C’è molto del mondo ecclesiale, sociale e del volontariato (oltre che della cultura, dell’imprenditoria, dell’arte e dello sport) nella lista dei vincitori della prima edizione del Premio Città di Vicenza i cui riconoscimenti sono stati assegnati, al Teatro Olimpico, il giorno della festa patronale dell’8 settembre. Tra i dodici riconoscimenti spicca la medaglia d’oro di ‘Cittadino benemerito’ a don Lino Genero, 91 anni ad ottobre, simbolo, come spiega la motivazione, ‘della genuina passione per l’educazione e la promozione dei giovani, che ha attuato in oltre 60 anni, attraverso molteplici iniziative, sia nell’Azione Cattolica con il Movimento Studenti, sia da parroco della parrocchia dell’Araceli’. È stato lui a creare il gruppo ‘Giovani in cammino’, che attraverso la realizzazione del campo scuola, ha dato vita a un’esperienza che poi s’è diffusa in tutta la provincia.
Le altre tre medaglie d’oro sono state assegnate all’attrice conosciuta a livello nazionale Argia Laurini, storica fondatrice con il marito e i figli della compagnia “La Piccionaia-I Carrara”, all’imprenditore Lino Dainese, che ha creato negli anni Settanta il gruppo omonimo di struprenditrice di protezione per gli sport dinamici, allo scultore e designer Cleto Munari, conosciuto e apprezzato a livello internazionale.
Suddivisi per settori (nei prossimi anni a rotazione potranno essere altri) le targhe Città di Vicenza: alla memoria (avverrà anche nelle successive edizioni onorare una persona scomparsa) all’esperto di cinema Mario Calderale, per la cultura allo storico dell’arte Fernando Rigon Forte, per l’innovazione all’im- Susanna Martucci, per la sostenibilità alla Cooperativa Insieme, con il premio ritirato dalla presidente Marina Fornasier. E ancora la targa per l’arte è stata attribuita all’illustratore Ivan Bigarella, per la creatività all’artimenti Matteo Cibic e per lo sport alla mezzofondista Federica Del Buono, reduce dalle Olimpiadi di Parigi.
Molto significativa, per la chiesa vicentina, la targa della sezione ‘per le donne’ all’Associazione Centro documentazione e studi ‘Presenza donna’ delle suore Orsoline di Vicenza, che è stato consegnato alla presidente suor Elisa Panato. Tra i vari progetti il Centro conserva e valorizza il fondo archivistico ‘Elisa Salerno’ attorno al quale ha svolto un importante lavoro di divulgazione per far conoscere una donna che dovrebbe essere già proclamata Santa. «Abbiamo voluto istituire un riconoscimento che, dopo tanti anni, tornasse a premiare annualmente persone e realtà della nostra città che si sono distinte nei campi più diversi», le parole del sindaco Giacomo Possamai che, dando appuntamento all’edizione 2025 e a quelle successive, sempre nel giorno della festa dei Oto, ha precisato che «l’identità di una comunità si costruisce a partire da coloro che la compongono ed è giusto riconoscere e valorizzare l’impegno e il talento di chi contribuisce ad accrescerne il senso e l’orgoglio di appartenenza. Quella vicentina è una comunità brillante, vivace, generosa, che esprime intelligenze e qualità apprezzate nel mondo».
Luca Pozza
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