• Chi siamo
  • Dove acquistare
  • Edizione digitale
  • Contatti
lunedì 27 Ottobre 2025
No Result
View All Result
Edizione Digitale
La Voce dei Berici
Il periodico di informazione della Diocesi di Vicenza
  • Editoriali
  • Chiesa
    • Parrocchie
    • Diocesi
    • Missioni
    • Vaticano
  • Attualità
    • Territorio
    • Italia
    • Mondo
  • Liberamente
    • Cultura
    • Spettacoli
    • Sport
  • Abbonamenti

Nessun prodotto nel carrello.

La Voce dei Berici
  • Editoriali
  • Chiesa
    • Parrocchie
    • Diocesi
    • Missioni
    • Vaticano
  • Attualità
    • Territorio
    • Italia
    • Mondo
  • Liberamente
    • Cultura
    • Spettacoli
    • Sport
  • Abbonamenti
No Result
View All Result
La Voce dei Berici
No Result
View All Result
Home Attualità Mondo

Parlamento europeo: meno 100 giorni al voto

13 Febbraio 2019
in Mondo
0
Parlamento europeo: meno 100 giorni al voto

La plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.

Cento giorni alle elezioni europee: le più attese, discusse, contrastate elezioni del Parlamento europeo da quando nel 1979, giusto 40 anni fa, l’Assemblea comunitaria fu eletta per la prima volta a suffragio universale. Cento giorni a contare dal 13 febbraio, per arrivare al 23 maggio, quando saranno i cittadini olandesi ad aprire le danze del voto europeo che, come da tradizione, si spalmerà su quattro giorni. Dopo i Paesi Bassi, sarà la volta del voto in Irlanda (24 maggio) e Repubblica Ceca (24 e 25 maggio), quindi in Lettonia, a Malta e in Slovacchia (25 maggio). Il ciclo elettorale si chiuderà domenica 26 maggio con gli altri 21 Paesi alle urne, fra cui Italia, Germania, Francia, Spagna, Polonia, Romania, Ungheria, Austria, Grecia, Portogallo. I cittadini invieranno a Strasburgo 705 eurodeputati, fra cui 76 italiani: finora erano 751 (73 gli italiani), ma con l’uscita del Regno Unito vi sarà una contrazione dei seggi.

Calendario fitto. In questi 100 giorni, oltre alla campagna elettorale che ha ormai informalmente preso avvio, sono in calendario gli ultimi lavori del Parlamento europeo prima di mandare in soffitta la legislatura, e il Consiglio europeo del 21 e 22 marzo, il quale dovrebbe (condizionale d’obbligo) mettere il sigillo sul Brexit, fissato il successivo 29 marzo. Poi il 9 maggio, festa d’Europa, un summit straordinario dei capi di Stato e di governo a Sibiu, in Romania, per lanciare un messaggio ai cittadini sul futuro d’Europa, con un parallelo invito al voto.

A seguire le elezioni di fine maggio, l’insediamento del nuovo Parlamento (2 luglio), le tappe per eleggere il presidente dell’Assemblea di Strasburgo e l’iter per il varo della futura Commissione Ue che prenderà il posto, in autunno, dell’Esecutivo guidato in questi cinque anni da Jean-Claude Juncker.

600 proposte di legge. Quella che si conclude è stata una legislatura piuttosto “produttiva” sul piano legislativo: nel frattempo il Parlamento europeo ha dovuto misurarsi con varie emergenze politiche e sociali fra cui i flussi migratori, la faticosa ripresa post-recessione economica, il terrorismo, le crisi regionali (Siria, Africa), le minacce nazionaliste e protezioniste provenienti da Stati Uniti, Russia e Turchia. L’ottava legislatura, dunque, ha affrontato 600 proposte di legge provenienti dalla Commissione, per le quali l’Assemblea si è misurata, in codecisione, con il Consiglio Ue. Ma fra commissioni parlamentari ed emiciclo sono passate anche un migliaio di procedure non legislative.

Dal roaming al Brexit. Gli eurodeputati hanno deliberato sul bilancio comunitario, sulla sicurezza dei voli aerei e i diritti dei passeggeri, hanno abolito il roaming. Hanno discusso e votato provvedimenti relativi ai fondi strutturali, al sostegno agli agricoltori, alla protezione dei dati, al libero accesso a internet.

Il Parlamento si è occupato – sempre per limitarsi ad alcuni esempi – degli accordi commerciali con il Canada, con il Giappone e con Singapore; ha più volte affrontato materie legate alla salute dei cittadini, alla protezione dei consumatori, ai diritti delle minoranze, alle piccole e medie imprese, alla tutela ambientale e alla lotta al cambiamento climatico.

Il Brexit ha accompagnato l’ultima metà della legislatura.

Un po’ di numeri… Qualche curiosità viene dai numeri: fra il 2014 e la fine del 2018 (non considerando dunque le ultime plenarie da gennaio ad aprile 2019), si sono avute 1.993 ore di sessioni plenarie, durante le quali i deputati hanno espresso il loro voto 23.551 volte (relazioni, risoluzioni, emendamenti…). Prima delle elezioni, il Parlamento europeo si riunisce ancora 5 volte in sessione plenaria: questa settimana a Strasburgo (11-14 febbraio); 11-14 marzo e 25-28 marzo nuovamente a Strasburgo; 3-4 aprile a Bruxelles; infine 15-18 aprile ancora a Strasburgo. Nel frattempo proseguono i lavori nelle commissioni parlamentari e nei gruppi politici, in vista di una campagna elettorale che ci si attende particolarmente calda.

CondividiInviaTweet
Sostienici Sostienici Sostienici
Prossimo articolo
In Abruzzo “vince” la Lega e crollano i 5 Stelle

In Abruzzo "vince" la Lega e crollano i 5 Stelle

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

No Result
View All Result

Voce

  • Abbonamenti
  • Dove acquistare
  • Edizione digitale
  • radio_tower [#1019]Created with Sketch. Radio Oreb
  • Contatti

I più letti di questo mese

  • “Spiritualità senza religione. La fede dei giovani”. Il convegno di apertura della Scuola di Formazione Teologica

    “Spiritualità senza religione. La fede dei giovani”. Il convegno di apertura della Scuola di Formazione Teologica

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0
  • «Boicottare i prodotti israeliani: ecco l’elenco». L’azione di un gruppo di vicentini

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0
  • «Se non cambiamo, il cristianesimo diventerà un museo»

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0

Iscriviti alla Newsletter

Ogni settimana ti segnaleremo notizie, storie e interviste da leggere sul nostro sito.

Privacy Policy | Cookies Policy

CONTRIBUTI E SOVVENZIONI DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2023 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 281.589,38 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2022 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 269.290,52 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2021 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 269.290,52 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.

Nuova Voce Srl – PIVA 04123490247 – Borgo Santa Lucia, 51, 36100 Vicenza | Tel: 0444 301711

Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • Editoriali
  • Chiesa
  • Attualità
  • Liberamente
  • Abbonamenti
  • Edizione digitale
  • Chi siamo
  • Dove acquistare
  • Contatti

Nuova Voce Srl P.IVA 04123490247  - Borgo Santa Lucia, 51, 36100 Vicenza. Tel: 0444-301711