• Chi siamo
  • Dove acquistare
  • Edizione digitale
  • Contatti
venerdì 24 Ottobre 2025
No Result
View All Result
Edizione Digitale
La Voce dei Berici
Il periodico di informazione della Diocesi di Vicenza
  • Editoriali
  • Chiesa
    • Parrocchie
    • Diocesi
    • Missioni
    • Vaticano
  • Attualità
    • Territorio
    • Italia
    • Mondo
  • Liberamente
    • Cultura
    • Spettacoli
    • Sport
  • Abbonamenti

Nessun prodotto nel carrello.

La Voce dei Berici
  • Editoriali
  • Chiesa
    • Parrocchie
    • Diocesi
    • Missioni
    • Vaticano
  • Attualità
    • Territorio
    • Italia
    • Mondo
  • Liberamente
    • Cultura
    • Spettacoli
    • Sport
  • Abbonamenti
No Result
View All Result
La Voce dei Berici
No Result
View All Result
Home Fratelli Tutti Diritti Umani

A Lipa i diritti sono… congelati

25 Febbraio 2021
in Diritti Umani
0
A Lipa i diritti sono… congelati

Da cinque anni molti migranti restano intrappolati dal gelo, dalle frontiere chiuse, dalle violenze delle polizie di frontiera all’interno dei campi, senza nessuna tutela della dignità. 

Le notizie e le immagini delle ultime settimane che arrivano dalla Bosnia- Erzegovina fotografano un’emergenza umanitaria che si protrae da tempo in particolare a Lipa (zona di Bihac), ma non solo. Una situazione che mette in luce come alcuni Paesi, tra cui appunto la Bosnia-Erzegovina, non hanno ancora sviluppato una politica di gestione dei flussi migratori e un sistema di accoglienza che tuteli i diritti e la vita dei migranti.Da ben cinque anni molti migranti restano intrappolati dalla neve, dal gelo, dalle frontiere chiuse, dalle violenze delle polizie di frontiera, dai respingimenti e dall’ambiguità politica dell’Unione Europea che ha congelato i diritti di queste persone. Per raccontare e mantenere alta l’attenzione sul dramma dei migranti in Bosnia-Erzegovina le Caritas della Delegazione Nord-Est, ovvero del Friuli Venezia Giulia, del Trentino Alto Adige e del Veneto lunedì scorso hanno organizzato un incontro on line dal titolo “Diritti congelati”, un momento di riflessione e testimonianza su ciò che stanno subendo i migranti bloccati in Bosnia-Erzegovina. Per spiegare qual è la situazione, all’incontro hanno partecipato Laura Stopponi, responsabile dell’Ufficio Europa di Caritas Italiana e Silvia Maraone di IPSIA-Acli, coordinatrice di progetti a tutela dei rifugiati e richiedenti asilo lungo la rotta balcanica in Bosnia-Erzegovina e in Serbia.

«Nelle ultime settimane quello che sta accadendo a Lipa ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica, ma in realtà sono anni che assistiamo a delle situazioni così drammatiche, come in Serbia e in Grecia – ha sottolineato Stopponi -. Nonostante siano ormai cinque anni che flussi migratori importanti si riversano sulla rotta balcanica non abbiamo visto strutturarsi delle politiche migratorie adeguate, con un’accoglienza dignitosa delle persone che ne riconosca i diritti umani basilari. C’è stata, invece, molta attenzione verso il tema della sicurezza e del confinamento dei migranti con lo scopo di non farli arrivare in Europa. Lipa è solo la punta dell’iceberg di tanti altri contesti emergenziali che troviamo non solo in Bosnia, ma anche in Serbia, in Grecia e in Albania. Situazioni in cui queste persone sostano per mesi in condizioni drammatiche in attesa di veder realizzato il loro sogno di arrivare in Europa».

A separare Bihac da Trieste sono 340 km percorribili in auto in circa 4 ore, ma per i migranti che tentano il “game” i tempi si dilatano in 2 o 3 settimane con il pericolo di essere fermati dalla polizia croata che li respinge verso la Bosnia praticando vere e proprie sevizie. «Oltre alla violazione del diritto alla libertà di movimento che costringe queste persone ad affrontare un viaggio drammatico a causa del non-potere del loro passaporto, siamo di fronte a delle gravi violazioni dei diritti umani con episodi sistematici di tortura che in un contesto come l’Unione Europea non dovrebbero essere ammessi » ha aggiunto Maraone. Dal 2018 a oggi sono 70mila le persone che sono transitate in Bosnia, dove le strutture di accoglienza oggi sono al collasso, sovraffollate e senza i minimi standard igienico-sanitari.

Attualmente delle circa 9mila persone in transito presenti in Bosnia e Erzegovina, solamente 5.500 hanno trovato una sistemazione all’interno dei campi profughi ufficiali mentre oltre 3mila persone sono costrette a dormire in sistemazioni improvvisate, come case ed edifici abbandonati, baracche, fabbriche dismesse. Il governo bosniaco non riesce a far altro che organizzare di tanto in tanto veri e propri “rastrellamenti” di migranti nelle sistemazioni improvvisate, confinandoli forzatamente all’interno dei campi. Molte le denunce riguardo la scarsità di alimenti, il sovraffollamento, le condizioni sanitarie, le violenze dentro i campi stessi.

Oltre a Lipa, destano moltissime preoccupazioni le condizioni degli accampamenti informali sia a Bihac sia a Sarajevo, dove manca qualsiasi forma di assistenza e protezione da parte delle autorità. Purtroppo la situazione non è migliore nei campi di accoglienza ufficiali, dove mancano gli standard minimi per una accoglienza dignitosa e sicura. Per far fronte a questa situazione, che non dovrebbe esser affrontata solo come un’emergenza ma attraverso politiche di lungo periodo, Caritas Italiana e Ipsia lavorano quotidianamente con le Caritas e le piccole organizzazioni locali per promuovere modalità di accoglienza differente che mettano al centro le relazioni.

«Quello che sta succedendo lungo la rotta balcanica è frutto di decisioni sbagliate, che costringono migliaia di persone in condizioni disumane. Il modo migliore per aiutare è quello di informarsi e informare per sensibilizzare e chiedere come cittadini europei un cambiamento – concludono Stopponi e Maraone -. È molto prezioso poi il sostegno economico agli interventi di associazioni riconosciute che lavorano in loco da anni».

CondividiInviaTweet
Sostienici Sostienici Sostienici
Prossimo articolo
Diritti umani, uno dei nomi della fraternità universale

Diritti umani, uno dei nomi della fraternità universale

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

No Result
View All Result

Voce

  • Abbonamenti
  • Dove acquistare
  • Edizione digitale
  • radio_tower [#1019]Created with Sketch. Radio Oreb
  • Contatti

I più letti di questo mese

  • «Boicottare i prodotti israeliani: ecco l’elenco». L’azione di un gruppo di vicentini

    «Boicottare i prodotti israeliani: ecco l’elenco». L’azione di un gruppo di vicentini

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0
  • “Spiritualità senza religione. La fede dei giovani”. Il convegno di apertura della Scuola di Formazione Teologica

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0
  • «Se non cambiamo, il cristianesimo diventerà un museo»

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0

Iscriviti alla Newsletter

Ogni settimana ti segnaleremo notizie, storie e interviste da leggere sul nostro sito.

Privacy Policy | Cookies Policy

CONTRIBUTI E SOVVENZIONI DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2023 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 281.589,38 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2022 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 269.290,52 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2021 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 269.290,52 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.

Nuova Voce Srl – PIVA 04123490247 – Borgo Santa Lucia, 51, 36100 Vicenza | Tel: 0444 301711

Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • Editoriali
  • Chiesa
  • Attualità
  • Liberamente
  • Abbonamenti
  • Edizione digitale
  • Chi siamo
  • Dove acquistare
  • Contatti

Nuova Voce Srl P.IVA 04123490247  - Borgo Santa Lucia, 51, 36100 Vicenza. Tel: 0444-301711