“I luoghi dell’accoglienza nella storia di Bassano”. È questo il titolo della performance teatrale che andrà in scena il 18 gennaio alle 21 nella sala Martinovich del Centro Giovanile. Una rappresentazione portata sul palcoscenico dall’attore Carlo Presotto, direttore artistico del centro di produzione teatrale La Piccionaia, che racconterà quali sono stati e quali sono ancora oggi i luoghi della città simbolo del sostegno alle fasce più deboli della popolazione.
Un racconto che si svilupperà lungo oltre otto secoli di storia e che, attraverso la formula dello storytelling, offrirà al pubblico una sorta di mappa della solidarietà sociale cittadina. Una serata organizzata dalla Fondazione Pirani-Cremona che nell’anno appena concluso ha festeggiato il 300° anniversario della nascita di don Giorgio Pirani che nel 1750 fondò l’allora orfanotrofio femminile e Pio Luogo delle Zitelle nel complesso di via Museo, oggi sede della Fondazione stessa. Ed è proprio questo uno dei luoghi che sarà portato in scena il prossimo giovedì, così come la storia del monastero di Santa Chiara dove un tempo si abbandonavano i neonati sulla ruota degli esposti e che oggi ospita il Centro Aiuto alla Vita, oppure quella dell’ex ospedale cittadino vicino alla chiesa di San Bonaventura, doveora ha sede il Centro di Ascolto della Caritas. Ma anche la chiesa di Santa Maria delle Grazie, dalla quale è nata una delle prime esperienze di ricovero per i mendicanti, così come verrà raccontata la storia dell’operato a favore dei poveri di Giacomo Cima affiancato da don Luigi Colbacchini e dal prezioso contributo della Beata Gaetana Sterni, che fondò anche la Congregazione della Divina Volontà, ancora oggi punto di riferimento della solidarietà cittadina e vicina a realtà come Casa Sichem, che accoglie mamme e bimbi in difficoltà.
Ma non è tutto perché il passato e il presente di Bassano sono ricchi di tanti altri esempi di luoghi di accoglienza come quello ancora attuale dei frati Cappuccini in quartiere Margnan o quello della Ca’ di Dio in via Barbieri con testimonianze di sostegno ai più deboli che risalgono al lontano 1200.
«Lo scopo di questo incontro è quello di far conoscere quali sono stati gli spazi più significativi in cui si è sviluppato il valore dell’accoglienza in città nel corso degli anni e come alcuni di questi luoghi abbiano mantenuto la loro vocazione – spiega Maria Paola Gallo, presidente della Fondazione Pirani-Cremona -. Sarà un excursus che va dall’accoglienza sanitaria a quella per gli indigenti, da quella per gli orfani fino all’accoglienza dei disabili o delle donne, contestualizzata nelle varie epoche, ma sempre con il fine di rendere attuale questo valore».
Per realizzare questo percorso è stato fondamentale il lavoro di ricerca dello storico Angelo Chemin, dal quale è nato il testo per la pièce teatrale. Un lavoro, però, cominciato dopo un periodo di confronto tra la Fondazione Pirani-Cremona, gli insegnanti di religione del territorio e i gruppi Caritas delle parrocchie di Santa Maria in Colle, San Leopoldo, San Vito e San Marco.
«Interrogare e conoscere la storia aiuta a generare storia – dice don Andrea Guglielmi, abate di Bassano -. Ripercorrere le tante esperienze di accoglienza nate in città e scoprire le loro trasformazioni con il passare del tempo ci consente di mettere in luce come la predisposizione all’aiutare il prossimo sia ben radicata nella storia di Bassano contrariamente agli atteggiamenti individualistici che a volte prevalgono»

