L’operazione Mato Grosso, movimento giovanile sorto nel 1966 dal desiderio di Padre Ugo de Censi, rinnova anche per quest’anno le proposte estive dei campi di lavoro per aiutare i giovani a dare un senso diverso alla propria vita, investendo del tempo per i più poveri. «Il tratto distintivo di queste esperienze – sottolinea don Giovanni Refosco, guida spirituale del gruppo Mato Grosso di Vicenza –, è la possibilità che viene data ai ragazzi di provare a mettersi in cammino, cercando di scoprire quale sia la propria vocazione».
Ecco quindi la possibilità di scegliere una proposta (o più) tra le tante pensate da giugno a settembre 2018, per mettere gratuitamente le proprie abilità e il proprio tempo (dalle 8 alle 10 ore al giorno) a servizio non solo dei meno fortunati, ma anche degli amici in missione. Tutte le esperienze sono rivolte a ragazzi e giovani dai 15 anni in su e avranno una struttura giornaliera definita, comune a tutte le proposte: dopo la preghiera del mattino, durante tutto l’arco della giornata i giovanisaranno impegnati in lavori di diversa tipologia, a seconda della meta prescelta, del periodo e della durata. Il numero delle proposte di una settimana rimane pressoché invariato rispetto all’estate scorsa: tre in giugno, dislocate tra la Brianza e la Toscana – di cui quest’ultimo è indicato soprattutto per quei ragazzi che si affacciano per la prima volta alla realtà del Mato Grosso; sette in luglio, tra cui tre esperienze in Veneto (nel Cadore, sui colli Berici e in Val d’Illasi) e una in Trentino, in Val di Cembra; quattro in agosto – tra cui quello organizzato dal gruppo Mantù per aiutare Anna ad andare in Bolivia – e una in settembre. Per i campi di più settimane, invece, resta l’imbarazzo della scelta: gli unici requisiti richiesti ai giovani sono il coraggio di intraprendere un’avventura diversa dalle solite e la voglia di dedicarsi per gli altri investendo sul proprio futuro. Piagù (Avio, TN) rimane una meta ambita per queste esperienze, tanto che per i mesi di luglio e agosto, vedrà un susseguirsi di esperienze organizzate da gruppi di diversa provenienza, tra cui il vicentino di Nanto e il veronese del Monte Baldo. Nove saranno i
campi proposti tra le valli Camonica e Rendena, tra cui uno pensato più specificatamente per formare gli organizzatori di tutti gli altri campi (1-7 luglio) e il primo organizzato dal Gruppo On della Valtellina: “È il nostro primo campo in Rendena: se vieni, siamo certi, ne varrà la pena!”.
Altre esperienze sono state strutturate in Romagna (con la possibilità di scegliere fino a 4 settimane di campo), a Reggio Emilia (resta 80 il numero di ragazzi ospitabili) e in Borgo Val di Taro; nella bergamasca – organizzate dai gruppi Veduggio, Milancio, Arlecchino e Seriate e, non appena le cantine daranno il consenso, ci sarà la possibilità di vendemmiare per tre settimane ad agosto.
«Chi desidera partecipare- riprende Refosco -, dopo aver avvisato gli organizzatori e versato la quota di partecipazione, raggiungerà in autonomia il luogo del campo: qualora avesse delle difficoltà o volesse appoggiarsi a qualcuno, può mettersi in contatto con il gruppo Mato Grosso più vicino a lui».
La somma da versare è pari a 31 euro da 1 a 3 giorni di campo; 62 euro da 4 a 7 giorni; 124 euro da 8 a 30 giorni; per ogni 30 giorni aggiuntivi altri 124 euro. Per avere informazioni più dettagliate è possibile contattare don Giovanni al num. 3396410298.

