Diocesi In primo piano

Il vescovo Giuliano: «Grazie a mons. Pizziol, prendo il pastorale e continuo la corsa»

Le "consegne" del cardinale Pietro Parolin al nuovo Vescovo: «Ti serviranno gioia, pazienza e concretezza».
Il cardinale Pietro Parolin con il nuovo Vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto. (foto di Fabio Parisotto)
di Marta Randon

Domenica 11 dicembre è stata la giornata di mons. Giuliano Brugnotto che alle 15, in Cattedrale, è stato ordinato Vescovo e ha fatto il suo ingresso ufficiale in Diocesi.

Cattedrale gremita

Papà Elio con le sorelle in prima fila, mamma Luciana davanti alla tv in casa di riposo a Treviso,  i presbiteri e gli amici, i cantori del suo paese d’origine tra il pubblico, una caldissima folla di preti, consacrati, consacrate e fedeli vicentini. Domenica 11 dicembre è stata la giornata di don Giuliano Brugnotto che, alla 15 in Cattedrale, è stato ordinato 80esimo vescovo di Vicenza e ha fatto il suo ingresso ufficiale in Diocesi. Chiesa gremita, presenti un numero di sacerdoti difficile da contare, 25 tra vescovi e arcivescovi (tra cui il patriarca Francesco Moraglia) e due cardinali: Francesco Coccopalmerio e il “nostro” Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano.

Le parole del cardinale Parolin

Una cerimonia calda, sobria, nonostante le tre ore, celebrata dal cardinale Parolin (con il vescovo uscente mons. Beniamino Pizziol e il vescovo di Treviso mons. Michele Tomasi) che, affettuosamente, ha suggerito al nuovo pastore tre atteggiamenti che gli potranno essere utili: gioia, pazienza e concretezza. «Sono tante le difficoltà che incontrerai – ha detto -, e tante le aspettative che troverai in molte persone. Quest’ultime andranno ridimensionate perché il Vescovo non può fare miracoli e soprattutto non può camminare da solo, ma insieme ai presbiteri e al popolo di Dio».

Il saluto del nuovo pastore

Il vescovo Brugnotto ha deciso di avere accanto a sé don Giampaolo Marta, parroco dell’Unità Pastorale Santa Bertilla di Brendola , già missionario in Camerun dove fu rapito e poi liberato, e don Chidiebere Obiodu, cappellano etnico dei nigeriani e studente della Facoltà di diritto Canonico di Venezia, dove ha avuto don Giuliano come docente. «Ringrazio il vescovo Beniamino che ha condotto la chiesa di Vicenza fino ad oggi – ha detto il nuovo Pastore nel discorso finale -.  Sabato scorso mi ha lasciato una consegna: la centralità dell’amicizia di Gesù. Oggi mi ha messo a  disposizione anello, pastorale e croce pettorale. Con gioia raccolgo il testimone e continuo la corsa».

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