Gli affreschi della Cappella degli Scrovegni, tra i più celebri di Giotto, si sono trasferiti… in Piazza Duomo. Il merito è del progetto “La Cappella degli Scrovegni: un’affascinante risorsa per tutta la scuola veneta, a 750 anni dalla nascita di Giotto”, promosso dall’Ufficio Pastorale per la Scuola della Diocesi, in collaborazione con il Museo Diocesano di Vicenza e l’Ufficio Scolastico territoriale, nell’ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro.
Dal 26 febbraio, l’Oratorio del Gonfalone, in Piazza Duomo a Vicenza, ospita una fedele riproduzione in scala 1:4 del capolavoro di Giotto, ammirato a Padova da migliaia di visitatori, ogni anno. L’esposizione sarà visitabile fino al 23 marzo, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 17, a ingresso gratuito. Chiuso il sabato e la domenica. Apertura straordinaria domenica 11 marzo.
Sono il Quadri, il Pigafetta, il Fogazzaro, il Canova, il Da Schio, il Farina e il Piovene gli istituti scolastici che hanno aderito al progetto coinvolgendo un centinaio di studenti che saranno impegnati a guidare i visitatori della mostra, a organizzare seminari di approfondimento, a progettare laboratori didattici rivolti alle scuole primarie, a gestire la biglietteria e l’accoglienza dei visitatori, a pensare alla grafica dell’evento.
«L’alternanza scuola-lavoro – dichiara il direttore dell’Ufficio per la pastorale della scuola Fernando Cerchiaro – è una delle innovazioni più significative e impegnative che è stata offerta alla scuola secondaria e che persegue straordinari obiettivi di spessore didattico, educativo e culturale, ma che incontra spesso resistenze e scarsa comprensione dentro e fuori la scuola. Per quanto possibile, ritengo un compito del nostro Ufficio il promuovere e sostenere esperienze di vero e proprio protagonismo degli studenti».
Storia e significato di un capolavoro
«Fu Enrico Scrovegni, a volere la costruzione della cappella per espiare le colpe del padre usuraio spiega mons. Francesco Gasparini, direttore del Museo diocesano -. Si trovano in essa, quindi, una tematica di fede, in quanto progetto che descrive la vita di Cristo, ma anche la narrazione della Sua grande misericordia, in quanto capace di perdonare qualsiasi situazione».
Un messaggio trasmesso attraverso l’arte e che fa, del progetto, unaopportunità educativa. «Non solo credo sia una bella opportunità per i ragazzi coinvolti nel progetto di alternanzascuola lavoro, perché permette loro di rendersi conto della complessità
dell’ambiente extra-scolastico, ma sono convinto sia anche un buon modo di avvicinarli al discorso della fede attraverso l’arte, di scoprire la bellezza e la bontà di Gesù Cristo attraverso il linguaggio artistico. Loro, ma anche tutti quelli che visiteranno la riproduzione, siano studenti, siano adulti».