Nel 1973 usciva nelle la versione cinematografica diretta da Norman Jewison di Jesus Christ Superstar musical scritto e composto appena tre anni prima da Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. Un successo clamoroso per un’opera rock che affrontava gli ultimi giorni della predicazione di Gesù, il viaggio verso Gerusalemme, il tradimento di Giuda, la passione e la crocifissione.
Jesus Christ Superstar usciva originariamente come doppio album nel 1970, con Gesù interpretato da Ian Gillian, frontman dei Deep Purple. Nel film il ruolo venne affidato a Ted Neeley, classe ’43, che inizialmente si era presentato per il provino nel ruolo di Giuda, parte che poi venne affidata a Carl Anderson, attore e cantante di colore, scomparso nel 2004 a 59 anni. Completava il “terzetto”, nel film, Yvonne Elliman, nel ruolo di Maria Maddalena.
Il musical ha consegnato alla storia pezzi memorabili, dalla “trionfale” Jesus Christ Superstar a “I dont know how to love him”, cantata dalla Maddalena, a “Too much heaven on theri minds” di Giuda, senza trascurare “Then we are decided” dei sommi sacerdoti.
Al centro del musical ci sono sia la vicenda di Gesù, che prende con decisione la strada di Gerusalemme ma si trova a dover lottare con la paura di dover morire (“I only want to say”), sia le domande di chi lo segue: “I don’t know how to love him”, si domandano sia Maria Maddalena che Giuda, cioè “non so come amarlo”. Espressione che può essere riassunta anche con la domanda “Chi è Gesù per me?” che tocca indistintamente tutti i protagonisti del musical, dagli apostoli a Pilato.
Domanda che rimane sospesa fino all’ultimo fotogramma del film, che si conclude con l’immagine della croce sul Golgota, ma senza il corpo del crocifisso. Un invito a guardare oltre, perché tutte le domande troveranno risposta nella luce della resurrezione.