• Chi siamo
  • Dove acquistare
  • Edizione digitale
  • Contatti
lunedì 19 Maggio 2025
No Result
View All Result
Edizione Digitale
La Voce dei Berici
Il periodico di informazione della Diocesi di Vicenza
  • Editoriali
  • Chiesa
    • Parrocchie
    • Diocesi
    • Missioni
    • Vaticano
  • Attualità
    • Territorio
    • Italia
    • Mondo
  • Liberamente
    • Cultura
    • Spettacoli
    • Sport
  • Abbonamenti

Nessun prodotto nel carrello.

La Voce dei Berici
  • Editoriali
  • Chiesa
    • Parrocchie
    • Diocesi
    • Missioni
    • Vaticano
  • Attualità
    • Territorio
    • Italia
    • Mondo
  • Liberamente
    • Cultura
    • Spettacoli
    • Sport
  • Abbonamenti
No Result
View All Result
La Voce dei Berici
No Result
View All Result
Home Liberamente Cultura

Chi era Tina Anselmi. Dalla Resistenza alla politica, il racconto di Alba Lazzaretto

22 Aprile 2023
in Cultura, In primo piano
0
Chi era Tina Anselmi. Dalla Resistenza alla politica, il racconto di Alba Lazzaretto

Partigiana, sindacalista, deputata e prima donna ministro della Repubblica italiana. È dedicato a Tina Anselmi (1927-2016) il film “Tina Anselmi – Una vita per la democrazia” in programma su Rai 1 in occasione della Festa della Liberazione.

Abbiamo chiesto alla storica Alba Lazzaretto a tracciare i contorni di questa “gigante” della politica italiana, alla quale si devono molte leggi sulla parità nel lavoro tra uomini e donne, il varo del Servizio sanitario nazionale e l’inchiesta sulla loggia P2 che ha fatto luce sua una delle trame italiane più intricate e oscure.

Chi era la giovane Tina Anselmi?”

«Una ragazza di paese nel cuore del Veneto bianco. In città, a Castelfranco, vi era una presenza notevole di socialisti, ma fuori le mura, nelle campagne, erano in prevalenza cattolici. Lei cresce al confine tra questi due mondi, nell’osteria della nonna, l’unico luogo con una stufa sempre accesa in inverno che le permetteva di studiare al caldo. La nonna era una figura interessantissima: vedova da giovane, madre di tre figli, ha preferito emanciparsi dalla famiglia del marito e avviare un’attività tutta sua».

Cosa ha inciso nella sua formazione giovanile?

«La forte religiosità della nonna, il catechismo, l’azione cattolica. L’assistente don Luigi Piovesan le farà da guida spirituale durante la resistenza. Ma anche alcuni esempi di menti libere: il padre socialista, che aveva la tessera firmata da Matteotti e periodicamente veniva maltrattato pubblicamente dai fascisti, e l’anarchico Pacifico Guidolin, fratello della sua maestra e fondatore di una scuola popolare».

Un evento cruciale per la sua vita è l’impiccagione dei martiri del Grappa, il 26 settembre 1944 a Bassano.

«Vedere i morti impiccati e discuterne in classe – frequentava le magistrali dalle canossiane a Bassano – la convince a entrare nella resistenza, sostenuta anche dall’ambiente cattolico di allora, vivace e popolare, non appiattito sul regime. Le due Diocesi che vive, peraltro, erano le uniche in Veneto rette da due Vescovi che non erano in buoni rapporti con il fascismo: Rodolfi a Vicenza e Longhin a Treviso. A parlarle della Democrazia Cristiana per la prima volta fu padre Mario Meneghini, un frate carmelitano cacciato da Venezia per le sue prediche antifasciste. I capi partigiani che frequenta vedevano nella resistenza l’occasione di una nuova giustizia sociale. E la Dc era il partito che se la poneva come obiettivo senza rivoluzioni».

Come arriva alla politica?

«Dall’attività sindacale, soprattutto in favore delle donne e in particolare delle lavoratrici nelle filande, che immergevano le mani continuamente nell’acqua bollente. Viene eletta per la prima volta alla Camera nel 1968, si impegnò a fondo in molti progetti di legge: ne presentò come prima firmataria 54, ne firmò ben 475: non era una parlamentare che stava a scaldare la sedia».

Come si collocava tra le correnti Dc?

«Lachiamavano“laTinavagante”,non era inquadrabile in nessuna corrente anche se era molto amica di Moro e potremmo definirla “morotea”.Era aperta ad un alleanza con il Psi perché la Dc non fosse condannata a governare e per liberare i socialisti dall’egemonia del Pci. Moro venne ucciso per queste idee e poco prima di venire rapito le disse: “Non si sa in quale abisso stiamo cadendo”».

Con l’inchiesta sulla loggia P2 la Anselmi guardòalungoinquell’abisso.

«Dovette interrogare tutti i compagni di partito, scoprì che molti erano implicati nella P2 e ricattabili. La sua relazione al Parlamento venne pronunciata in un aula semi deserta. Anni dopo le chiesero che fine avevano fatto gli iscritti alla P2 e la sua risposta fu: “Se non sono morti sono ancora tutti lì”».

Come finì la sua carriera politica?

«Nel 1992 la Dc la candidò a Conegliano per mettere nel “suo” collegio di Castelfranco, blindatissimo per merito di Tina, Bernini, “il doge”, potentissimo presidente della Regione che aveva iniziato a ricevere i primi avvisi di garanzia. Tina non venne eletta e si ritirò dalla politica. Stava per esplodere l’inchiesta Mani pulite. E le mani di Tina, pulite lo furono sempre, come la sua coscienza».

Andrea Frison

CondividiInviaTweet
Sostienici Sostienici Sostienici
Prossimo articolo
8xmille. Mons. Baturi (Cei): “Non è una concessione ma una scelta di libertà per il bene comune”

8xmille. Mons. Baturi (Cei): "Non è una concessione ma una scelta di libertà per il bene comune"

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

No Result
View All Result

Voce

  • Abbonamenti
  • Dove acquistare
  • Edizione digitale
  • radio_tower [#1019]Created with Sketch. Radio Oreb
  • Contatti

I più letti di questo mese

  • Il cantiere Tav si avvicina al centro di Vicenza. Ecco cosa succederà.

    Il cantiere Tav si avvicina al centro di Vicenza. Ecco cosa succederà.

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0
  • Padre Fabio Baggio: «Sarò cardinale per una Chiesa in uscita»

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0
  • Il cardinale Pietro Parolin: «Il Conclave ha identificato colui che il Signore ha scelto»

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0

Iscriviti alla Newsletter

Ogni settimana ti segnaleremo notizie, storie e interviste da leggere sul nostro sito.

Privacy Policy | Cookies Policy

CONTRIBUTI E SOVVENZIONI DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2023 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 281.589,38 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2022 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 269.290,52 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2021 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 269.290,52 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.

Nuova Voce Srl – PIVA 04123490247 – Borgo Santa Lucia, 51, 36100 Vicenza | Tel: 0444 301711

Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • Editoriali
  • Chiesa
  • Attualità
  • Liberamente
  • Abbonamenti
  • Edizione digitale
  • Chi siamo
  • Dove acquistare
  • Contatti

Nuova Voce Srl P.IVA 04123490247  - Borgo Santa Lucia, 51, 36100 Vicenza. Tel: 0444-301711