«Uno spazio civico di formazione, condivisione e progettazione collettiva, per motivare e motivarci ad un impegno autentico nella vita sociale e politica come servizio per gli altri». Questo l’intento che sottende a detta degli organizzatori il laboratorio socio-politico “Esperienza Antiochia” che partirà sabato 10 marzo a Sandrigo (inizio alle 15 in patronato Arena).
Articolato su sei incontri a cadenza quindicinale si rivolge ai giovani dai 18 ai 35 anni di ogni cultura e provenienza. L’incontro di sabato ruoterà attorno ad una domanda: “Cos’è la politica? Il bisogno e le motivazioni del fare politica oggi”, vedrà la partecipazione di Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale Veneto, del Sindaco di Vicenza Achille Variati e del direttore del Giornale di Vicenza Luca Ancetti.
«Non abbiamo voluto chiamarla scuola – spiega Alberto Bisson, 30 anni di Noventa Vicentina, segretario del laboratorio – perché non sia un luogo dove uno ascolta e l’altro “predica”, ma si parta dal condividere idee. Ci saranno dei relatori che lanceranno delle provocazioni. Si lavorerà per gruppi con l’intento anche di progettare insieme dei percorsi concreti calati nel territorio».
Il laboratorio vuole essere un occasione per guardare in modo diverso e anche più creativo il contesto in cui siamo inseriti, «mettendo insieme – aggiunge Alberto – persone che vengono da esperienze diverse dove ognuno dice la sua».
Sabato 24 marzo si parlerà di “Giovani e lavoro: economia locale e globale, territorio e ambiente, migrazioni e sicurezza”; per proseguire poi con una tavola rotonda sabato 7 aprile su: “Progettare percorsi nel territorio”, partendo dai laboratori fatti il sabato precedente. Gli appuntamenti successivi saranno sabato 21 aprile con “I luoghi della politica: ambiti infomali, formali e istituzionali”, cui seguirà con data da definire un incontro pubblico che avrà per tema: “Democrazia cos’e’? Fondamenti e principi etici, la buona politica per il bene comune”. Il laboratorio si concluderà sabato 19 maggio con: “Politica è comunicazione. Amministrare risorse o amministrare con-senso?”.
La proposta nasce da “Esperienza Antiochia” un idea nata a margine del Convegno ecclesiale di Firenze del 2015. «Facevo parte della delegazione diocesana per l’Ufficio Missionario – spiega laberto -, con me tra gli altri c’era don Giovanni Sandonà. Durante il Convegno abbiamo discusso di temi legati all’ambito sociopolitico e notavamo che su questo c’era un vuoto in Diocesi. Quando siamo tornati io e don Giovanni, in particolare, abbiamo messo insieme degli amici che condividevano questo spirito e abbiamo cominciato a trovarci. Siamo in dieci/dodici quasi tutti giovani adulti provenienti da diverse realtà della Diocesi. L’abbiamo chiamata Esperienza e non gruppo, perché gruppo dava l’idea di una cerchia chiusa, esperienza indica una cosa informale».
«Antiochia era la comunità di origine di Paolo, dove lui tornava di tanto in tanto a ricaricarsi. Era la comunità dove aveva le sue radici e si rigenerava. Per noi quindi Antiochia indica uno spazio, un luogo dove ci si può ricaricare».