missione della Conferenza Episcopale del Triveneto che vede impegnato anche un missionario fidei donum vicentino, don Ferdinando Pistore.
“La schiena dell’elefante” (Doi Chang in lingua thai, ndr) è il modo in cui le tribù locali chiamano la cima più alta del gruppo montuoso sul quale si trovano alcuni dei villaggi che rientrano nella parrocchia di Lamphun, Diocesi di Chiang Mai. «Si tratta di villaggi abitati dalla tribù dei Packagnò (diffusa in tutto il nord della Thailandia e in parte del Myanmar, ndr) in cui l’evangelizzazione è iniziata oltre settant’anni fa – racconta don Ferdinando -. Quasi tutti i preti della Diocesi di Chiang Mai provengono da questa etnia». E già questo rende singolari le comunità che vivono sulla “schiena dell’elefante”, tanto più se si pensa che, aggiunge don Ferdinando, «per raggiungere uno di quei villaggi, Maeton, composto da sei famiglie, non ci sono altre possibilità che viaggiare in moto». Ed è questo che farà anche il vescovo Giuliano, tempo permettendo, perché il suo viaggio si svolgerà nel pieno del periodo di monsoni, tra piogge e caldo umido.
Brugnotto partirà per Chiang Mai il 19 luglio e rientrerà a Vicenza il 4 agosto. «Abbiamo deciso – spiega don Ferdinando, che ha curato il programma della visita – di evitare Bangkok, per consentire al Vescovo di immergersi il più possibile nella realtà della missione triveneta. Il Vescovo incontrerà quindi il Vescovo di Chiang Mai Francis Xavier Vira Arpondratana. Poi conosceremo la realtà di Chae Hom, dove venticinque anni fa ha avuto inizio la missione, una realtà oggi molto diversa da allora e dove opera il missionario padovano don Bruno Rossi, fondatore della cooperativa “Caffè Bruno” che produce caffè, tè e cacao».
Don Ferdinando Pistore e don Bruno Soppelsa, della Diocesi di Belluno-Feltre, si trovano invece a Lamphun, centro industriale nel cuore del territorio in cui si è sviluppato il ramo thailandese del buddhismo. «Molti parrocchiani – spiega don Ferdinando – sono cattolici che provengono dalle regioni del Myanmar confinanti con la nostra porvincia, dove si concentrano la maggior parte dei pochissimi cattolici presenti nel Paese». A Lamphun non era presente nessuna forma organizzata della Chiesa cattolica fino al 2010, quando in città venne inviato il vicentino don Pietro Melotto, oggi collaboratore pastorale dell’Up Veronella-Zimella. Anche don Pietro partirà per la Thailandia con il vescovo Brugnotto, «contento di potergli raccontare qualcosa del cammino di questa missione», afferma don Pietro che nel 1997, assieme a don Gabriele Gastaldello, diede inizio all’avventuta triveneta. «Sono curioso di vedere i cambiamenti avvenuti in questi anni, quando ho iniziato a Lamphun la mia era poco più di una presenza impegnata a costruire legami e relazioni, lontana dalla possibilità di un’evangelizzazione “esplicita”. Era davvero una Chiesa ancora agli inizi».
Dai monti ricoperti di vegetazione alle città più ricche e sviluppate, «il territorio della parrocchia di Lamphun è grande come le province di Padova e Vicenza e molto variegato», conclude don Ferdinando. «Negli ultimi anni, poi, si è aggiunto il fenomeno dei profughi in fuga dai territori del Myanmar a causa della guerra civile. Nella Diocesi di Chiang Mai esistono alcuni campi profughi e con il Vescovo ne visiteremo uno a quattro chilometri dal confine con il Myanmar. Un’altra realtà per la quale in questi anni ci siamo impegnati molto come parrocchia e come Diocesi».
La missione
Frutto del primo Convegno Ecclesiale del Triveneto ad Aquileia, nel 1990, la missione in Thailandia ha preso il via nel 1998 con l’invio nel Paese asiatico di due missionari vicentini: don Pietro Melotto e don Gabriele Gastaldello (poi rientrato a Vicenza), ai quali si affiancheranno i preti fidei donum di Padova e Verona. Ai missionari del Triveneto viene affidata la parrocchia di Chae Hom, nella diocesi di Chiang Mai, nel nord del Paese. Nel 2010 don Pietro Melotto riceve l’incarico di aprire una nuova missione nella città di Lamphun, dove era assente ogni presenza organizzata della Chiesa Cattolica. Rientrato in Italia nel 2015, don Pietro Melotto ha passato il testimone a don Ferdinando Pistore che, dopo un necessario periodo di preparazione e studio iniziato nel 2017, ha raggiunto la Thailandia nel 2018.
Referente della missione per la Cet è il Vescovo di Concordia-Pordenone Giuseppe Pellegrini.
Andrea Frison