Non solo Alpini, anche 5 mila scout si preparano ad invadere Vicenza il 20 e 21 aprile prossimi. L’occasione è data dal 50esimo anniversario dalla nascita dell’Agesci, che il 4 maggio del 1974 ha visto fondersi i un’unica associazione la maschile Associazione scout cattolici italiani (Asci) e la femminile Associazione guide italiane (Agi). «Una fusione nata dalla consapevolezza che occorreva cambiare prospettive educative e caratterizzarle con una scelta cristiana e cattolica di fondo», commenta don Matteo Zorzanello, direttore del Servizio diocesano di pastorale giovanile.
Il raduno del 20 e 21 aprile vedrà per la prima volta riunirsi insieme lupetti, reparti, clan e capi delle quattro zone in cui è suddivisa l’associazione nel nostro territorio: Vicenza Piccole Dolomiti, Vicenza Berica, Prealpi Vicentine e Colline del Brenta. L’invito è venuto dal vescovo Giuliano, che vuole così incontrare i ragazzi e le ragazze di tutte le fasce d’età dell’associazione con i loro capi, evidenziando il legame con la Diocesi. Da qui il titolo scelto per la due-giorni “Incontra. Insieme con la Chiesa tra noi” e che vedrà i rover e le scolte dei clan darsi appuntamento al Centro Onisto di Vicenza fin da sabato 20 aprile per una serie di attività con alcune realtà cittadine impegnate nel sociale, l’incontro con il vescovo Giuliano e la notte in tenda, negli spazi esterni del Centro diocesano. Esploratori e guide inizieranno anche loro il raduno a partire dal 20 aprile, ma direttamente al Parco della Pace di Via Sant’Antonino, dove domenica 21 verranno raggiunti da lupetti e coccinelle e dai ragazzi e le ragazze del clan.
Il programma dettagliato è ancora in via di definizione dall’equipe di lavoro che si è costituita tra i referenti delle quattro zone della Diocesi. «La preparazione dell’evento è un grande impegno, ma siamo una bella squadra ed è bello avere questa occasione di dialogo con le altre zone perché normalmente ci vediamo poco – racconta Laura Valle, 37 anni, referente della zona Vicenza Berica -. Questa opportunità ci sta facendo scoprire che non siamo soli e che possiamo lavorare bene insieme». Anche perché l’evento del 20 e 21 aprile ha un importante valore associativo, non solo per il cinquantesimo: «Andremo a condensare e a vivere insieme gli appuntamenti primaverili delle varie face d’età – spiega Laura -: la caccia di primavera dei lupetti, il giochi di San Giorgio del reparto e i fuochi di Pentecoste del clan».
Laura, vicentina, psicoterapeuta, sposata e mamma di una bimba, frequenta gli scout fin dai lupetti. «Ho iniziato nel gruppo Vicenza 9 di San Pio X – racconta – e dopo tanti anni da capo mi è stato proposto di diventare responsabile di zona. Sono anche formatrice dei capi, con i quali, ogni anno, organizziamo un campo di tre giorni nella base scout di Costigiola, a Monteviale».
Negli ultimi anni, molti gruppi scout hanno festeggiato un secolo di attività. «Siamo un’associazione cattolica che è sempre stata popolata – conclude Laura – e che negli anni ha sviluppato tanti tavoli di riflessione e aggiornamenti sul piano educativo, continuando ad avvicinare i giovani. Tanti di loro decidono di fare servizio come capi, anche se per poco tempo a causa degli impegni universitari e lavorativi. Ma lo spirito scout si rinnova di generazione in generazione e questa è una grande forza».
Andrea Frison
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