La Chiesa in Italia esprime “profondo cordoglio” per la morte del Papa emerito Benedetto XVI. Nel messaggio della presidenza della Cei, ritornano le parole della “declaratio” del 10 febbraio 2013, quando rinunciò al ministero petrino: “Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”.
“Anche nel momento della debolezza umana, ha dimostrato la forza che viene dalla fede in Cristo) e l’importanza di una relazione profonda che nasce dalla preghiera nello Spirito”, scrivono i vescovi italiani, secondo i quali “la sua vita fondata sull’amore è stata un riflesso della sua relazione con Dio e, nell’ultimo tratto della sua esistenza, ha reso visibile questa relazione con il Signore, custodendo il silenzio”.
La Chiesa in Italia, in particolare, gli è riconoscente “per l’impulso dato alla nuova evangelizzazione”, si legge nel comunicato, in cui si ricorda l’esortazione, rivolta in occasione del Convegno ecclesiale nazionale di Verona, a portare “con rinnovato slancio a questa amata Nazione, e in ogni angolo della terra, la gioiosa testimonianza di Gesù risorto, speranza dell’Italia e del mondo”.
I vescovi, infine, invitano le comunità locali a riunirsi in preghiera e a celebrare la messa in suffragio del Papa emerito Benedetto XVI, usando uno dei formulari proposti dal Messale Romano per le Messe dei defunti “Per il Papa” (pp. 976-977). Nei testi, raccomanda la Cei, si dovrà aggiungere la dicitura “il Papa emerito Benedetto XVI”, mentre nella colletta dello schema B e nell’orazione sulle offerte dello schema A si dovrà dire “il tuo servo, il Papa emerito Benedetto XVI”.