Il viaggio parte da piazza Matteotti in centro storico, fino a un ex convento, più a sud, che ospita il Museo dei Grandi Fiumi.
Con i suoi circa 51mila residenti, Rovigo è la penultima città capoluogo del Veneto per numero di abitanti prima di Belluno. Capoluogo della provincia più a sud della regione, il Polesine, al confine con l’Emilia Romagna, a Rovigo si può tranquillamente adattare il detto ‘piccolo è bello’. Come tutte le altre città venete, anche questa città riserva al visitatore piacevoli sorprese soprattutto nel perimetro del centro storico: piccolo sì, ma degno di nota e percorribile a piedi con la certezza che in poche ore si possono ammirare diversi scorci di grande bellezza. A chi volesse visitare la città per la prima volta, suggeriamo di iniziare proprio dal centro storico e più precisamente da piazza Matteotti, dove si trovano due alte torri della fortificazione medievale, tra cui la Torre Donà, uno dei simboli della città e con i suoi 66 metri di altezza una delle più alte torri italiane costruite nel Medioevo. L’altra è Torre Grimani, detta anche Torre Mozza. Pochi passi più avanti si incontra anche l’imponente Duomo in mattoni dedicato a Santo Stefano, il cui interno conserva pregevoli opere d’arte come ad esempio la Vergine Maria che dà lo scapolare a San Simone Stock di Andrea Michieli detto il Vicentino e un Cristo risorto con San Bellino e Santo Stefano, datato 1625 e dipinto da Jacopo Palma il Giovane. Da non perdere Piazza Vittorio Emanuele II, la più importante della città: costruita tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento per volere della Repubblica di Venezia, all’epoca si chiamava Piazza Maggiore. Vi si affacciano gli edifici più importanti di Rovigo come Palazzo Roverella, che ospita ogni anno prestigiose mostre internazionali, e l’Accademia dei Concordi, fondata alla fine del Cinquecento e da sempre cuore della cultura rodigina. Sul lato della piazza opposto alla Torre Civica si trova invece il palazzo del Corpo di Guardia, sede ottocentesca dell’esercito austriaco a Rovigo.
Palazzo Roverella ospita la mostra sul pittore russo Marc Chagall. Chiude il 17 gennaio.


Piazza Garibaldi (nella foto grande a sinistra) è invece una piazza piccola ma importante della città, alle spalle di Piazza Vittorio Emanuele II. Nacque nel diciannovesimo secolo e per realizzarla venne abbattuta la chiesa di Santa Giustina. Nonostante sia una delle piazze minori, ospita uno degli edifici culturali più significativi: il Teatro Sociale, fatto costruire durante la dominazione austriaca e oggi palcoscenico di un’importante stagione lirica. Tra gli edifici religiosi cittadini, da segnalare è senza dubbio la chiesa della Beata Vergine del Soccorso, nota con il nome La Rotonda per la sua particolare forma ottagonale. La sua costruzione iniziò negli ultimi anni del Cinquecento per terminare nel 1606 e anch’essa fu opera dei Veneziani. Pare sia stata edificata come voto alla Madonna del Soccorso durante un’epidemia di peste, ma il vero motivo della sua costruzione non è ben chiaro. L’esterno è sorvegliato dall’alto campanile del Longhena, mentre l’interno è di sicuro interesse.
Un altro motivo per visitare Rovigo in questo periodo è la bella mostra sul grande pittore russo Marc Chagall – Anche la mia Russia mi amerà – in corso a Palazzo Roverella fino al 17 gennaio prossimo, una delle più importanti di questo momento in Italia e che ha già fatto registrare più di 11.000 presenze, con prenotazioni in continua crescita nonostante la difficile situazione sanitaria attuale. Il pittore, uno degli artisti più amati del ‘900, è il protagonista di un’esposizione che ci presenta un mondo fantastico dove tutto può accadere, ispirato dalla visionaria tradizione culturale della Russia con la sua ricchezza di immagini e di antiche leggende. Splendida testimonianza del periodo rinascimentale della città, questo palazzo ospita anche la prestigiosa Pinacoteca, con un percorso ricco di suggestioni che attraversa i capolavori dell’arte veneta lungo quattro secoli, dal ’400 al ’700. Se, dopo questa passeggiata nel centro di Rovigo, avrete ancora voglia di scoprire luoghi e curiosità da soddisfare, potrete fare una facile passeggiata attraverso la città e visitare il Museo dei Grandi Fiumi, situato un po’ più a sud, con un’interessante esposizione sugli usi e costumi locali. Situato fuori dal centro e all’interno di un ex convento, questo museo descrive la vita nel Polesine tra i due grandi fiumi Po e Adige. Pezzi da esposizione ed immagini sul popolamento e la coltivazione del Polesine rendono ben chiara la vita quotidiana della popolazione nella zona intorno a Rovigo. Al primo piano del monastero troverete anche una mostra di pregevoli affreschi.
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