Servizi sociali “fuori” dai Comuni altovicentini e dall’Ulss 7: entro sei mesi tutto confluirà in una Azienda speciale consortile. Giovedì 9 ottobre a Thiene è stato presentato il progetto di attuazione della legge regionale 9/2024, che ha previsto la creazione degli Ats (ambiti territoriali sociali), in aree analoghe a quelle coperte territorialmente dalle aziende sanitarie venete. Predisposto dai tecnici della società specializzata Arvest su incarico dei sindaci, il programma che prevede il passaggio progressivo dei servizi vedrà un voto, come presa d’atto, in tutti i consigli comunali dei 32 Comuni del distretto – da Schio a Lastebasse, da Malo a Zugliano – entro la fine dell’anno. Seguirà il trasferimento del personale dei municipi e dell’Ulss con i relativi servizi.
La presentazione a Thiene ha coinvolto tutti i consigli comunali interessati, nelle componenti di maggioranza e minoranza. Il progetto di attuazione per l’Alto Vicentino è stato presentato nelle linee essenziali. L’azienda speciale sarà “ente strumentale pubblico non economico”. Una scelta che, hanno spiegato i relatori dell’incontro di presentazione, è stata fatta per venire incontro ad esigenze di prossimità (punti di erogazione in ogni Comune) e capillarità (livello di prestazioni uniforme). La sede dell’azienda sarà a Thiene in via Vanzetti, con punti operativi dislocati in siti diversi a seconda delle esigenze di distribuzione dell’offerta, oltre alla previsione di uno “sportello sociale” in ogni Comune. La gestione degli interventi sarà integrata e, come prevede la norma regionale, dovrà attuare i “Leps”, livelli essenziali delle prestazioni sociali. Di fatto, alla nuova azienda faranno riferimento tutti i servizi sociali alla persona oggi di competenza dei Comuni, che gli stessi ritengano opportuno conferire. Nell’elenco, quindi, possono rientrare le attività dell’assistente sociale comunale per minori o casi di marginalità, fino a servizi Ulss come il Silas (inserimento lavorativo dei disabili). La nuova azienda potrà inoltre occuparsi di ulteriori attività: formative, culturali, politiche attive del lavoro, dell’immigrazione, delle politiche attive e non solo. Come verranno gestiti i servizi? Direttamente e con convenzioni con l’Ulss, ma anche tramite accreditamento di realtà pubbliche e private, appalti e concessioni e coinvolgimento di volontariato. La quota di partecipazione di ogni Comune è prevista in un euro per abitante. Il finanziamento – un tema non da poco – secondo quanto prospettati nella serata di presentazione dovrà arrivare da un fondo di gestione comprensivo di finanziamenti per l’attuazione dei programmi e delle azioni del piano di zona (strumento previsto dalla legge regionale). L’azienda speciale avrà un Cda di cinque membri – espressione dei 32 sindaci, con mandato di 5 anni – e un direttore generale.
Di particolare importanza è il tema del personale. Nella previsione, saranno anzitutto gli assistenti sociali dei vari servizi oggi in forza ai Comuni e all’Ulss che transiteranno nella nuova azienda speciale. Durante la serata, è stato più volte sottolineato che «il personale trasferito o assunto» rimane «dipendente pubblico, assoggettato alla normativa 165/2001, ed è selezionato tramite procedure di evidenza pubblica». Ora la “palla” passa ai consigli comunali: le approvazioni sono previste entro il 31 dicembre, mentre la costituzione dell’azienda speciale “Ats Ven 04” è prevista per il prossimo 10 aprile 2026.
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