Anffas compie 60 anni, e la giornata di oggi unisce nei festeggiamenti le quattro associazioni presenti in provincia (Bassano del Grappa, Vicenza, Schio e Lonigo) con quelle diffuse su tutto il territorio nazionale.
Un flash mob di calici alzati è previsto alle 17 di oggi al centro diurno Anffas servizi di Nove e, contemporaneamente, in circa 1000 strutture in tutta Italiaper festeggiare i 60 anni di Anffas nazionale nella giornata della disabilità intellettiva. Promossa e organizzata da Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), la manifestazione, nel territorio bassanese, apre alla cittadinanza la struttura frequentata da giovani e adulti con disabilità per fare esperienza del valore dell’inclusione sociale e promuovere la cittadinanza attiva.
Per l’Open Day, dalle 14 alle 21.30 di oggi, il centro diurno Anffas Servizi di Nove apre le porte ed offre tante attività per contrastare gli stereotipi, i pregiudizi e le discriminazioni che purtroppo ancora oggi circondano le persone con disabilità. Dalle 14 alla 17, arrivano i laboratori “Io ti insegno”, un’occasione per “sporcarsi le mani” divertendosi insieme e diventando protagonisti realizzando fogli di carta riciclata, piccoli quadri, candele e oggetti in ceramica. Dalle 14 alle 16, i volontari del Centro si dedicheranno a far scoprire i segreti della trasformazione dell’argilla in oggetti di ceramica mentre, dalle 15.40 alle 16.40, i volontari del Circolo LaAV Nove – Rosà accompagneranno grandi e piccoli in letture ad alta voce. Spazio anche al relax, dalle 15.30 alle 16.45, nel laboratorio dedicato a quanti si vogliano concedere una pausa tonificante.
Alle 17 in punto, in tutte le oltre 1000 strutture Anffas d’Italia si alzeranno i calici per un brindisi dedicato ai 60 anni a cui seguirà una cena che prevede anche birra artigianale fatta in collaborazione con alcune delle persone con disabilità che frequentano il centro. Nel corso dell’evento, verranno a trovare e a fare compagnia anche gli artisti Gianni Dego, Jonathan e Dagmar.

