Itinerari

Trincee, forti, camminamenti È l’Alta Via della Grande Guerra


Oltre 200 chilometri di sentieri lungo le prealpi vicentine dove la natura diventa storia e memoria.

«Percorrere l’Alta Via della Grande Guerra è una lezione di storia e di educazione civica: la realizzazione del progetto è un percorso da fare assieme, istituzioni e comunità, nel massimo rispetto dei luoghi in cui interveniamo, dei valori e delle tradizioni che custodiscono.L’auspicio è che siano soprattutto i ragazzi a venire in questi luoghi, perché qui si può capire la Storia e la Grande Guerra». Così il sindaco di Vicenza e presidente della Provincia Francesco Rucco ha descritto il progetto Alta Via della Grande Guerra nelle Prealpi Vicentine. Oltre 200 km di sentieri che percorrono trasversalmente l’intera provincia berica, sentieri sui quali sono previsti interventi per circa un milione di euro da realizzarsi nei prossimi mesi, in un territorio dove la natura, oltre a mostrare la sua grande maestosità, diventa storia e memoria con trincee, forti, camminamenti e sentieri. Il progetto, nato in occasione del Centenario, si inserisce nella rete europea dei grandi percorsi transnazionali dedicati alla memoria della Prima Guerra Mondiale. Secondo il presidente del Consiglio Regionale Veneto Ciambetti, «si vuole valorizzare un territorio unico, con una storia e dei valori, per promuovere un turismo sostenibile e rispettoso
delle nostre montagne».
Un percorso che unisce gli elementi principali della memoria, ovvero i quattro sacrari militari che sono anche i simboli dello stemma della Provincia di Vicenza: Pasubio, Cimone, Asiago, Grappa. Da questa via principale si diramano oltre 200 chilometri di sentieri che permettono di raggiungere i vari punti oggetto di intervento: una trama che completa la rete museale dell’Ecomuseo Grande Guerra sia negli edifici della memoria (sacrari, musei, centri visita), che in campo aperto (area del Pasubio, del Novegno Priaforà, del Cimone, dell’Ortigara, di Monte Zebio e Monte Cengio), nelle fortezze italiane (i Forti Corbin, Campolongo, Interrotto, Verena, Lisser) e in quelle austroungariche nel limitrofo altipiano
delle Vezzene.


Coinvolte le aree del Pasubio, del Cimone, dell’Ortigara, del Monte Zebio e del Cengio.

 

A partire dal 2001 questo vero e proprio museo all’aperto della Grande Guerra era stato oggetto di interventi di recupero e valorizzazione grazie ai fondi messi a disposizione dal Ministero dei Beni Culturali, ma è solo di recente che la Provincia di Vicenza, con la Regione Veneto e 35 Comuni del territorio, ha deciso di mettere in rete non solo idealmente, ma anche fisicamente creando l’Alta Via.

Il Sacrario del Cimone.

Il tragitto inizia dal Sacrario Militare del Pasubio in località Valli (al confine con la Vallarsa e il Trentino) per raggiungere il monte Cimone e il suo Sacrario nella zona di Tonezza, passando per il Leiten di Asiago e poi concludere il lungo percorso al Sacrario del Grappa, nell’area bassanese.
Non solo storia e memoria, però. Si tratta anche di un’esperienza escursionistica di valenza ambientale, percorribile in più giornate e in più tratte, adatto alle famiglie, ai bambini e accessibile in buona parte anche alle persone con disabilità, opportunamente equipaggiate e accompagnate. È un modo per riscoprire il cammino nel silenzio dei boschi, trascorrendo una notte in baita o gustando nei rifugi i sapori della cucina di montagna. Tutto questo, nelle intenzioni degli organizzatori, avrà ricadute turistiche importanti strettamente collegate alla riqualificazione del tessuto economico e sociale di paesi, contrade ed elementi del territorio come rifugi, baite, agriturismi, anche alla luce degli ingenti danni economici causati al settore turistico della pandemia, i cui strascichi si faranno sentire ancora per parecchio tempo.
In quest’ottica, le aree di interesse verranno bonificate da eventuali residuati bellici, si procederà con il taglio degli arbusti e della vegetazione infestante, verranno messi in sicurezza i tratti pericolosi o pericolanti. Per una maggiore fruibilità e comprensione dei fatti accaduti, verranno posizionate tabelle informative e una adeguata segnaletica, ma verranno anche utilizzate tecniche comunicative innovative, come i sentieri parlanti. Il progetto sarà promosso con un sito dedicato, una App e una campagna comunicativa. Un filmato di presentazione è disponibile su youtube al link https://youtu.be/a6IMSfdv1k4.

Il Sacrario di Asiago.

L’importo dei lavori è per circa tre quarti finanziato dalla Regione Veneto e per il resto a carico di Provincia e Comuni. Buona parte dell’Alta Via sarà percorribile già nel prossimo settembre e per il completamento dei lavori, che sono cominciati in queste settimane, bisognerà aspettare un paio d’anni.
Per velocizzare i tempi la Provincia ha già sottoscritto una convenzione con Veneto Agricoltura e l’Unione Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni che concretamente realizzeranno le opere: manutenzione dei sentieri e di vie di accesso, recupero di baraccamenti e ricoveri, postazioni di artiglieria, lapidi e cippi commemorativi. Le aree di interesse verranno bonificate da eventuali residuati bellici, si procederà con il taglio degli arbusti e della vegetazione infestante, verranno messi in sicurezza i tratti pericolosi e posizionate tabelle informative con un’adeguata segnaletica. Il progetto sarà anche occasione per sistemare i sentieri danneggiati dalla tormenta Vaia.

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