Cuori ardenti, piedi in cammino. È un motto missionario quello scelto per il suo stemma episcopale da padre Paolo Andreolli, 50 anni, saveriano e originario di Cagnano di Pojana Maggiore che il 15 aprile verrà consacrato Vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Belem, in Brasile.
«Il motto sarà “Cuori ardenti, piedi in cammino” – racconta padre Paolo in un’intervista pubblicata su La Voce dei Berici di domenica 26 marzo 2023 -. L’ho preso dall’episodio dei discepoli di Emmaus (Lc 23,13-53) per evidenziare un aspetto della missione: i piedi si mettono in cammino perché c’è un cuore acceso di entusiasmo per Dio e per le persone. Lo stemma è composto di tre elementi: un cuore ardente, lo stemma dei saveriani e la stella a otto punte, simbolo di Maria stella dell’evangelizzazione».
«I piedi si mettono in cammino
perché c’è un cuore acceso di entusiasmo
per Dio e per le persone».
«Grazie a tutti di cuore per questa vicinanza e per partecipare con me di questa gioia. Conto sulle vostre preghiere, perché e una chiamata bellissima ma con tante responsabilità. Ma so anche che è il Signore che conduce la storia, lui è il buon pastore e niente ci mancherà». Sono le parole che il padre saveriano Paolo Andreolli rivolge ai vicentini all’indomani della sua nomina a Vescovo ausiliare di Belém, in Brasile.
La consacrazione a Vescovo di Paolo Andreolli avverrà il 15 aprile 2023 nella cattedrale di Belém.
La nomina
Papa Francesco il 1° febbraio 2023 ha nominato Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Belém do Pará (Brasile) il padre saveriano p. Paolo Andreolli, S.X. (16 dicembre 1972) già Promotore Vocazionale a Belém, assegnandogli la Sede titolare di Altava.
Nato a Cagnano di Pojana Maggiore il 16 dicembre 1972, prete dal 2000, dopo gli studi di filosofia, teologia, pedagogia e spiritualità a Reggio Emilia e a Milano, padre Paolo opera da molti anni (dal 2007) in Amazzonia, dove ha coordinato il lavoro dei missionari saveriani e si è occupato in modo particolare di giovani e vocazioni. L’Arcidiocesi di Belém do Parà (di oltre 3 milioni di abitanti), retta dall’arcivescovo Alberto Taveira Corrêa, può ora contare anche sul servizio del giovane vescovo ausiliare vicentino.
Dopo una visita a casa la scorsa estate, così padre Paolo si esprimeva nel suo blog: “In Italia, ho incontrato molti amici: i parrocchiani del mio paesello, Cagnano (VI), i compagni di classe con cui ho studiato negli anni ‘80 a Vicenza, amici e saveriani di Ancona, Parma e Desio dove ho lavorato 7 anni dopo l’ordinazione presbiterale, molte persone e gruppi. Ogni volta che sono in Italia, rivivo emozioni bellissime. Mi rendo sempre più conto che se sono saveriano oggi, lo devo a tutti voi, amici, parenti, confratelli e benefattori che fanno parte della mia storia. È stato anche commovente constatare gesti di amore, fatti di donazioni materiali, di sacrifici e preghiere”.
A padre Paolo gli auguri da parte del Vescovo di Vicenza mons. Giuliano Brugnotto e di tutta la comunità diocesana vicentina, per un servizio pastorale gioioso e generoso, sempre dalla parte dei poveri e degli ultimi della terra, che possa contagiare anche di rinnovato vigore e motivazione questa terra berica in cui il novello vescovo ha ricevuto il dono della fede e della vocazione missionaria.
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