In riferimento all’articolo pubblicato il 18 settembre 2025 sul portale La Voce dei Berici, a firma della giornalista Giada Zandonà, intitolato “Pfas anche nelle fontane e nelle case di Bassano e Creazzo. Nuove evidenze di inquinamento”, Viacqua desidera precisare e fornire chiarimenti in merito alla qualità dell’acqua distribuita nel territorio gestito ed in particolare nel Comune di Creazzo, citato nell’articolo.
L’obiettivo primario di Viacqua è garantire il rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente per le acque distribuite dalla rete acquedottistica.
Ogni anno la Società esegue un programma dettagliato di controlli analitici sulla risorsa idrica prelevata e distribuita sull’intero territorio dei 67 Comuni vicentini serviti. Il piano di monitoraggio consente di verificare e controllare numerosi parametri chimici e microbiologici, lungo tutta la filiera di distribuzione dell’acqua: dalle fonti agli impianti di accumulo e potabilizzazione, dai serbatoi alle centrali di acquedotto, fino ai contatori delle utenze.
Un lavoro che si compone di oltre 2.000 prelievi eseguiti in media e circa 120.000 parametri analizzati, un numero significativamente superiore al minimo richiesto dalla normativa. I campioni sono analizzati da laboratori certificati, sia interni che esterni appartenenti alla rete ViveracquaLAB. Anche le Autorità Sanitarie locali, tramite Arpav, svolgono controlli indipendenti sui campioni prelevati sul territorio.
Per quanto riguarda le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), nel 2025 Viacqua ha effettuato circa 600 prelievi, monitorando un totale di circa 15.000 parametri Pfas. Le analisi sono svolte in laboratori accreditati Accredia, con strumentazione di ultima generazione dedicata esclusivamente all’analisi di questi specifici composti nelle acque potabili.
In particolare, per l’infrastruttura acquedottistica che alimenta il Comune di Creazzo, nel 2025 sono stati eseguiti circa 200 prelievi per un totale di oltre 5.000 parametri analizzati.
Gli esiti non hanno mai evidenziato superamenti dei limiti normativi, riscontrando l’assenza della maggior parte delle molecole PFAS e valori residuali di alcuni parametri ampiamente inferiori anche ai limiti più restrittivi previsti dalla Regione Veneto (DGR 1590/2017) e dal recente D.Lgs. 102/2025.
Tra le altre azioni messe in atto dal gestore, vi è lo sviluppo di appositi Piani di Sicurezza delle Acque e la definizione delle Aree di salvaguardia, zone sottoposte a precisi vincoli ed individuate nei pressi dei punti di approvvigionamento idrico. La loro delimitazione consente di installare appositi sistemi di monitoraggio per intercettare possibili quelle variazioni nei parametri di qualità dell’acqua che potrebbero essere indice di inquinamento o contaminazione.
In questo modo e con relativo anticipo si possono mettere in campo tutte le soluzioni volte a tutelare la qualità dell’acqua che viene prelevata e distribuita o, in caso di contaminazione conclamata, attivare fonti di approvvigionamento alternative sicure per l’utente finale.
Viacqua conferma il proprio impegno costante per garantire la sicurezza e la qualità dell’acqua distribuita, ribadendo la trasparenza e la collaborazione con cittadini e Autorità Sanitarie locali. A tal proposito, all’interno del proprio portale web è disponibile una sezione che viene aggiornata semestralmente con gli esiti dei controlli sulla qualità dell’acqua distribuita indicizzati Comune per Comune, via per via.
La sezione è disponibile al link https://www.viacqua.it/it/clienti/acquedotto/qualita-dell-acqua/.
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