Una bianca colomba regge nel becco un ramoscello d’ulivo, simbolo di Pace. Nella Sala del Tronetto in Palazzo Vescovile, è l’unico elemento figurativo riferibile al XX secolo in una composizione delineata nel XVII per la Canonica degli Eremitani a Padova. Gli affreschi sono stati lì trasportati durante la ricostruzione del Palazzo dopo la seconda guerra mondiale. Si veniva da una guerra disastrosa ma, dopo le bombe, dopo i morti, dopo la devastazione, è tempo di pace.
Nello scenario di colonne tortili, festoni, putti giocosi, quasi defilata è la colomba di pace, uccello dalla natura dolce e mite, simbolo di purezza e innocenza, segno di intervento divino. Una colomba con il ramoscello di ulivo annunciò a Noè la fine del diluvio; è il segno dello Spirito Santo nei vangeli. Spirito che con soffio leggero interviene a rinfrescare i marosi della storia. Era nello stemma di papa Pio XII, il papa durante la tragedia della guerra.Â
La colomba della pace è simbolo importante, sdoganato dal mondo laico e scollegato da ogni valore religioso. La colomba della pace è diventata libera di portare il suo messaggio a tutti. Pablo Picasso ha il merito di averla resa popolare come messaggera di pace dal 1949 in poi, perché l’ha utilizzata nelle sue opere come protagonista, o sullo sfondo. Questa colomba è su quel poggiolo a dirci che pure a Vicenza, dopo la guerra, è tornata la vita.