Si può affermare senza timore di smentita che le Suore di Maria Bambina hanno accompagnato la parrocchia di Santa Croce fin dalla sua nascita. La comunità religiosa è infatti presente a Bassano fin dai primi anni Trenta del ’900, quando, con la superiora generale di allora, la bassanese suor Antonietta Sterni, la congregazione realizzò in città la casa di riposo per le consorelle anziane. Santa Croce sarebbe stata eretta a parrocchia nel 1942, e la collaborazione con il primo parroco don Antonio Magnaguagno fu strettissima: scuole di cucito e sartoria, animazione giovanile, assistenza spirituale dell’Azione Cattolica e formazione dei catechisti.
Oggi molte cose sono cambiate, ma il legame tra la comunità religiosa, la parrocchia e la città di Bassano è ancora molto forte. Casa Gerosa, questo il nome della casa di riposo, da alcuni anni si è aperta agli ospiti laici, oltre ad aver avviato un servizio di hospice convenzionato con la Regione Veneto. Ed è qui che si vede la “marcia in più” delle suore: «Una volta al mese celebriamo una Messa con i familiari degli ospiti che sono mancati — racconta la superiora della comunità, suor Alma Bosetti —. Organizziamo anche un gruppo per l’elaborazione del lutto, seguito da una psicologa. I familiari degli ospiti vengono qui carichi di sofferenze e di angosce, chi per un genitore, chi per un marito o una moglie. È un modo per farci vicini e non accompagnarli solo da un punto di vista socio-sanitario».
Attiva in parrocchia è suor Giuseppina Perotto che, oltre al servizio liturgico e alla visita agli anziani, ha a cuore un impegno speciale: «Ogni lunedì mattina vado alla scuola dell’infanzia parrocchiale, a fare un po’ di catechesi ai bambini». Bambini che ogni anno vengono a Casa Gerosa per portare gli auguri di Natale agli ospiti. «Il legame con il territorio e con tutte le parrocchie bassanesi è bello e forte — conferma Dario Bernardi, dal 2014 direttore della struttura —. Con Santa Croce siamo al lavoro per realizzare una foresteria che ospiti una quindicina di Oss e infermieri che lavorano nella nostra struttura».
Andrea Frison
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