La storica legatoria e tipografia di Viale Ferrarin – il Vocazionario – dove tanti ragazzi vicentini hanno imparato un mestiere, utile per tutta la vita. La “vecchia” sede di Corso Palladio e la nuova, in Contra’ Cesare Battisti. Momenti e luoghi, ricordi del passato e impegni per il futuro: c’è tutto questo negli 80 anni della Libreria San Paolo di Vicenza, aperta in città all’indomani della seconda guerra mondiale. Correva l’anno 1945: «Davanti alla prima sede in Piazza Biade c’erano ancora i cumuli delle macerie del tremendo bombardamento del 28 dicembre del ‘43», spiega Lucio Rossetto, responsabile della Libreria. Che festeggerà con un evento aperto a tutta la città sabato 20 settembre: ospiti gli autori Mariapia Veladiano e Silvano Petrosino.
L’attività della Libreria a Vicenza trae origine direttamente dall’impegno del fondatore della Società San Paolo, il beato don Giacomo Alberione che nel 1938 incarica un giovane prete, don Paolo Ruggeri, di aprire la prima casa paolina nel Triveneto. La struttura viene aperta a Sacile (diocesi di Vittorio Veneto), con una villa in stile liberty – villa Paternelli – acquisita e trasformata nel primo Vocazionario Paolino della regione. Nella stessa sede apre nel 1942 la prima Libreria San Paolo del Veneto. Tre anni dopo si replica a Vicenza: don Alberione manda un religioso, fratel Filippo Libralato, che viene ospitato nella parrocchia di San Marco e trova un locale in affitto in Piazza Biade.
È solo l’inizio, due anni dopo la Libreria si trasferisce in corso Palladio al civico 71 mentre nel 1951 si replica “in grande”: viene acquistata una casa colonica in viale Ferrarin, sistemata e pulita per diventare residenza dei Librai. È il Vocazionario e la Tipografia dei Paolini di Vicenza: nel 1953 il complesso viene benedetto dal beato Alberione e dal vescovo Carlo Zinato. Qui si producono buona parte dei volumi in vendita nella libreria in centro storico: stampa, rilegatura, confezione finale diventano un’occasione per molti giovani veneti sia per una crescita spirituale che per imparare e affinare il mestiere della produzione di libri.
«Di fatto, la comunità di Sacile con l’attivazione del Vocazionario di Vicenza si è spostata nella nostra città – osserva Rossetto – i ragazzi del seminario svolgevano costantemente diverse ore di attività in tipografia. Io stesso ho fatto la formazione dai Paolini, durante gli anni del seminario. La legatoria è rimasta attiva fino agli anni ’80 e ha formato proficuamente molti giovani che, poi, hanno trovato lavoro in altre tipografie del Veneto».
Nel 1957 la Libreria San Paolo si è spostata al civico 132, dove ha operato per 60 anni: fino all’inaugurazione della nuova sede, nel marzo 2019, in Contra’ Cesare Battisti 7. «Il cambio è stato una necessità – riprende il responsabile – con la crisi che anche il nostro settore ha vissuto nell’ultimo decennio, la Libreria andava ripensata sempre più come presidio culturale. Gli spazi erano piccoli, quindi abbiamo individuato un luogo con aree interne in cui svolgere degli incontri. C’è posto per 60 ospiti seduti – sottolinea Rossetto – e da quando siamo qua, ogni settimana abbiamo un appuntamento con l’autore. Con un buon coinvolgimento da parte dei lettori e un’intensificazione delle attività».
Andrea Alba
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