Settimana decisiva per il Giro d’Italia che domenica 28 maggio a Roma (con la grande novità della conclusione nella capitale) decreterà il vincitore della 106a edizione che sino a questo momento non ha ancora trovato un vero protagonista, con molti atleti che possono ancora aspirare al successo.
La corsa rosa sarà protagonista in questi giorni in Veneto, in particolari sulle Dolomiti, che saranno decisive per la classifica finale. Niente arrivi di tappa nel Vicentino, che tuttavia domani (mercoledì 24) sarà interessata dal passaggio nella 17esima frazione che da Pergine Valsugana (Trento) arriverà a Caorle (Venezia). L’ingresso avverrà nella parte più a nord della provincia, precisamente nel comune di Valstagna per poi transitare a Campolongo sul Brenta, Bassano, Rosà e infine Rossano Veneto, dove ci sarà un traguardo volante (subito dopo si entrerà nel Trevigiano), per un totale di 32 km nelle nostre strade.
Giovedì 25 e venerdì 26 le altre due tappe in Veneto, la prima da Oderzo (Treviso) per salire fino alla Val di Zoldo e tagliare il traguardo a Zoldo (Belluno), cui seguirà la tappa regina con partenza da Longarone (quest’anno ricorre il 60° anniversario del Vajont) e l’arrivo previsto al rifugio Auronzo, al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo, che si preannunciano decisive per designare la classifica finale e probabilmente anche la “maglia rosa”, prima della cronoscalata di sabato 27 in Friuli, la Tarvisio-Monte Lussari di 18.6 km che prevede un dislivello di 1.050 metri. Poi in serata alcuni voli charter da Trieste porteranno la carovana a Roma, dove andrà in scena la passerella finale di 135 km con un circuito cittadino che sarà ripetuto più volte.
Ciclisti vicentini brillanti protagonisti sino a questo momento della corsa. Dei cinque partiti, l’esperto Andrea Pasqualon, il campione italiano in carica Filippo Zana, gli esordienti Marco Frigo e Nicolas Dalla Valle, il talentuoso Samuele Battistella, solo quest’ultimo si è ritirato, nello scorso week-end, a causa di problemi gastrointestinali. Sinora l’impresa più grande ha visto protagonista il bassanese Frigo, il più giovane della nostra pattuglia essendo un classe 2000, che nella tappa di domenica 21 maggio, è salito sul podio, arrivando vicino ad un clamoroso successo: nell’ultimo chilometro il portacolori della Israel-PremierTech ha raggiunto i due fuggitivi Mcnulty e Healy, cercando di sorprenderli in contropiede, prima di essere superato a poche decine di metri dal traguardo. Vediamo se da loro arriverà un altro acuto in queste tappe finali.
Luca Pozza