Un anno può essere percepito come un lampo oppure come un tempo lento. La perdita di un figlio chiede una rilettura generale della propria vita, ma soprattutto un esercizio di reimpostazione di una quotidianità da inventare. È un allenamento imposto, senza preparazione previa né un traguardo. Così è anche per Amerigo e Laura. «Siamo ancora una grande squadra, come Sammy ci definiva, anche se un po’ zoppicante ora», dicono insieme i Basso. «Stiamo ancora imparando, perché ci manca tutto di lui», aggiunge mamma Laura.
Il 6 ottobre 2024, durante la festa di nozze di una coppia di amici, il cuore di Sammy Basso, ricercatore e attivista originario di Tezze sul Brenta, noto in tutto il mondo, si è fermato. La progeria, malattia rara e “minima parte della sua vita” come amava ricordare, lo ha fermato poche settimane prima dei 29 anni. Sammy, che viene ricordato da tutti con grande affetto per simpatia esplosiva, carisma, grandi competenze scientifiche e bontà infinita, aveva coinvolto amici, parenti, altri ragazzi e famiglie toccati dall’esperienza della malattia in mille progetti per far conoscere la progeria e finanziare la ricerca, soprattutto dei laboratori di Boston (USA) e Bologna. Chiunque l’abbia incontrato ne conserva prezioso almeno un ricordo perché l’incontro con lui toccava tutti profondamente. Sammy era in qualche modo di tutti proprio per la capacità di entrare in relazione con ogni persona. «Tante cose che davamo per scontate, ora ci mancano tantissimo: le risate, i suoi discorsi, le sue coccole, tutto quello che faceva…», racconta Amerigo. «Manca molto la fisicità di Sammy. Mentre le stiamo vivendo, alcune cose rischiano di passare sotto traccia ed invece sono il sale della vita», aggiunge con pacata consapevolezza. La voce, le chiacchiere, il solo vederlo girare per casa e trovarselo ovunque, in qualunque ambiente… sono aspetti che riempivano le giornate di questi genitori che non hanno mai perso, però, la speranza ed il sorriso. «Manca come l’aria ed è difficile: ha sempre parlato tanto. A volte gli chiedevamo di tacere! Ma ora l’assenza di questa voce ha lasciato un grande vuoto», dice Laura. Le conversazioni con questo figlio speciale assumevano un colore del tutto particolare perché sapeva sdrammatizzare sempre strappando a tutti una risata. «Ancora non riusciamo a capire come facesse a vivere tutte le relazioni ed i progetti che aveva: molte persone ci hanno raccontato che ricevevano messaggi, mai generici, che indicavano come lui avesse presente tutta la vita di quella persona», racconta Laura.
Dormiva poco questo giovane ricercatore, con un’intelligenza ed una umanità fuori dal comune, ma la sua era proprio una scelta:
incontrare le persone prima che il ruolo e, di conseguenza, tutti erano uguali e importanti ai suoi occhi.
Sammy con la sua vita ha raccontato la possibilità di stare con chiunque, non per dovere istituzionale, ma per scelta, quella di un giovane che si alimentava quotidianamente di preghiera, in una connessione profondissima con Dio. Progetti ed idee ora continuano, non con i tempi di Sammy, ma proseguono «soprattutto per coronare il suo sogno, cioè trovare una cura definitiva per la progeria», spiega papà Amerigo. «È un percorso ancora lungo, ma insieme sarà possibile perché la ricerca è a buon punto. La cura è già ben definita, ma bisogna lavorare su un passaggio che, tra l’altro, permetterà l’applicazione di quanto scoperto anche ad altre malattie e, quindi, migliorerà la vita di molte altre persone. Serve continuare a sostenere le diverse équipe di studiosi e ricercatori che si occupano di questa ricerca».
di suor Naike Borgo
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gli appuntamenti
Sabato sera a Bassano del Grappa, concerto benefico dei Wit Matrix a favore dell’Associazione Progeria Onlus.
Domenica 5 ottobre alle 16.00 a Tezze sul Brenta con una Messa per Sammy, mentre sabato 11 ottobre alle 20.15 a Schio la compagnia “Mendicanti di sogni” propone al Palazzetto dello Sport il musical “Madre Teresa” per raccogliere fondi per la ricerca sulla progeria. Sammy aveva un ruolo speciale nello spettacolo – la voce della coscienza – ed ora i suoi amici promettono una sorpresa, perché, lui Sammy, deve continuare ad esserci. Come, lo si scoprirà solo andando a vedere lo spettacolo.