• Chi siamo
  • Dove acquistare
  • Edizione digitale
  • Contatti
lunedì 27 Ottobre 2025
No Result
View All Result
Edizione Digitale
La Voce dei Berici
Il periodico di informazione della Diocesi di Vicenza
  • Editoriali
  • Chiesa
    • Parrocchie
    • Diocesi
    • Missioni
    • Vaticano
  • Attualità
    • Territorio
    • Italia
    • Mondo
  • Liberamente
    • Cultura
    • Spettacoli
    • Sport
  • Abbonamenti

Nessun prodotto nel carrello.

La Voce dei Berici
  • Editoriali
  • Chiesa
    • Parrocchie
    • Diocesi
    • Missioni
    • Vaticano
  • Attualità
    • Territorio
    • Italia
    • Mondo
  • Liberamente
    • Cultura
    • Spettacoli
    • Sport
  • Abbonamenti
No Result
View All Result
La Voce dei Berici
No Result
View All Result
Home Chiesa

Quaresima – Digiuno da stress: Occasione «per stare con se stessi»

19 Febbraio 2020
in Chiesa, In primo piano
0
Quaresima – Digiuno da stress: Occasione «per stare con se stessi»

Il digiuno a pane e acqua al venerdì è impegno di pochi, il mangiare di magro, ossia l’astinenza dalle carni, è pratica più frequente, a cui, però, le persone sentono di aggiungere un digiuno personale, “meno concreto, ma più sentito e necessario”.

Non ci sono più le Quaresime di una volta, cambia il contesto sociale e cambia il modo di vivere i quaranta giorni che precedono la celebrazione della Pasqua. È quello che emerge da un’inchiesta nel territorio Vicentino. Il campione non è ovviamente quantitativamente rilevante, ma le risposte che abbiamo raccolto sono comunque qualificate e utili per dare un’idea di che cosa rappresenta oggi la Quaresima. 

«Corro il rischio, sempre più frequente, di non vivere appieno la Quaresima come tempo di attesa e di preparazione alla Pasqua – commenta Marco Battistella giovane 29enne vicentino, della parrocchia di San Paolo  -. Più che vedere la Quaresima come una rinuncia a qualcosa, la vorrei pensare come un momento per provare a concentrarmi di più sul vivere al meglio la fede, cercando di infondere questo atteggiamento anche in chi mi circonda. Ecco che, allora, il mio vivere questo tempo diventa un cercare di essere più paziente del solito nelle relazioni, un prestare maggiore attenzione alle esigenze di chi mi circonda e un provare a non cadere nelle provocazioni dell’ambiente circostante».

Sulla stessa linea anche Genny Scaldaferro, 28 anni, della parrocchia di Ospedaletto, che ha deciso, quest’anno, di non digiunare da qualcosa, ma di “riprendersi il tempo”.

«In questo periodo noto la mancanza di momenti proficui per fare le cose a cui tengo di più – spiega -. Nei quaranta giorni mi sono promessa di riprendermi questo tempo». Non una privazione, quindi, ma il contrario. «Lavoro tanto, mi stilo la lista di cose che voglio fare, torno a casa e non faccio niente per stanchezza e mancanza di tempo. Voglio ritrovare spazi e attimi per fare le cose che mi rendono felice. Ritagliarmi del tempo migliore». Una “ricerca del tempo perduto”, per citare Marcel Proust, anche con lo scopo di realizzare dei sogni. «Uno dei miei desideri più grandi è aprire un vivaio sociale: spazi verdi in cui impiegare ragazzi con fragilità – prosegue Genny -. Ma prima di arrivare a quello, voglio studiare sui libri accumulati e piantare gli alberi che ho comprato nel mio giardino. Ho 1500 idee al giorno ma non trovo il tempo di realizzarle». Se a questo sogno si aggiungono anche ulteriori ruoli di impegno, come quello di responsabile vicariale di Ac di Vicenza e animatrice di “Insieme per la missione”, è evidente che il recupero di tempo buono e sano si fa sempre più necessario per riuscire a dare il 100%.

Marco Giuliari, 53 anni, della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, trasmette un’ulteriore lettura della Quaresima: «Per me è un’opportunità offerta dalla Chiesa per fermarsi a riflettere sul proprio percorso di vita e dare un eventuale cambio di rotta nella strada di conversione». A cui aggiunge: «La Chiesa ci chiede di sperimentare una situazione, quale è quella di una privazione, che molte persone vivono tutti i giorni (si pensi a chi non ha cibo, a chi non ha l’essenziale)». E poi c’è una terza lettura del digiuno quaresimale, quella del lasciare spazio ad altro: «Spegnere il telefono per leggere un buon libro o una pagina del Vangelo, non accendere la tv per lasciare posto alla riflessione personale. Insomma, fare spazio a qualcosa che possa aiutare a focalizzare meglio il percorso di fede proprio e degli altri».

C’è poi chi afferma che dovrebbe essere sempre Quaresima. «Per me non è una questione di Quaresima o meno – così Valeria Pittarlin, 70 anni, di Torri di Quartesolo -, ma è come si vive la vita quotidianamente: che una persona rinunci al cellulare in Quaresima e il resto dell’anno lo usi anche a tavola, e non ascolti i suoi familiari, è assurdo».

Il tema Quaresima e cellulare è entrato anche nelle case della Congregazione delle Dorotee di Vicenza. «La moderazione dell’uso del telefonino e l’attenzione alla gestione della ricezione delle telefonate è un impegno della nostra comunità – spiega suor Emma Dal Maso, già Superiora generale, che fa parte della comunità di Casa Sacro Cuore in Corso Padova a Vicenza -. Oggi si ricevono telefonate a tutte le ore, con il cellulare si lavora. Questo significa interrompere i momenti importanti e tranquilli della comunità che ormai si riducono alla preghiera e ai pasti».

In Quaresima l’intera Congregazione in particolare cura la preghiera liturgica seguendo le indicazioni diocesane. «Qual è il digiuno che il Signore mi chiede? Questa è la domanda che dobbiamo porci – continua suor Emma -.  C’è un dialogo personale che porta a cercare delle penitenze individuali molto più impegnative di quanto non lo sia un pezzo di carne lasciato sul piatto».

«Personalmente – continua la religiosa -, il periodo quaresimale rappresenta un momento per dedicare più attenzione alla Parola di Dio che non è mai abbastanza.  Un’attenzione particolare va anche all’accoglienza dell’altro che va accettato e apprezzato per quello che è, con i suoi pregi e i suoi difetti».

Il tema del digiuno come rinuncia entra anche nelle aule del catechismo: «La Quaresima è un’occasione per far riflettere i ragazzi sulla possibilità di poter rinunciare a qualcosa a favore di chi ha meno.  Penso ad un piccolo peccato di gola, alla privazione della caramella, della merendina preferita, di qualcosa che dà piacere, compresa la partita ai videogiochi» dice Clarisse Colin, catechista della parrocchia di San Pietro di Vicenza.

«Il digiuno tradizionale rimane valido e attuale –  sottolinea don Andrea Guglielmi, abate di Bassano -. La Quaerima è senza dubbio un’occasione per rileggere il proprio rapporto con il cibo. Oggi abbiamo tutto e il delirio di onnipotenza è sempre in agguato. Pensiamo ad esempio a tutte le occasioni che abbiamo – io, per primo – di andare fuori a cena, di mangiare tutto quello che vogliamo.

In tempo di Quaresima in generale ha senso diguinare da tutte le cose che mi distraggono dal ruolo di parroco. Alcune sembrano indispensabili, ma in fondo in fondo sono inutili».

CondividiInviaTweet
Sostienici Sostienici Sostienici
Prossimo articolo
Arturo Lorenzoni: «Non sono un radical chic.  Mi stanno a cuore le fragilità»

Arturo Lorenzoni: «Non sono un radical chic. Mi stanno a cuore le fragilità»

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

No Result
View All Result

Voce

  • Abbonamenti
  • Dove acquistare
  • Edizione digitale
  • radio_tower [#1019]Created with Sketch. Radio Oreb
  • Contatti

I più letti di questo mese

  • “Spiritualità senza religione. La fede dei giovani”. Il convegno di apertura della Scuola di Formazione Teologica

    “Spiritualità senza religione. La fede dei giovani”. Il convegno di apertura della Scuola di Formazione Teologica

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0
  • «Boicottare i prodotti israeliani: ecco l’elenco». L’azione di un gruppo di vicentini

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0
  • «Se non cambiamo, il cristianesimo diventerà un museo»

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0

Iscriviti alla Newsletter

Ogni settimana ti segnaleremo notizie, storie e interviste da leggere sul nostro sito.

Privacy Policy | Cookies Policy

CONTRIBUTI E SOVVENZIONI DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2023 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 281.589,38 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2022 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 269.290,52 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2021 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 269.290,52 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.

Nuova Voce Srl – PIVA 04123490247 – Borgo Santa Lucia, 51, 36100 Vicenza | Tel: 0444 301711

Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • Editoriali
  • Chiesa
  • Attualità
  • Liberamente
  • Abbonamenti
  • Edizione digitale
  • Chi siamo
  • Dove acquistare
  • Contatti

Nuova Voce Srl P.IVA 04123490247  - Borgo Santa Lucia, 51, 36100 Vicenza. Tel: 0444-301711