Lo aspettavamo sui 5000, lui che è campione d’Europa in carica, e invece ce lo ritroviamo sul podio dei 10.000. Fantastico, strepitoso, epico: si sprecano gli aggettivi per l’impresa di Nicola Tumolero (Fiamme Oro Moena), bronzo nella più estenuante delle distanze individuali nel programma olimpico della pista lunga. L’Italia può così far festa a dodici anni di distanza dalle tre medaglie di Torino 2006: il 23enne asiaghese realizza uno strepitoso 12’54″32, primato personale che migliora nettamente il 13’02″11 firmato lo scorso novembre in Coppa del Mondo a Stavanger, in Norvegia. Un tempo che sul ghiaccio del Gangneung Oval lo lascia alle spalle soltanto del canadese Bloemen, oro, e dell’olandese Bergsma, argento, con l’altro asso orange, Sven Kramer, tra i super favoriti della vigilia, precipitato fino al 6° posto. Quella di Tumolero è la prima medaglia dell’Italia sui 10.000 nella storia dei Giochi Olimpici Invernali.
L’Italia del c.t. Marchetto torna così a far festa riannodando i fili proprio con il 2006: i tre alfieri azzurri che andarono a medaglia, Ippolito Sanfratello, Matteo Anesi e soprattutto Fabrizio Fabris sono oggi proprio protagonisti di questa impresa, il primo segretario generale della Fisg e gli altri due vice allenatori proprio della nazionale maggiore di pista lunga. E Tumolero è proprio di Roana, il paese di Fabris, una terra di pattinatori che da oggi può vantare un altro medagliato olimpico. E’ rimasto invece più arretrato Davide Ghiotto (Cosmo Noale Ice), 12° sul traguardo in 13’27″09 lui che è invece detentore del record nazionale (12’53″63). Per il 24enne di Altavilla Vicentina molte difficoltà soprattutto nel finale. Non sarà la sua festa ma ci sarà comunque da festeggiare.