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Home Attualità Territorio

Casello di Vicenza Nord: ecco le proposte di Bolzano Vicentino

Comuni e società autostrade a confronto per spostare il casello, realizzare una nuova stazione ferroviaria e una nuova pista ciclabile.

20 Novembre 2025
in Territorio, In primo piano
0
Casello di Vicenza Nord: ecco le proposte di Bolzano Vicentino

Una nuova stazione ferroviaria per Lisiera, piste ciclabili, viabilità locale separata da quella ad alto scorrimento e ricongiungimento delle frazioni di Lisiera e Ospedaletto, sia per le due ruote che per le quattro. Sono le proposte del Comune di Bolzano Vicentino, su cui in collaborazione con l’amministrazione vicentina è in corso il confronto con la società autostradale nell’ambito della progettualità per il prolungamento di via Aldo Moro.

Le richieste dell’amministrazione guidata da Lorenzo Cracco di fatto contribuiscono a trasformare il semplice prolungamento di via Moro in un hub trasportistico vero e proprio, nella parte est di Vicenza. La fermata di Lisiera sulla linea Vicenza-Treviso verrebbe quindi anticipata verso il capoluogo, prima dell’intersezione fra ferrovia e autostrada A31 e in prossimità del nuovo casello. Si tratta di un rifacimento di banchina ed edificio di servizio: la stazioncina infatti esiste già ma è attualmente chiusa e i treni non fermano. A servizio di entrambi viene previsto il parcheggio, oggi non esistente. A questo si aggiunge un altro intervento, come già evidenziato, ossia il capolinea della BRT “blu”.

In sintesi

  1. Nuova stazione ferroviaria di Lisiera
    Spostamento della fermata verso Vicenza, prima dell’incrocio fra ferrovia e A31.
    Rifacimento della banchina e dell’edificio di servizio.
    Realizzazione di un parcheggio di interscambio.
  2. Capolinea della BRT “blu”
    Inserimento del nuovo terminal dedicato al bus rapid transit nell’area della futura stazione.

  3. Potenziamento della rete ciclabile
    Prolungamento della ciclabile di via Morosana fino a Ospedaletto.
    Rifacimento del cavalcaferrovia di Strada dell’Ospedaletto con percorso ciclabile in sicurezza.
    Realizzazione di una nuova ciclabile est-ovest oggi assente.

  4. Viabilità locale separata da quella ad alto scorrimento
    Mantenimento del collegamento Ospedaletto–Lisiera tramite le strade comunali (via della Ferrovia).
    Evitare che il traffico locale confluisca sulla nuova viabilità veloce.

  5. Ricongiungimento delle frazioni di Lisiera e Ospedaletto
    Collegamenti sicuri sia per biciclette che per auto.

In aggiunta, l’amministrazione di Bolzano ha posto il tema di un completamento ed ampliamento della rete ciclabile, sia nella direzione nord-sud sia est-ovest. In particolare un allungamento della ciclabile di via Morosana, che oggi “muore” prima di arrivare alla rampa nord dell’attuale casello, andrebbe fino ad Ospedaletto. Poi, un rifacimento del cavalcaferrovia di Strada dell’Ospedaletto – opera comunque da realizzare per permettere il prolungamento – che permette anche alle biciclette di avere un loro percorso in sicurezza. Oggi, infatti, chi si avvicina su due ruote a questo attraversamento deve spostarsi sulla strada.

Infine è stato chiesto che l’attuale viabilità ordinaria del paese rimanga “staccata” dalla strada ad alto scorrimento: in sintesi, che per andare da Ospedaletto a Lisiera i residenti possano continuare ad usare le strade comunali (via della Ferrovia). A questo mantenimento della viabilità ordinaria verrebbe “agganciata” una nuova ciclabile est-ovest, oggi non esistente.

Il progetto che rivoluziona la viabilità

Lo spostamento del casello A31 di Vicenza Nord, una nuova strada ad alto scorrimento da via Aldo Moro a Ospedaletto, una nuova stazione ferroviaria per la fermata di Lisiera, un parcheggio di scambio autostrada-ferrovia e una “vera” pista ciclabile nord-sud per superare la ferrovia. Più la fermata finale del filobus linea “blu”, sempre all’altezza del parcheggio: linea di là da venire, ma inserita da Vicenza nel Piano Urbano della Mobilità (PUM).

È una mezza rivoluzione (viabilistica) quella su cui lavorano le amministrazioni di Vicenza e Bolzano Vicentino, assieme alla stessa Brescia-Padova Spa. Su questa nuova ipotesi di prolungamento di via Aldo Moro c’è infatti un’interlocuzione diretta con la holding delle autostrade – che da tempo ha inserito la realizzazione dell’opera all’interno del proprio piano economico-finanziario – e «dalla Spa non ci sono stati ad oggi pareri negativi», osserva Angelo Tonello, consigliere comunale di Vicenza che il sindaco Giacomo Possamai ha delegato alle Grandi Opere.

Alcune anticipazioni sul nuovo schema di variante sono state oggetto di confronto con la cittadinanza, in particolare con i residenti delle frazioni di Anconetta, Lisiera e Ospedaletto, sia per Vicenza che per Bolzano Vicentino durante l’estate, raccogliendo il parere dei cittadini interessati.

Variante e opere

Una linea dritta dalla rotatoria che a nord chiude via Aldo Moro, dando la sola possibilità di girare a destra verso Bertesina o a sinistra verso il centro di Vicenza, con il cavalcavia su via Quadri.
Se di questa variante – una direttissima che, prolungando via Moro, dovrebbe portare al casello A31 Nord creando un “bypass” con il casello di Vicenza Est che eviti via Quadri – si parla da circa 40 anni, la bozza su cui ragionano le amministrazioni di Giacomo Possamai e Lorenzo Cracco e la Spa autostradale ricalca solo in parte i vecchi progetti.
Il tracciato ipotizzato esce a nord della rotatoria e supera la ferrovia, quindi svolta a est affiancando le rotaie per circa due chilometri e mezzo, passa sotto il cavalcaferrovia di Strada dell’Ospedaletto fino ad arrivare alla stessa A31. Lì è prevista una svolta verso nord, questa volta a fianco del tracciato autostradale fino ad arrivare alla statale 53 Postumia.
Un percorso che ora non è possibile, perché in mezzo c’è appunto il casello: per questo il piano prevede lo spostamento di qualche centinaio di metri a sud, con rifacimento della stessa uscita A31 Nord.

L’intersezione con la Postumia è prevista in un’ampia circonvallazione all’altezza di quelle che oggi sono le rampe di accesso superiori dell’attuale casello, sostanzialmente all’altezza di via Morosana, che (nell’ipotesi) verrebbe completata anche con un prolungamento dell’attuale pista ciclabile.
Per il resto, l’area dell’attuale casello dovrebbe tornare a essere verde pubblico. Nel quadrante di nord-ovest, fra rotaie e autostrada, lo schema inserisce un grande parcheggio scambiatore, a servizio dell’uscita A31 e di una nuova stazione ferroviaria che, al confine fra i due Comuni, andrà a sostituire quella di Lisiera, chiusa sulla tratta Vicenza-Treviso ormai da vent’anni. Era infatti previsto fosse riaperta con lo Sfmr, sistema ferroviario metropolitano regionale approvato dal Cipe nel 2008 e poi mai realizzato.

«Con il rifacimento del casello diventa possibile realizzare anche il parcheggio, oggi completamente assente nell’uscita A31 Nord – osserva Tonello – a servizio dell’autostrada, della ferrovia, ma anche della linea blu della Brt, il filobus, il cui capolinea sarà collocato proprio a Ospedaletto».
Il riferimento va a uno dei tre progetti di filobus previsti nel PUM – la linea “rossa” da realizzarsi con la Tav, la “verde” e per l’appunto la “blu”, che negli schemi dovrebbe collegare nord-ovest e nord-est della città passando per l’ospedale San Bortolo.

Le risorse

Un conto sono gli schemi, un altro è tradurre le ipotesi in realtà: servono volontà politica e quattrini.
Per quanto riguarda i fondi, nelle previsioni la nuova strada a scorrimento, il parcheggio e il casello dovrebbero essere del tutto a carico della società autostradale tramite i pedaggi.
Da questo punto di vista, è importante sottolineare che il prolungamento di via Aldo Moro è da tempo nei piani della Brescia Padova. Perlomeno dal 2008, quando la previsione venne inserita nel testo della concessione anche grazie a un’istanza del Comune, allora guidato dal sindaco Enrico Hüllweck.
L’amministrazione fece leva sulla necessità di una “valvola di sfogo” stradale nel caso il traffico autostradale fra Vicenza Est e Vicenza Nord fosse risultato improvvisamente intasato. Soprattutto in seguito la holding ha inserito la previsione di realizzazione nel proprio piano economico-finanziario, approvato dal Ministero dei Trasporti.

Già nel 2023 la proposta era diventata un vero e proprio progetto presentato dalla società autostradale, ma all’inizio del 2024 tutto era stato sospeso dal Comune per il deciso “no” a quel tracciato da parte dell’Unesco – che aveva giudicato la bretella troppo vicina a villa Imperiali Dalla Rovere – e da parte del comitato di Anconetta.
Ora sembra che i tempi siano maturi per un giro di boa, anche per la volontà politica. L’interlocuzione fra i due Comuni sembra concreta e c’è un’attenzione anche da parte della società autostradale, la cui concessione scadrà fra il 2026 e il 2027.
Anche se la proposta assumerà concretezza solo quando la stessa Spa indirà una gara per il progetto.

«Da quanto ci risulta, Brescia Padova Spa si sta muovendo per proseguire con la progettazione. L’auspicio – conclude Tonello – è che il bando per la progettazione definitiva arrivi già entro la fine di quest’anno. Prima del bando, non appena avremo il preliminare lo presenteremo alla cittadinanza».

Andrea Alba

@ RIPRODUZIONE RISERVATA

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