“La città incantata” (Giappone, 2001) di Hayao Miyazaki è un ottimo punto di partenza per iniziare ad esplorare il vastissimo mondo degli “anime”, i film d’animazione giapponesi che assieme ai “manga”, cioè i fumetti, riscuotono da tempo un grandissimo successo Occidente.
Tornato nelle sale cinematografiche a vent’anni dall’uscita (qui dove potete vederlo a Vicenza), “La città incantata” è stato premiato con l’Orso d’oro al Festival del Cinema di Berlino e con l’Oscar per il miglior film d’animazione nel 2003.
La realizzazione tecnica del film tocca i livelli più alti mai raggiunti dallo studio Ghibli e ha dicerto contribuito, assieme alla colonna sonora, a renderlo un capolavoro del cinema d’animazione, non solo nipponico.
La trama
La piccola Chihiro, una bambina di 10 anni, è in viaggio con i genitori per raggiungere la loro nuova casa. Lungo la strada, la famiglia giunge in una misteriosa città disabitata che al calar del sole si rivela essere un luogo di villeggiatura per spiriti. Con mamma e papà prigionieri di un incantesimo che li ha mutati in maiali, la piccola Chihiro dovrà trovare lavoro in un centro termale e contare sulle sue proprie forze per liberare i propri genitori e trovare il modo di fuggire dalla misteriosa città e dalla strega che la governa.
I temi
Come nella migliore tradizione dello studio Ghibli che ha prodotto il film, “La città incantata” racconta una storia delicatissima di crescita e maturazione immergendo la protagonista e gli spettatori nel ricco mondo del folklore giapponese. Chihiro imparerà ad affrontare questa città di spiriti mettendo in gioco non solo il coraggio e l’astuzia ma soprattutto la gentilezza, la fedeltà e l’amicizia che le consentono di trovare preziosi e inaspettati alleati. In questo come in altri film dello studio Ghibli, trova posto il tema dell’ecologia, in una delle scene fondamentali del film che rivelano la forza d’animo della protagonista.
Il trailer
https://youtu.be/Fg0mKl5Ekek