“Elezioni Politiche. Che cosa ci giochiamo”. Questo il titolo scelto per l’appuntamento del 23 febbraio, alle ore 18 al Centro Culturale San Paolo di Vicenza. Una serata di approfondimento e confronto in previsione del 4 marzo, per conoscere a fondo quali sono le questioni al centro della campagna elettorale. Ospiti dell’incontro – organizzato dal nostro settimanale, dal Laboratorio di cittadinanza attiva dell’Azione Cattolica, dalla Cisl Vicenza, dal Meic, dall’Ufficio di Pastorale Sociale della Diocesi, dal Centro Culturale San Paolo e dall’associazione Non Dalla Guerra – Giuseppe Riggio sj della rivista gesuita “Aggiornamenti Sociali” e Luigi Lama del Centro studi nazionale Cisl.
«Sarà un’occasione per riflettere sull’importanza di queste elezioni, su come sia fondamentale arrivare al 4 marzo con un proprio pensiero critico – dice Francesco Zordan, presidente del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale -. Siamo subissati dalle fake news e vi è necessità di fare chiarezza. Come cittadini abbiamo l’opportunità di ritornare a scegliere e, quindi, anche la responsabilità di questa scelta. Come cattolici, in particolare attraverso il nostro movimento, siamo chiamati a mantenere viva la coscienza intellettuale in un’epoca di crisi sia economica che sociale. Come Meic, infine, sentivamo il bisogno di proporre un momento di approfondimento su questi temi perciò abbiamo aderito subito all’invito di organizzare un incontro in collaborazione con altre realtà del territorio».
Altre realtà come il Centro Culturale San Paolo di via Ferrarin: «C’è un gran senso di smarrimento nei confronti di queste elezioni e soprattutto molta sfiducia nei confronti della politica – dice il direttore don Ampelio Crema -. È necessario andare oltre gli slogan con la speranza che ognuno di noi arrivi al 4 marzo con una scelta consapevole. Me lo auguro soprattutto per i giovani, per i quali in questi anni è stato fatto poco».
Nel corso della serata, quindi, si cercherà di fare un po’ d’ordine sul dibattito pre-elettorale con l’intento di far prevalere la razionalità e capire quali sono i riferimenti fondamentali da tener presente per questa “chiamata alle urne”. «I cattolici non sono estranei al disorientamento e alla confusione che sembra caratterizzare molti elettori a pochi giorni dal voto – sottolinea il direttore del nostro giornale, Lauro Paoletto -. In questa situazione occorre capire cosa conviene al nostro Paese, quale il modo migliore per promuovere il bene comune e quali sono le questioni su cui ci giochiamo il futuro. A tal proposito mi permetto di segnalare un tema che, purtroppo, non è molto presente nei dibattiti pre-elettorali, ovvero la bomba demografica. L’Italia invecchia sempre di più e fa sempre meno figli, è questa l’emergenza del presente e del futuro. Che risposte pensa di dare la politica? Questo potrebbe essere un buon interrogativo per orientarsi su cosa fare il 4 marzo».
Una data che Raffaele Consiglio, alla guida di Cisl Vicenza, vede come una possibilità per cambiare il nostro Paese. «Per ottenere un cambiamento è necessario scendere in campo e fare una scelta – dice il segretario generale -. Votare non è solo un diritto, ma anche un dovere da cittadini. Non possiamo pensare che le cose cambino da sole, senza conquistarci la possibilità di crescere. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Come sindacato, da sempre, cerchiamo di contribuire alla costruzione di un futuro migliore e non alla sola rappresentazione dei malesseri del passato. L’approccio della Cisl, anche in questa occasione, è evoluzionista e non antagonista rispetto alle controparti politiche».
A moderare l’incontro del corrente venerdì Riccardo Manea di Laboratorio di Cittadinanza Attiva dell’Ac. Introduce Elisa Bianchi di Non Dalla Guerra.