Ad un mese dalla partenza dei primi pellegrini vicentini, cresce l’attesa per la Giornata mondiale della gioventù di Lisbona, che verrà partire dalla nostra Diocesi circa 500 giovani.
Ed è proprio il desiderio di incontrare altri giovani con cui condividere la fede a convincere molti ragazzi e ragazze a mettersi in viaggio. «Di solito in parrocchia come giovani siamo quelli che siamo – racconta Nicola Camporiondo, 18 anni, di Lonigo, studente di agraria e frequentatore del gruppo “Sentinelle” del Seminario -. È bello avere occasioni in cui essere in comunione tra tanti giovani. Durante la Gmg spero di trovare tanta vita di comunità, divertimento e preghiera, che spesso è vista come qualcosa di vecchio e chiuso».
Della stessa età di Nicola è Sofia Lazzari, 18 anni, di San Bonifacio prossima all’esame di maturità. «Sono felice di andare a Lisbona, mi intriga, non ci sono mai stata. Anche il Portogallo mi ispira molto, più della Spagna. Sono felice di partecipare alla Gmg perché sarà un’esperienza di clan per il gruppo scout di cui faccio parte. La vivremo insieme e cresceremo insieme. Mi aspetto di trovare un clima di ascolto e di riflessione». I 2.500 chilometri di distanza, le oltre venti ore di pullman, i pasti frugali e gli alloggi spartani non preoccupano Sofia e compagne scout. «Sarà un’esperienza faticosa ma la cosa non ci spaventa troppo, ci siamo abituate, abbiamo affrontato situazioni peggiori. Questa sarà una passeggiata».
Giulia Agostini, 28 anni, di Cologna Veneta, imprenditrice agricola, è alla sua seconda Gmg. «La prima che ho fatto è stata quella di Cracovia, nel 2016 – racconta -. Riparto a distanza di qualche anno per rivivere l’esperienza con una maturità diversa e perché è emozionante vedere tutti quei giovani che andranno a Lisbona per lo stesso motivo». Quest’anno Giulia, che sarà una dei nove capi pullman in partenza per il Portogallo, si augura di trovare «tanta gioia e una bella accoglienza. Mi aspetto di avere la possibilità di incontrarsi e di vedere tanti sorrisi. Non se ne incrociano molti nella vita ordinaria delle parrocchie, ma spero di portarne a casa tanti da Lisbona».
“Cosa desidero?” è una domanda che si fa spesso Maddalena Ertolupi, 25 anni, di Torri di Quartesolo, studentessa lavoratrice. «Sto completando gli studi, devo capire cosa mi aspetto dalal mia vita e quali scelte fare – racconta Maddalena -. Vedo il viaggio a Lisbona come una tappa di un percorso che ho iniziato frequentando il gruppo Sichem, e dalla Gmg mi aspetto di scoprire qualche obiettivo, qualche orizzonte nuovo».
Per Lorenzo Rizzato, 26 anni, di Bressanvido, dottorando a Padova, dalla Gmg si aspetta di «conoscere persone che come me stanno facendo un cammino di fede. Desidero fare una bella esperienza di comunità. In questo momento della mia vita le relazioni per me hanno un peso importante, mi fanno da specchio. Avere un riscontro negli altri di quello che sono è ciò che mi fa andare avanti».
Andrea Frison