«Sono tradizioni che esistono quasi solo qui, nel Vicentino e in parte nel Padovano. Vere perle musicali popolari, poco conosciute ma di grande valore». Modesto Brian, insegnante di musica e studioso delle tradizioni natalizie locali, parte da qui per raccontare il canto della stella e i riti che lo accompagnano. «Le novene cantate erano una forma di preghiera, un rito a dialogo: due cori posti anche a 500 o 600 metri di distanza, spesso su colline opposte, si rispondevano strofa dopo strofa». Una pratica diffusa fino agli anni Sessanta e Settanta, poi quasi scomparsa, che conviveva con i canti di questua, nati per raccogliere cibo e aiuti, e con la grande stella di carta e legno, spesso illuminata e girevole, portata di casa in casa. «Le sue origini risalgono probabilmente al Quattrocento, arrivate dai paesi oltre le Alpi. Ogni zona aveva tempi e modalità diverse, ma il senso era sempre lo stesso: annunciare il Natale, creare comunità ».
Un presepio viaggiante… in camion
A Noventa Vicentina questa tradizione ha preso una forma tutta particolare. Don Luca Lorenzi racconta i cinquant’anni del presepio viaggiante, un appuntamento che nelle prime settimane di dicembre attraversa ogni sera tutte le vie del paese. «Viaggiamo con un camion in cui è posto un grande presepio». La musica natalizia si diffonde per le strade, una quindicina di volontari della parrocchia, insieme ai giovanissimi, agli alpini e ad altri gruppi, accompagna il presepio. «Portiamo un messaggio di auguri, caramelle per i bambini e un biglietto natalizio. È diverso dal canto tradizionale della stella, ma lo spirito è lo stesso». Le persone li aspettano, li accolgono con gioia. «C’è chi esce di casa apposta, chi ci dice che ci stava aspettando. È un momento molto partecipato».
Qualcosa di caldo si trova sempre
Più raccolta, ma altrettanto sentita, l’esperienza della parrocchia di Settecà , raccontata da Almerina Sasso. «Il canto della stella si svolge da decenni. Siamo un piccolo gruppo, con pochi di giovani, e in tre sere percorriamo le tre vie principali del paese». Si arriva con un canto natalizio, si consegna il calendario dell’unità pastorale con gli auguri e qualche dolcetto. «Scambiamo due parole soprattutto con gli anziani, che ci aspettano sempre con gioia. Ogni anno è più difficile, ma resistiamo perché è un segno di vicinanza alla comunità ». Non mancano i momenti di calore umano: «Qualche famiglia ci invita a entrare e ci prepara qualcosa di caldo». Il gruppo è guidato da una grande stella luminosa e da torce accese. «Anche il segno visivo porta luce e calore nel cuore, siamo come pastori».
Pioggia o neve, la “stella” non si ferma
A Bertesina il canto della stella «si perde nella notte dei tempi» racconta Tino Fagionato. «Ancora oggi un gruppo di circa venti persone passa di casa in casa con due chitarre e una stella illuminata che gira». Ogni anno porta un dono diverso, pensato per restare come ricordo alle famiglie. «Spesso veniamo accolti con panettone e cioccolata, e all’ultima casa di ogni via ci si ferma per un momento conviviale». Si comincia dopo l’Immacolata, e si va avanti per due settimane: «Anche con pioggia, vento o neve. Nulla ferma noi pastori».
L’importante è cantare
A Bertesinella è il gruppo scout Agesci Vicenza 8 a custodire la tradizione da oltre vent’anni. Francesca Anzolin racconta di serate che coinvolgono tutti. «Partecipano i bambini dagli otto anni, i giovani, gli adolescenti e i capi. Ci siamo tutti e ci turniamo». Al canto si unisce un segno speciale. «Portiamo anche la luce della pace di Betlemme, una fiammella che parte dalla grotta della Natività e arriva in tutta Europa grazie a una staffetta scout». Le offerte raccolte vengono devolute in beneficenza e i canti mescolano tradizione e presente. «Quelli che hanno segnato la nostra infanzia, ma anche canzoni più recenti».
Riti diversi, forme che cambiano, ma un filo comune che li unisce: portare luce, voce e presenza nelle strade, trasformando il Natale in un’esperienza condivisa, vissuta porta dopo porta.
Giada ZandonÃ
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Grazie Per la gioia avete visto che sole oggi?
emanuela