Diocesi In primo piano

Mascherine in chiesa: non più obbligatorie ma «raccomandate»

Si può tornare all'uso delle acquasantiere, vuote da marzo 2020, e alla raccolta delle offerte al momento della presentazione dei doni. Lo rende noto il Vicario generale in virtù della lettera della Presidenza della Cei (Prot. N. 438/2022).
di Ma. Ra.

Cessa l’obbligo delle mascherine nelle celebrazioni liturgiche e durante le attività pastorali (catechesi, attività caritas, attività cori, incontri vari, ecc.) ed è possibile tornare  ad usare le acquasantiere, vuote da marzo 2020. Lo rende noto il vicario generale mons. Lorenzo Zaupa, in virtù della lettera della Presidenza della Cei (Prot. N. 438/2022) inviata ai Vescovi ieri 15 giugno e dell’evoluzione della situazione pandemica da Covid 19. La Diocesi, tuttavia, raccomanda a sacerdoti,  diaconi, religiosi,  religiose e  fedeli l’utilizzo delle mascherine al chiuso, in particolare in situazioni di affollamento. Di seguito altre indicazioni liturgico-pastorali:

Chi ha sintomi influenzali o è sottoposto a isolamento perché positivo al Covid non deve partecipare alle celebrazioni; è necessario continuare ad igienizzarsi le mani all’ingresso dei luoghi di culto. Si mantengano coperti la patena, la pisside contenente le ostie per i fedeli e il calice durante la consacrazione.

Un’altra novità è il ritorno alla raccolta delle offerte al momento della presentazione dei doni. Finora la raccolta era stata spostata dopo la Comunione o all’uscita di Chiesa. Torna anche la processione offertoriale.

I ministri dell’Eucaristia (presbiteri, diaconi, religiosi/e e laici/che) continueranno a indossare la mascherina e a igienizzarsi le mani prima di distribuire la Comunione che va fatta in processione. Il dialogo “il Corpo di Cristo” – “Amen” sia pronunciato singolarmente.

Infine non è più necessario essere muniti di mascherina per accedere al Centro Diocesano “Mons. A. Onisto”, agli Uffici di Curia di piazza Duomo e al Palazzo delle Opere Sociali.