Itinerari

Rete dei Luoghi del Tiepolo C’è anche Vicenza

Tre le ville coinvolte: villa Valmarana ai Nani, Villa Zileri Motterle e villa Cordellina.

Villa Valmarana ai Nani dall’alto

C’è anche Vicenza nella neonata Rete dei Luoghi dei Tiepolo. Una presenza non casuale quella vicentina, ma da protagonista con ben tre ville che conservano alcune tra le più  significative opere di Giambattista Tiepolo: villa Valmarana ai Nani a Vicenza, villa Zileri Motterle a Monteviale e villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore. Una rete che annovera ville, chiese e musei che hanno la fortuna di conservare le opere dei Tiepolo, ma anche Comuni, enti territoriali e associazioni culturali che avranno la funzione di coinvolgere cittadini, associazioni e imprese per promuovere l’intero territorio attraversato dall’itinerario. Gli aderenti hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che ne stabilisce obiettivi e finalità: alla prima riunione sono stati anche costituiti i due organi previsti dal protocollo: il comitato di gestione (di cui fa parte anche Anna Matteazzi per Villa Zileri) con il compito di proporre e attuare le linee progettuali approvate dagli aderenti, e il comitato tecnico che dovrà definire gli aspetti culturali e artistici dell’itinerario.

Le dimore conservano alcune tra le opere più signicative del pittore veneto, esponente del ‘700 veneziano.

Di villa Zileri ci eravamo già occupati alcuni mesi fa in questa stessa rubrica.Stavolta puntiamo i riflettori su un’altra importante dimora storica vicentina:villa Valmarana ai Nani, composta da tre edifici situati in un grande parco.Questa dimora è oggi considerata il vertice espressivo della pittura del Settecento e la testimonianza più importante del genio dei Tiepolo. Visitare questa villa, aperta anche per ospitare eleganti eventi di varia natura per le diverse scenografie che offre, è un’esperienza unica in cui ammirare una splendida cornice paesaggistica, un contesto architettonico di assoluto valore e la bellezza classica degli affreschi. Il biglietto d’ingresso comprende la visita agli affreschi di Giambattista e Giandomenico Tiepolo, ai magnifici esterni e l’accesso a tutti i servizi. Si può scegliere una visita in autonomia con le guide multimediali e le brochure, oppure una visita guidata. Tra i servizi di alta qualità c’è quello di ristoro sulla bella terrazza della Foresteria e il bookshop dove trovare libri e altri gadget a tema.

Villa Cordellina a Montecchio Maggiore

La Palazzina risalente al 1669 e la Foresteria e la Scuderia del 1720 sono circondati da roseti e da un giardino all’italiana: un primo colpo d’occhio di carattere naturalistico che non passa inosservato e predispone nel modo migliore l’animo del visitatore che poi accede all’interno. Palazzina e Foresteria sono affrescate da Giambattista e Giandomenico, chiamati nel 1757 dal proprietario, Giustino Valmarana. Fu proprio quest’ultimo a realizzare i lavori di ampliamento e il coinvolgimento di Francesco Muttoni che sviluppò gli  ingressi, la scuderia e la trasformazione della Foresteria, originariamente una barchessa. Un discorso a parte merita il nome di questa villa, “Ai nani”. Sul perimetro sono infatti presenti le statue dei 17 nani in pietra, un tempo nel giardino e ora disposti sul muro di cinta che circonda la proprietà. Ad essi è legata la suggestiva leggenda della principessa Layana. Narra la leggenda che la giovane principessa nana, figlia di uno dei nobili proprietari della villa, era stata dai genitori confinata tra le alte mura del complesso per non rivelare la sua deformità. A rafforzare questa scelta, tutti i servitori e i custodi della villa erano stati scelti tra i nani per non turbare la sensibilità della ragazza. Ma un giorno, mentre Layana stava giocando, una musica al di là del muro aveva colpito la sua attenzione. Sportasi nonostante la sorveglianza, la sguardo di un bel cavaliere in un istante aveva rubato il suo cuore ma l’aveva anche resa consapevole del proprio stato. Disperata, Layana decise di gettarsi dalla torre e morì. A quel punto i fedeli nani servitori rimasero pietrificati dal dolore. A chi volesse approfondire questo tema consigliamo il bel saggio della vicentina Annacaterina Barocco Cantarella – Il destino dei nani di villaValmarana – arricchito dagli acquerelli dell’artista berico Luciano Vighy, che ai nani della villa si era già ispirato per alcune delle sue opere precedenti.

La prima assemblea internazionale della Rete si è tenuta a Mirano, conosciuta non a caso come la Terra dei Tiepolo. I numeri sono importanti: tredici luoghi che conservano opere dei Tiepolo, nove enti locali, quattro associazioni culturali. L’obiettivo è candidarsi a Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, coinvolgendo i luoghi dei Tiepolo e offrendo una proposta di turismo culturale attenta all’ambiente e alla sostenibilità.

Il primo nucleo di aderenti è composto, oltre alle tre ville vicentine citate, anche da Mirano, Terra dei Tiepolo; Udine con i Musei Civici e il Museo del Duomo; Venezia con Ca’ Rezzonico e la ScuolaGrande dei Carmini; Massanzago con villa Baglioni; Stra con il Museo Nazionale di villa Pisani; Este con il Duomo di Santa Teca. La Rete è già allavoro per estendersi e rendere il percorso sui luoghi dei Tiepolo sempre più ampio e completo. In programma c’è anche l’abbinamento tra arte, cultura e bicicletta, una proposta di turismo lento per apprezzare la meta, ma anche il percorso.

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