«Dammi un cuore che ascolta» (1 Re 3,9) è il titolo scelto dalla Pastorale Vocazionale, dalla Pastorale Giovanile in collaborazione con l’Equipe diocesana per il Sinodo, per la Veglia Vocazionale del corrente sabato 21 aprile che si terrà a Vicenza, in Cattedrale, dalle 20.30.
«Sarà un’opportunità di riflessione e discernimento che tutti i giovani sono invitati a vivere in prima persona poichè costituisce una tappa significativa nel percorso sinodale indetto da papa Francesco». Così don Giovanni Magrin, responsabile della pastorale vocazionale, presenta l’appuntamento.
Papa Francesco, infatti, in occasione del messaggio per la 55a Giornata Mondiale delle Vocazioni, ha fornito le linee guida per costruire ad hoc questo importante momento: «Ascoltare, discernere, vivere la chiamata del Signore» sono le parole che nel corso della veglia verranno meditate – continua don Gianni -. Durante la stessa, si susseguiranno interventi musicali curati dal coro di S. Croce di Bassano e pause silenziose per riflettere e saranno due i momenti culminanti della serata: il rito di ammissione di due giovani seminaristi agli Ordini del Diaconato e Presbiterato, e l’impegno che 23 giovani del gruppo Sichem prenderanno di fronte alla comunità.
La veglia
La veglia sarà suddivisa in quattro parti, ciascuna collegata ad un verbo: ascoltare, discernere, vivere, che andranno ad intrecciarsi l’uno nell’altro.
«La scelta di improntare il momento di preghiera sulle parole scelte dal Papa vuole esprimere la disponibilità a mettersi in ascolto della Parola, che diventa luogo interpretativo della vita, momento in cui fare discernimento; quando si fa discernimento, si crea la possibilità di attualizzare la propria scelta di vita e viverla; nel vivere il discernimento nella concretezza di una scelta, ciascuno può riascoltare la propria vita».
A guidare i giovani attraverso questo percorso di preghiera saranno tre figure bibliche: Samuele, che si mette in ascoltodel Signore; Salomone, figlio di Davide, che chiede a Dio un cuore intelligente per saper governare; Gesù Cristo, quando nel vangelo di Luca si narra che entrato nel tempio a Nazaret dice che “lo Spirito è sopra di lui” e quindi ascolta e si affida alla Parola. A commento di ciò interverrà il vescovo Beniamino.
Quattro saranno anche i segni a chiusura di ogni sequenza: la consegna, da parte di alcuni giovani, del materiale raccolto in questi mesi nelle dieci zone, frutto dell’ascolto reciproco e della comunità, a chiusura della seconda fase del Sinodo vicentino e uno slancio verso il pellegrinaggio a Roma nei mesi estivi;l’ammissione di Alessio Giuriato e Nicolò Rodeghiero all’Ordine del Diaconato e del Presbiterato e la presentazione dei giovani del Sichem, che al termine del cammino annuale s’impegnano a vivere la propria vocazione nell’oggi, alla luce del Vangelo.
Anche il quarto momento prevede un segno da compiersi alla fine (sarà a sorpresa) e al termine della veglia tutti i giovani saranno invitati, mediante un altro gesto simbolico, a prendere parte attivamente anche alla terza e ultima fase del sinodo, nelle due occasioni del pellegrinaggio diocesano del 2 giugno e del cammino estivo verso Roma sulla Romea Strata.

