• Chi siamo
  • Dove acquistare
  • Edizione digitale
  • Contatti
lunedì 10 Novembre 2025
No Result
View All Result
Edizione Digitale
La Voce dei Berici
Il periodico di informazione della Diocesi di Vicenza
  • Editoriali
  • Chiesa
    • Parrocchie
    • Diocesi
    • Missioni
    • Vaticano
  • Attualità
    • Territorio
    • Italia
    • Mondo
  • Liberamente
    • Cultura
    • Spettacoli
    • Sport
  • Abbonamenti

Nessun prodotto nel carrello.

La Voce dei Berici
  • Editoriali
  • Chiesa
    • Parrocchie
    • Diocesi
    • Missioni
    • Vaticano
  • Attualità
    • Territorio
    • Italia
    • Mondo
  • Liberamente
    • Cultura
    • Spettacoli
    • Sport
  • Abbonamenti
No Result
View All Result
La Voce dei Berici
No Result
View All Result
Home Editoriali

Separazione delle carriere

6 Novembre 2025
in Editoriali
0
Separazione delle carriere

Se ne sta facendo in questi giorni un gran discutere e, come spesso accade in politica, anche questa volta pare difficile darne, da semplici cittadini, una valutazione oggettiva. Ciò che per la destra è ottimo, per la sinistra è pessimo, e viceversa.
La riforma costituzionale che porterebbe a definire la separazione delle carriere all’interno della Magistratura produrrà finalmente un miglioramento degli iter giudiziari, garantendo maggiore equità nei processi, o viceversa è un provvedimento inutile che andrà solo a indebolire l’autonomia del potere giudiziario a favore di quello esecutivo, affievolendo le garanzie democratiche nel nostro Paese?
In un prossimo eventuale referendum confermativo, votare SÌ significherà rafforzare il potere del Governo, limitando quello dei giudici, o sarà l’avvio della riforma di un sistema che oggettivamente non gode di buona salute?

Sui timori espressi dalla sinistra di una possibile manomissione indiretta dell’equilibrio tra i tre poteri equipollenti (legislativo, esecutivo e giudiziario), su cui si fondano tutti gli Stati democratici e su cui venne costituita la nostra Repubblica dopo il ventennio fascista, sembrano in realtà pesare più le grida che negli ultimi decenni tutti i leader della destra hanno lanciato contro la Magistratura, che non lo specifico oggetto del contendere.
In Italia, da sempre, si sa, se piove è colpa del Governo, che a sua volta accusa i Giudici e ultimamente molto anche quei burocrati cattivi della Pubblica Amministrazione, sempre pronti a mettere i bastoni tra le ruote (o tra le arcate dei ponti).

Farne una questione di appartenenza politica sarebbe, però, almeno in questo caso, del tutto fuorviante.
Infatti, se è vero che l’Associazione Magistrati si è già espressa per il NO con una nota durissima in cui afferma che, se dovesse passare, questa riforma renderebbe la giustizia “meno libera, più esposta all’influenza dei poteri esterni e meno capace di difendere i cittadini”, producendo una Magistratura “forte con i deboli e debole con i forti”, d’altro canto troviamo politici e giuristi posizionati, per appartenenza o formazione, dove proprio non te lo aspetteresti: come Emma Bonino e Antonio Di Pietro a favore, o Franco Coppi, già legale di Berlusconi, e il renziano Ernesto Carbone contrari alla riforma.

Certamente, di “separazione delle carriere” nella Magistratura si parla in Italia da almeno trent’anni, tanto che i più autorevoli manuali di Diritto costituzionale la annoverano come oggetto di studio, definendola una “questione tormentata”.
La Costituzione italiana indica come membri della Magistratura tanto i pubblici ministeri (definiti organi “requirenti”) quanto i magistrati giudicanti (i giudici ordinari), rendendo così possibile il passaggio di un magistrato da una “carriera” all’altra senza particolari difficoltà.

Tale appartenenza a una medesima categoria professionale, secondo una corrente critica – come detto bipartisan – porterebbe a un’inopportuna “familiarità” tra giudice e accusa, che facilmente potrebbe volgersi a scapito del soggetto imputato.
La riforma prevederebbe pertanto di separare nettamente le due categorie di magistrati, impedendo il passaggio dall’una all’altra, istituendo due concorsi distinti (e quindi verosimilmente anche percorsi formativi differenziati), ma anche sdoppiando il Consiglio Superiore della Magistratura e scorporandone i poteri disciplinari, che verrebbero affidati a un’apposita Alta Corte.

Sulla composizione di tali organi di controllo peserebbe maggiormente, rispetto alla prassi attuale, l’influenza del Parlamento, secondo un meccanismo tipico delle repubbliche presidenziali.
Da evidenziare che i magistrati che negli ultimi cinque anni hanno cambiato funzione, passando da requirenti a giudicanti o viceversa, sono stati appena lo 0,3% del totale e che altri dati statistici diffusi dall’Associazione Magistrati dimostrerebbero come l’appartenenza allo stesso ordine professionale di giudici e pm non andrebbe, per forza di cose, a condizionare la formulazione delle sentenze.

Quello che fa la differenza sarebbe (come sempre) solo l’intima onestà — o disonestà — del giudice.
Pare dunque lecito porre il dubbio sugli effetti di una tale riforma sulla giustizia italiana, le cui fatiche sono imputabili piuttosto a un’ormai strutturale carenza di organico, a fronte di un sempre maggior numero di reati contestati.

Alessio Graziani, donalessio@lavocedeiberici.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CondividiInviaTweet
Sostienici Sostienici Sostienici
Prossimo articolo
Educazione sessuale alle medie: «Un errore limitare le scuole»

Educazione sessuale alle medie: «Un errore limitare le scuole»

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

No Result
View All Result

Voce

  • Abbonamenti
  • Dove acquistare
  • Edizione digitale
  • radio_tower [#1019]Created with Sketch. Radio Oreb
  • Contatti

I più letti di questo mese

  • “Spiritualità senza religione. La fede dei giovani”. Il convegno di apertura della Scuola di Formazione Teologica

    “Spiritualità senza religione. La fede dei giovani”. Il convegno di apertura della Scuola di Formazione Teologica

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0
  • «Se non cambiamo, il cristianesimo diventerà un museo»

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0
  • «Boicottare i prodotti israeliani: ecco l’elenco». L’azione di un gruppo di vicentini

    0 shares
    Condividi 0 Tweet 0

Iscriviti alla Newsletter

Ogni settimana ti segnaleremo notizie, storie e interviste da leggere sul nostro sito.

Privacy Policy | Cookies Policy

CONTRIBUTI E SOVVENZIONI DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2023 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 281.589,38 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2022 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 269.290,52 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.
Come richiesto dall’art. 1, commi 125 – 129, della Legge 4 Agosto 2017, n. 124 ed in ossequio alle modifiche introdotte dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 58/2019, si comunica che la Nuova Voce srl Unipersonale Codice Fiscale: 04123490247 ha ricevuto nel corso dell’anno 2021 i seguenti contributi dalla Pubblica Amministrazione:
Soggetto erogante: Dipartimento per l’informazione e l’editoria; Somma incassata: 269.290,52 euro; Causale: Contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al D.Lgs 15 maggio 2017, n. 70.

Nuova Voce Srl – PIVA 04123490247 – Borgo Santa Lucia, 51, 36100 Vicenza | Tel: 0444 301711

Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • Editoriali
  • Chiesa
  • Attualità
  • Liberamente
  • Abbonamenti
  • Edizione digitale
  • Chi siamo
  • Dove acquistare
  • Contatti

Nuova Voce Srl P.IVA 04123490247  - Borgo Santa Lucia, 51, 36100 Vicenza. Tel: 0444-301711