Ognissanti, Angeli custodi, Santa Croce: tre parrocchie dai nomi quasi “di casa nostra” faranno sentire certamente un po’ più a casa il Vescovo Giuliano che dal 17 al 24 novembre sarà i visita pastorale nella Diocesi di Beira, in Mozambico. Ma a farlo sentire a casa ci sarà ben altro di tre parrocchie dai nomi famigliari. Ci sarà una comunità, meglio ancora, una famiglia vicentina, che da anni “fa squadra” in quella che è una delle principali città del Mozambico.
Qui, nel 2017, ha preso il via la nuova missione africana della Diocesi di Vicenza, all’indomani della chiusura di quella in Camerun. Dal 2017 a Beria si trova don Maurizio Bolzon, che ha condiviso il lavoro di questi anni con don Davide Vivian, da circa un anno rientrato in Diocesi, e con don Giuseppe Mazzocco, della Diocesi di Rovigo, morto prematuramente nel 2021. Ma Vicenza è rappresentata anche dalle suore Orsoline, presenti a Beira e a Dondo, e dai padri della Pia Società di San Gaetano, attivi a Mafanbisse. Infine, lo stesso Vescovo di Beira, Claudio Dalla Zuanna, è un vicentino originario di San Nazario.
«L’idea del viaggio – spiega il Vescovo Giuliano – è nata dopo l’incontro con il Vescovo ausiliare di Beira, venuto recentemente a Vicenza (António Manuel Bogaio Constantino, nominato da Papa Francesco vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Beira il 13 dicembre 2022, ndr). Su suggerimento di don Maurizio e in accordo con il Vescovo locale, si è ritenuto opportuno fare una visita. È una realtà che non conosco e che dopo il rientro di don Davide ha bisogno di essere presa in considerazione a riguardo delle prospettive future. Vogliamo mantenere una apertura missionaria, nonostante le fatiche numeriche riguardanti il presbiterio, si tratta di conoscere la realtà per capire come fare». Ad accompagnare il Vescovo saranno don Massimo Sbicego e il diacono Sebastiano Pellizzari.
Il gruppo alloggerà nella “Casa della Missione” un edificio realizzato da pochissimo e dove da poco è andato a vivere don Maurizio Bolzon. «Abbiamo realizzato la casa in prospettiva futura, quando a Beira ci sarà clero sufficiente per seguire l’unità pastorale di cui al momento mi sto occupando io, formata dalle tre parrocchie di Ognissanti, Santa Croce e Angeli custodi, circa 40 mila abitanti in tutto». In due di queste, nell’estate del 2022, sono state inaugurate le due nuove chiese sorte al posto di quelle distrutte dal ciclone Idai, nel 2019, un evento che ha rinsaldato i legami tra Vicenza e Beira vista la generosità con cui i vicentini hanno sostenuto la missione e le esigenze della popolazione. E che ha visto don Maurizio impegnato in prima linea, come vicario alla carità e come responsabile della costruzione degli edifici diocesani.
«Dal punto di vista pastorale – racconta don Maurizio – queste tre parrocchie offrono sfide impegnative. Mentre in Italia si può contare su un laicato formato e autonomo, qua bisogna andare dietro a tutto. C’è anche bisogno di far crescere il Vangelo della Carità. Organizziamo molti incontri di formazione per capire come animare l’azione caritativa nelle parrocchie». E i sogni della gente non sono pochi. «Beira è una città di porto, arriva di tutto. La gente si trasferisce qui dall’entroterra sperando di trovare lavoro, ma ce n’è poco. Tante famiglie vivono molto al di sotto della soglia della povertà. Inoltre Beira è uno dei focolai dell’Aids. I farmaci sono gratuiti, ma se non sono accompagnati da una dieta sana non hanno efficacia. Così i giovani muoiono, lasciando i genitori anziani ad accudire anche 4-5 nipotini rimasti orfani. Per questo lavoriamo perché nelle parrocchie ci siano gruppi di carità e che si attivino per aiutare come si può anche le situazioni più tragiche».
Andrea Frison